Perché è importante insegnare le manovre di primo soccorso ai bambini
Sabato 27 aprile il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha insignito 29 ragazzi e ragazze del titolo di Alfieri della Repubblica, un attestato onorifico istituito nel 2010 e che ogni anno premia alcuni giovani Under 18 che si sono distinti nello studio, nella promozione di attività culturali o nell'adozione di comportamenti altruistici e utili alla collettività.
Tra i premiati del 2024 compaiono anche Selim Ayach e Matteo Ridolfi, ragazzi con storie diverse ma accumunati dalla prontezza di spirito con cui hanno operato una manovra di rianimazione per salvare due vite.
Selim, sedicenne di Gatteo (Forlì Cesena), ha infatti praticato un massaggio cardiaco ad un'anziana che aveva accusato un malore appena scesa dall'autobus. Matteo, 14 anni e residente a Colognola ai Colli (Verona), è invece intervenuto ad aiutare un pensionato colto da infarto: anche in questo caso il massaggio cardiaco è risultato decisivo per mantenere l'uomo in vita fino all'arrivo dei soccorsi.
Due storie di coraggio e altruismo che però, al di là dei buoni sentimenti, insegnano soprattutto quanto sia importante che tutti, anche i più giovani, siano a conoscenza delle principali manovre di pronto soccorso per poter agire in caso di necessità
Perché insegnare RCP a scuola?
Trasmettere le nozioni fondamentali della Rianimazione Cardio Polmonare (RCP) non significa aspettarsi che i bambini passino i loro pomeriggi a salvare vite per la strada, ma vuol dire preparare i giovani alle situazioni di emergenza che possono presentarsi nel corso della vita, aiutandoli a mantenere la calma durante gli incidenti e, se possibile, fornire assistenza immediata mentre si aspettano i soccorsi ‘ufficiali'.
Conoscere la RCP, infatti, non solo aiuta i bambini a sapere quali movimenti effettuare per disostruire le vie respiratorie o fare un massaggio cardiaco, ma insegna loro a non perdere il controllo di una situazione complessa, dove prima di eseguire una manovra di rianimazione è bene prestare attenzione ad alcuni aspetti come la sicurezza della scena, lo stato di coscienza della persona che si è sentita male e la necessità di chiamare il numero d'emergenza il prima possibile.
Ciò non solo potrebbe portare a salvare delle vite (come nei casi di Selim e Matteo), ma può contribuire a potenziare l'autostima dei piccoli, rafforzarne la capacità di lavorare sotto stress e aumentare la loro fiducia in sé stessi.
Per questo negli ultimi anni sono state diverse le iniziative ad opera d'istituzioni come l'IRC (Italian Resuscitation Council) o le associazioni locali che hanno portato nelle scuole italiane l'insegnamento del primo soccorso.
"Noi di INAIL andiamo nelle scuole e prepariamo i docenti in modo che abbiano gli strumenti e le competenze per spiegare i principi del primo soccorso ai ragazzi" spiega a Fanpage.it Bruno Papaleo, dirigente di ricerca del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila).
Il progetto che dirige e conduce con il suo gruppo di ricerca, “A scuola di RCP! Rianimare Ci Piace!” è infatti una realtà consolidata ormai da diversi anni, e punta sulla scuola per preparare i giovani ad ogni eventualità.
"Vogliamo trasferire ai ragazzi la consapevolezza che possono verificarsi situazioni gravi e quindi la capacità di non voltarsi dall'altra parte e fare qualcosa, fosse anche solo chiamare il 118, che comunque resta l'azione più importante da compiere in questi casi" continua Papaleo.
"Nessuno vuole spaventare i ragazzi. Ma per farlo è necessario preparali adeguatamente a tutto ciò che può accadere durante un'emergenza. L'importante è pesare le giuste informazioni in base all'età. E per quanto riguarda questo aspetto, il confronto con gli insegnanti rimane fondamentale".
Dopotutto, come ricorda lo stesso Papaleo, negli ultimi tempi ci sono stati anche diversi movimenti legislativi che hanno sospinto il mondo scolastico verso questa direzione. Se infatti già con la "Buona Scuola" di renziana memoria s'iniziarono a introdurre indicazioni e sperimentazioni per portare i corsi di RCP nella classi, dal 2021 la legge 116 ha disposto programmi pluriennali per inserire le tecniche di rianimazione e primo soccorso negli istituti scolastici e nelle Università.
"Negli ultimi anni è nato un movimento di sensibilizzazione che coinvolge enti, associazioni e realtà locali che hanno rivolto lo sguardo verso la scuola" conclude Papaleo. "Qui i bambini sono delle vere e proprie ‘spugne' e negli anni mi sto accorgendo che la consapevolezza aumenta sempre di più. E le ultime onorificenze conferite dal Presidente della Repubblica confermano che stiamo percorrendo la strada giusta".