Perché i genitori provano più senso di colpa quando fuori c’è il sole? Il parere degli psicologi

Se c'è un ruolo che nella società odierna porta gli esseri umani a sentirsi in colpa per ogni loro azione, è sicuramente quello dei genitori. Tuttavia ci sono momenti della giornata e stagioni in cui questo si acuisce e, per quanto stupirà molti, si tratta delle ore più soleggiate primaverili o estive. Sono in tanti a vivere il mal d'estate, un disturbo psicologico vero e proprio definito in letteratura Disturbo Affettivo Stagionale (SAD), malessere che tramite le piattaforme social avevano confessato di vivere anche gli adolescenti.
Perché i sensi di colpa genitoriali aumentano con il sole?
Non sarebbe sul calar della sera, ma proprio quando il sole splende in cielo, il momento in cui i genitori proverebbero i maggiori sensi di colpa.
Esattamente come chi prova un disturbo affettivo stagionale, i genitori, guardando fuori dalla finestra dell'ufficio e trovando il cielo terso, iniziano a pensare che sarebbe una giornata perfetta per permettere ai propri piccoli di giocare all'aperto. Lo stesso sentimento li attanaglia anche se sono a casa ma i bimbi dormono, stanchi dopo una mezza giornata d'asilo. "I genitori sembrano dimenticarsi che spesso accade che nonostante gli sforzi e gli incastri non si riesca ad organizzarsi per portare i bambini al parco" spiega a Parents la psicologa Alyssa Mairanz.
Secondo l'esperta, sebbene l'aria fresca faccia bene ai bambini, non può diventare un peso e un ennesimo incastro anche portarli al parco, per tanto invita i genitori a curarsi che i loro figli siano sani, ma a non aggiungere ai loro tanti sensi di colpa anche questo, ennesimo. "Madri e padri perfetti non esistono, per tanto non aggrappatevi a standard irraggiungibili" ha detto Mairanz.
Come superare i sensi di colpa generati dalle belle giornate
Portare i bambini all'aperto sia quando il meteo lo permette, che quando le condizioni sono più avverse, è ottimo per la loro salute, fisica e mentale, come afferma alla testata la psicologa Melissa Hummelt. "Tenere troppo tempo i piccoli chiusi in casa è controproducente, anche per i genitori dal momento che diventano più irritabili, irrequieti e disimpegnati, per tanto è importante anche garantire piccoli momenti di gioco all'aperto" spiega l'esperta.
Se questo diventa complesso, l'esperta suggerisce alcune semplici attività da fare insieme ai piccoli, all'aria aperta:
- colorare con i gessetti il vialetto di casa
- fare dei lavoretti sul balcone o su un tavolo all'aperto: in generale proporre i lavoretti è meglio che lasciare troppo tempo i bimbi sugli schermi, aiuta anche i genitori a sentirsi meno in colpa.
- aprire le finestre e godersi l'aria corrente mentre ci si concede del tempo a casa
- preparare un percorso ad ostacoli in casa, così da assicurarsi che i bimbi si muovano, pur senza uscire all'aperto.
In ogni caso, l'esperta consiglia ai genitori di soffermarsi sulla serenità dei propri figli: se stanno bene e non chiedono altro se non un po' di tempo con mamma e papà, poco importa che questo sia al chiuso o all'aperto.