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Perché un “bacio sulla bua” è in grado davvero di far passare il dolore ai bambini

Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “Nature Human Behaviour” ha dimostrato che il contatto con i familiari sia fondamentale per il benessere dei bambini. Un abbraccio prolungato o una carezza sul viso da parte dei genitori può aiutarli a diminuire lo stress, a provare meno dolore e anche ad aumentare di peso.
A cura di Sophia Crotti
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abbraccio papà figlio

“Un bacino sulla bua e passa tutto” non è solo un modo di dire tramandato da generazioni di genitori ai propri figli ma un dato confermato dalla scienza. Una carezza da parte dei genitori e un abbraccio prolungato possono alleviare il dolore fisico, migliorare la respirazione dei neonati ed influire positivamente sul loro aumento di peso. Ma a trarre benefici dal contatto fisico sono anche gli adulti, per i quali il contatto umano migliora situazioni di stress e ansia, sentimenti depressivi.

Ad analizzare l’effetto del tatto di un genitore, di un estraneo e persino di un robot sullo stato di salute dei neonati, e anche degli adulti, è stata una revisione di studi pubblicata sulla rivista scientifica “Nature Human Behaviour. Gli studiosi del Social Brain Lab dell'Istituto di neuroscienze di Amsterdam hanno analizzato 212 studi focalizzati sugli effetti benefici su salute e psiche che il tocco, l’abbraccio o il bacio di un’altra persona hanno avuto su 12.966 persone.

I benefici del tocco su adulti e bambini

La recente pandemia e il conseguente lockdown hanno dato modo alla scienza di interrogarsi sull’importanza del contatto fisico tra esseri umani. Si sono moltiplicati infatti i casi-studio a proposito dei benefici del contatto pelle a pelle, di baci e abbracci e del malessere che invece l’assenza di contatto provoca nei neonati e negli adulti. La revisione di studi ha anche rivelato il punto più sensibile alle "coccole" di adulti e bambini: il volto, la testa e il cuoio capelluto.

Per analizzare la potenza del tocco su bambini e adulti, i ricercatori hanno studiato i parametri di salute che corpo e mente raggiungono quando gli adulti e i neonati vengono sottoposti a dei massaggi da parte di operatori sanitari, o abbracci, baci e carezze da parte dei familiari e nel caso specifico dei piccoli anche alla Kangaroo care.

I 3 punti sui quali lo studio si è concentrato sono stati la provenienza del tocco, cioè le differenze riscontrate sulla salute di adulti e bambini se ad accarezzarli erano estranei, familiari, o persino robot, l'età di chi riceveva un gesto d'affetto e la durata di ciascuno di essi.

I benefici del contatto pelle a pelle

Il contatto tra esseri umani è risultato fondamentale, soprattutto in tenera età, perché per i neonati il tatto è il senso più sviluppato e il primo attraverso il quale entrano in relazione con il mondo che li circonda, per migliorare la propria salute fisica e mentale.

I neonati che vengono coccolati dalle braccia di un adulto, ne beneficiano non tanto per quanto riguarda la salute mentale, quanto più per quanto riguarda quella fisica. I piccoli al tocco dei propri genitori rispondono con un abbassamento dei livelli del cortisolo presente nel loro corpo, ormone legato allo stress. I neonati risultano dunque fisicamente meno tesi e manifestano un miglioramento della respirazione, migliore capacità di termoregolazione e anche un aumento di peso.

bimbo piccolo

Ma a fare la vera differenza per i neonati (cosa che non accade per gli adulti) è il contatto con i loro genitori, o con chi si prende cura di loro. Nel 95% degli studi analizzati, quando è una figura familiare a cullare i bimbi il loro corpo registra sempre maggiori benefici.

Il tempo di una carezza

I ricercatori hanno stimato un tempo medio durante il quale i bimbi e gli adulti sottoposti al tocco umano, ne hanno beneficiato. Per i neonati un abbraccio di 17 minuti e mezzo circa 7 volte ogni giorno e mezzo è sufficiente, infatti aumentandone la frequenza i piccoli non ne hanno tratto maggiori benefici. Agli adulti sono invece necessari 20 minuti ripetuti 4 volte ogni due giorni e mezzo. Ma per loro, a differenza che per i più piccoli, aumentare le sessioni di massaggi e gesti d’affetto è invece molto positivo per migliorare lo stato del corpo e della psiche.

Quando ad accarezzare è un robot

Questa revisione è stata effettuata tra il 2022 e il 2023, e ha analizzato moltissimi studi avvenuti anche durante la pandemia, quando non ci si poteva abbracciare ed è dunque stato testato, soprattutto per bambini e adulti in condizioni di isolamento, l’effetto dei robot in sostituzione delle cure degli umani. Il dato interessante è che sia per grandi che per piccini i miglioramenti fisici e psichici non differivano molto da quelli ottenuti dagli abbracci di esseri umani non facenti parte della famiglia. Questo apre le porte ad uno studio sempre più approfondito di robot che siano adatti alla cura dei piccoli, anche ricoperti da tessuti sempre più simili alla pelle umana.

Nonostante le innovazioni della scienza, però, per i neonati il tocco dei genitori è risultato essere la miglior cura ad ogni malanno, in grado di calmarli e di migliorare il loro benessere generale. Secondo gli scienziati questo accade perché il contatto pelle a pelle, che avviene tra il neonato e i genitori nei primi giorni di vita, e il riconoscimento del profumo della mamma, in particolare, da parte dei piccoli sono per i bimbi come bussole che consentono loro di sentirsi al sicuro e di adattarsi ad un ambiente che è per loro del tutto nuovo.

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