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Perché i genitori di bambini nati pretermine sono più a rischio separazione o divorzio? Lo studio

Un nuovo studio ha rivelato che davanti alla nascita pretermine di un figlio madri e padri tendono a rispondere in maniera diversa, finendo spesso per optare per il divorzio, sopraffatti dalle ansie e dallo stress.
A cura di Sophia Crotti
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immagine di repertorio
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Un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica BMJ Journals ha dimostrato che, a causa delle difficoltose e intense sfide psicologiche che l’improvvisa nascita pretermine di un bambino, portano con sé, i suoi genitori sono maggiormente a rischio di non sopportare quel dolore e decidere dunque per il divorzio o la separazione.

Le sfide per i genitori che tornano a casa senza i loro bambini dopo il parto, che si trovano ad averli tra le braccia ancora prima di aver deciso il loro nome o ad osservarli dal vetro di un’incubatrice sono tante. Lo studio che annovera tra i suoi autori Deepak Louis, pediatra e professore universitario, ha messo in luce il fatto che il dolore vissuto nei primi giorni di vita del bimbo potrebbe portare la coppia ad essere più a rischio separazione o divorzio, per invitare così i genitori dei piccoli in tin, ad essere consapevoli e a chiedere dunque, se necessario, aiuto.

Lo studio sui genitori di bambini nati pretermine

Sono stati presi in esame dai ricercatori dell’Università del Canada, 167.135 parti, di cui 6.443 nati pretermine e 68.705 nati a termine, andando poi a studiare le famiglie coinvolte. Attraverso analisi e test è stato chiesto alle famiglie oltre a quanto prima rispetto alla data stimata del parto era nato il loro bambino, la loro età al momento della nascita, le condizioni di salute e le abitudini della madre, la quale ha dovuto specificare se era solita fumare o se le era stata diagnosticata una forma di ipertensione, il tipo di parto, se effettuato con taglio cesareo o se gemellare, il reddito della coppia, eventuali disturbi dell’umore e dipendenze.

genitori di una bambina litigano
Immagine di repertorio

Dallo studio è dunque emerso che i genitori di bambini nati pretermine, rispetto ai genitori di bambini nati alla data presunta del parto, tendono con maggiore frequenza a separarsi, soprattutto quando i piccoli nascono tra la trentaquattresima e la trentaseiesima settimana di gravidanza. L’aumento sarebbe circa del 10% entro i 7 anni di vita del bambino. “Il motivo è che un parto pretermine è un evento inaspettato e traumatico che, aumentando lo stress nei genitori, ha come diretta conseguenza sfide comportamentali, cognitive e di apprendimento nei bambini” riporta lo studio.

Tra i fattori che condurrebbero i genitori, durante la crescita dei piccoli, ad optare per la separazione vi sono anche le tante visite a cui i piccoli nati pretermine vengono periodicamente sottoposti, il doversi  a lungo assentare dal lavoro, con conseguente perdita economica e tensioni. Tutto ciò comporta stress altissimo maggiore rischio di incorrere in una depressione post partum.

Cosa porta i genitori a scegliere per la separazione

Le mamme tendono a sentirsi in colpa mentre il bimbo è ancora in terapia intensiva neonatale, i papà a provare rabbia. Quando il bimbo cresce, invece, le mamme si concentrano tantissimo sui suoi bisogni e sulle migliori strategie per soddisfarli, mentre i papà sulle proprie responsabilità nell’educazione dei figli”. Secondo gli studiosi, che lo riportano nell'articolo, sarebbero proprio questi due differenti approcci a incrinare la relazione tra i genitori di bambini prematuri.

Dal momento che, secondo gli studiosi, le tensioni genitoriali, le liti davanti ai figli e la separazione che spesso ne conseguono, portano nei piccoli difficoltà nella disregolazione emotiva, nel comportamento e nel rendimento scolastico; mentre nei genitori depressione, ansia e numerose difficoltà, scoprire che i genitori dei piccoli pretermine ne sono più a rischio può essere utile per intervenire con metodi preventivi mirati. 

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