Perché è importante che i bambini disegnino i loro genitori? Il parere della pedagogista
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Kate Middleton, in ripresa dal cancro che l'ha colpita qualche mese fa, ha condiviso tramite il profilo social della famiglia reale i ritratti che lei e i suoi bambini hanno realizzato durante un pomeriggio in famiglia.
La consegna del lavoro, svolto insieme alla mamma, era quella di realizzare un ritratto a piacimento di uno dei membri della loro famiglia. I bimbi hanno scelto tutti la mamma, mentre la donna ha dipinto il volto del suo bambino più piccolo, Louis, forse per ribaltare l'idea che sia il figlio maggiore il preferito in famiglia.
Ognuno dei bambini l'ha dipinta per come la vede, per qualcuno è seria ma con i capelli tra il verde e il viola, per qualcun altro tutta colorata di rosso, per il figlio maggiore siede composta in poltrona.
La dottoressa Giovanna Giacomini, pedagogista e fondatrice delle "Scuole Felici" ha spiegato a Fanpage.it perché sia tanto importante per i bambini dipingere la propria famiglia, ciascuno per come la vede, a prescindere dal risultato ottenuto attraverso lo schizzo.

Perché è importante per i bambini avere la possibilità di esprimersi attraverso il disegno?
Il disegno è un'attività fondamentale per lo sviluppo infantile, ormai ampiamente riconosciuta. I suoi benefici principali riguardano sia la sfera dello sviluppo cognitivo che di quello emotivo. Il bambino grazie al disegno può esprimere le sue emozioni, raccontarsi ed esplorare il proprio sé, fondamentale per lo sviluppo della sua personalità. Il disegno ha anche una ricaduta importante dal punto di vista cognitivo, perché nel disegnare il bambino mette in moto le competenze di sviluppo oculo-manuale, dal momento che deve seguire le linee con gli occhi e con la mano. Si tratta di una competenza che fa da prerequisito all'apprendimento della letto-scrittura e di tante altre abilità che il bimbo svilupperà dai 6 anni in poi. I benefici si manifestano anche a livello del pensiero, partendo dallo scarabocchio che è la prima fase del disegno, durante la quale il bimbo approccia la superficie con un gesto grafico non aderente la realtà, esprimendo se stesso. Nella fase dell'infanzia successiva, comincia ad emergere la prima rappresentazione della realtà, che generalmente è la figura umana. La sua capacità di rappresentare gli esseri umani, scegliendo con cura chi raffigurare, permette di valutare il suo sviluppo cognitivo ed emotivo.
Perché è importante disegnare insieme ai genitori?
Io credo che, oltre al lavoro che il bimbo fa nei servizi educativi e scolastici con i suoi educatori e insegnanti, sia una grande opportunità all'interno di una famiglia mettersi attorno al tavolo e disegnare tutti insieme. È un momento che la famiglia si dedica per concentrarsi gli uni sugli altri, l'adulto si può mettere a livello del bambino, disegnando per terra o a parete con un foglio bianco e così entra in empatia con il bimbo. Disegnare è anche rilassante perché permette di ritagliarsi un tempo che non è prestazionale, non ha finalità, né giudizio, perché il disegno è libero. Inoltre disegnare insieme permette anche di migliorare il rapporto tra figlio e genitori.
I figli di Kate Middleton hanno deciso tutti quanti di disegnare la mamma, è un caso o i bambini se sono liberi di ritrarre un membro della famiglia, optano per la madre?
È molto frequente quando i bimbi hanno carta bianca su chi disegnare della famiglia, che scelgano la mamma. Lo stesso accade nel disegno spontaneo, i bimbi preferiscono sempre disegnare la figura materna, in alternativa se stessi o l'intera famiglia. È difficile invece che spontaneamente il bambino si concentri sul ritratto del fratello, se non incoraggiato da un adulto. Ciò accade perché il bambino ripercorre il processo della sua vita, appena nato si sente un tutt'uno con la madre, poi si identifica come un sé diverso da lei e in ultimo si riconosce nel mondo. Quando il bimbo disegna è sempre più a contatto con la sua parte introspettiva e intima e recupera quella fase dello sviluppo in cui era legato alla mamma, dunque la disegna, in alternativa disegna se stesso e solo in ultimo il mondo circostante.
Qual è l'utilità dal punto di vista pedagogico di far disegnare i genitori al bambino?
È molto importante, infatti viene incoraggiata la rappresentazione della famiglia da parte dei bimbi nella fascia 3-6 anni. Questo perché il piccolo tramite il disegno da delle indicazioni su come si percepisce e colloca nella sua famiglia, spiegando senza le parole se è consapevole di avere un ruolo nel suo nucleo familiare. Il disegno della famiglia e dei suoi membri rientra nel processo di sviluppo e nel riuscire a comprendere di avere un ruolo in una prima società che per il bimbo è la famiglia. A partire da questo vi è poi una riflessione sempre più consapevole sui legami affettivi, infatti, se il bimbo ha delle difficoltà, queste emergono proprio tramite il disegno della famiglia. Se per esempio il bimbo sistematicamente non si rappresenta all'interno del disegno è possibile riflettere con lui su questo tema e rivolgersi poi a uno specialista per approfondirlo.
I figli di Kate Middleton hanno rappresentato, ciascuno a modo proprio la mamma, non importa dunque che il disegno dei piccoli non sia aderente alla realtà?
No, non è importante, bisogna superare la credenza adulta sul disegno per quanto riguarda l'aderenza alla realtà sia nelle forme che nei colori. I genitori spesso si preoccupano se loro figlio non sceglie colori realistici o se opta per colori scuri come il nero o il viola, in realtà non è predittivo di qualcosa che non va, perché anche con il colore è essenziale che il bimbo esplori, esattamente come fanno gli artisti, che riescono ad essere tali proprio perché mantengono un approccio infantile all'arte e al disegno. Suggerisco di dare al bambino la possibilità di cimentarsi nel disegno anche con tecniche diverse e di non dare mai un giudizio perché il piccolo è libero di rappresentare la realtà in modo fantasioso, situazione funzionale al suo sviluppo cognitivo ed emotivo.