video suggerito
video suggerito

Perché il bambino bagna ancora il letto? La spiegazione dell’esperta e i consigli per aiutarlo

L’enuresi notturna nei bambini più grandi è un fenomeno comune, ma spesso diventa fonte di ansia per i genitori e, di conseguenza, per gli stessi figli. Fanpage.it ha approfondito il tema con Sara Scrimin, Professoressa del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova, per identificare le possibili cause e capire le strategie più utili per affrontare il problema.
Intervista a Sara Scrimin
Professoressa del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell'Università di Padova
A cura di Niccolò De Rosa
0 CONDIVISIONI
Immagine

Accorgersi che un bambino continua a bagnare il letto può essere fonte di preoccupazione per molti genitori. Se nei primi anni di vita l'enuresi notturna – questo il nome scientifico del fenomeno – è considerato un contrattempo normale, con il tempo ci si aspetta che il controllo della vescica durante la notte diventi automatico. Eppure, per alcuni bambini, questo processo richiede più tempo del previsto.

In assenza di fattori fisiologici o patologici, le cause dietro a questa difficoltà notturna potrebbero dunque celarsi in un disagio psicologico o una qualche forma d'insicurezza che il bambino non ha ancora elaborato. Per fare chiarezza su questo tema e offrire qualche consiglio utile ai genitori, Fanpage.it ha approfondito l'argomento con Sara Scrimin, Professoressa del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova.

"Ogni bambino, anzi, ogni famiglia rappresenta un caso a sé, quindi non esiste una ricetta che valga per tutti allo stesso modo" spiega la professoressa. "Tuttavia ci sono degli elementi ricorrenti che possono aiutare i genitori a intercettare le possibili cause del fenomeno e a mettere in campo alcune strategie per provare a risolvere il problema".

Perché un bambino bagna il letto anche dopo aver imparato ad andare in bagno? 

Per un bambino, cominciare a controllare le proprie funzioni fisiologiche durante la notte significa aver sviluppato una buona capacità di regolazione, anche sul piano emotivo. Un bambino può quindi incontrare delle difficoltà perché sta ancora imparando e non è allenato come un adulto a dominare certi stimoli. Un’altra ragione può invece risiedere nello stesso sviluppo del ragazzino. Durante l’infanzia il cervello si sta ancora formando, pertanto le aree corticali che regolano simili competenze possono ancora non essere del tutto efficienti.

La Professoressa Sara Scrimin
La Professoressa Sara Scrimin

Fino a che età possono verificarsi simili situazioni?

Spesso ci si preoccupa se il bambino a sei anni bagna ancora il letto, ma le aree corticali si sviluppano interamente attorno ai 20/25 anni di età, pertanto anche le capacità di regolazione possono richiedere molto tempo per raggiungere la piena efficienza. Certo, quella di trattenere la pipì è una competenza che si acquisisce prima di tante altre cose, tuttavia molto dipende dalle esperienze che il bambino ha vissuto.

Quanto impatta l’ambiente in cui il bambino vive?

Tantissimo. Prendiamo l’esempio estremo in cui un bambino cresce in un contesto di abuso, fisico o psicologico che sia. Questi ragazzini hanno ovviamente delle significative difficoltà e lo vediamo addirittura a livello di sviluppo cerebrale, poiché molto spesso queste condizioni di disagio riducono la crescita delle aree corticali. Imparare a tenersi puliti è una cosa che richiede esperienza, richiede pratica, richiede prove. Se il bambino vive in un contesto in cui si sente sciuro, allora può imparare rapidamente. Se però si trova invece a crescere in un contesto insicuro, avrà ben poche risorse da dedicare all’apprendimento anche di una competenza così semplice. Attenzione, questo non significa che solo i piccoli con traumi possono bagnare il letto: a volte i motivi dietro al fenomeno sono molto meno gravi. Anche un bambino cresciuto in un ambiente sereno e già capace di controllare i propri stimoli può improvvisamente perdere questa abilità a causa di un'inedita situazione di disagio.

Quali possono essere dunque le cause dell'enuresi notturna?

Lo stress gioca un ruolo fondamentale. Se il bambino si trova a vivere delle situazioni di stress – casa, a scuola o in un contesto extrafamiliare – finisce per non sentirsi più sicuro. Tale situazione porta il ragazzino a consumare energie per cercare di gestire questo senso di insicurezza e durante il sonno – ossia una situazione in cui il controllo è minore – il cervello del bimbo che si trova a rivivere le esperienze vissute durante il giorno può percepire tale malessere e finisce per farsi la pipì addosso.

Immagine

Cosa mina le sicurezze di un bambino?

Stress e disorientamento possono essere innescati da tantissimi motivi. Magari il bambino ha appena iniziato la scuola e non è abituato a stare distante dal genitore o non si sente accettato dai nuovi compagni di classe. Altre volte, invece, il ragazzo finisce per non sentirsi sicuro semplicemente perché i genitori, pur essendo premurosi e affettuosi, non hanno tempo a sufficienza per passare del tempo di qualità con lui. In quante famiglie mamme e papà rincasano tardi e hanno poco tempo per vedere i figli prima che questi vadano a letto? Ecco, anche questa condizione può influire negativamente sulla serenità del piccolo.

Si può parlare con i figli del problema o si rischia di alimentare ulteriori ansie e sensi di colpa nel bambino?

I genitori dovrebbero sicuramente affrontare l’argomento con i ragazzi, anche perché far finta che il problema non ci sia contribuirebbe solo a ingigantirlo. L’importante è che si parli solo per rassicurare, facendo sentire il bambino supportato e compreso. È del tutto inutile pretendere di fare un discorso al figlio per “convincerlo” a risolvere la questione: non dipende mica da lui.

Cosa può fare un genitore per aiutare il figlio?

Mamme e papà dovrebbero essere i primi a ridurre il proprio stress nei confronti della situazione. Vedere un genitore frustrato o arrabbiato di fronte all’ennesimo lenzuolo sporco può solo peggiorare le insicurezze di un bambino. Compiuto questo passo, i genitori dovrebbero cercare di offrire, almeno nel contesto domestico, uno spazio in cui il bambino si senta sicuro, protetto. Ciò significa passare un po’ più di tempo con loro prima di andare a letto (giocando o parlando della giornata appena trascorsa) e definire delle routine pre-riposo che facciano sentire il piccolo coccolato e pieno di attenzioni.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views