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Perché chi ha subito maltrattamenti da bambino rischia di intessere relazioni violente da adulto? Lo studio

Aver subito violenza dai propri genitori o caregiver da bambini aumenta il rischio di scegliere dei partner violenti in età adulta, rischio che aumenta con l’età. A scoprirlo è stato un nuovo studio dell’Università di Londra.
A cura di Sophia Crotti
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bimbo subisce violenza

Sono quasi 13.000 le storie che tra Galles e Inghilterra l'Università di Londra ha raccolto dal 1994 ad oggi, seguendo un gruppo di bambini gemelli omozigoti ed eterozigoti, seguiti dall’infanzia all’età adulta.

Grazie a dei questionari i ricercatori sono riusciti a capire come le loro scelte anche sentimentali, messe in atto durante la vita adulta, fossero strettamente legate al contesto che li aveva circondati durante l’infanzia.

Bambini maltrattati da adulti scelgono partner violenti

Lo studio per individuare quanto la vita adulta sia influenzata dalle modalità con cui i piccoli vengono cresciuti è durato dal 1994 al 2024, coprendo ben 30 anni della vita dei partecipanti, ha utilizzato dei questionari sottoposti prima ai loro genitori poi ai ragazzi stessi.

Dai risultati è stato evidente che i maltrattamenti fisici o verbali subiti dai partecipanti durante l’infanzia, dai più gravi come abusi sessuali o emotivi alla negligenza emotiva e fisica dei genitori, aumentassero il rischio della scelta di un partner violento in adolescenza o età adulta. La probabilità infatti di incappare in una relazione tossica e violenta, aumentava per coloro che da bambini avevano subito violenza di tre volte rispetto ai coetanei cresciuti tra l’amore dei propri familiari, all’età di 21 anni e di quattro volte al raggiungimento dei 26 anni.

violenza

La psicologa Patrizia Pezzoli, che ha condotto lo studio, ha affermato che era già noto che subire violenze fisiche o verbali in adolescenza provocasse nei bambini la tendenza, una volta adulti, di scegliere partner violenti. “La nostra scoperta, del tutto nuova, è però che il rischio si può accumulare, aumentando nel tempo. È un’importante scoperta perché questi soggetti devono sapere di essere potenzialmente più vulnerabili a relazioni meno sicure nel tempo”.

Aver preso in esame i fratelli gemelli, che condividono dunque patrimonio genetico e ambiente familiare circostante, ha permesso ai ricercatori di scoprire che a contribuire al rischio che in età adulta i ragazzi incappassero in relazioni tossiche e violenti fossero:

  • Nel 42-43% dei casi dinamiche familiari e status socio-economico
  • Nel 30-33% dei casi fattori genetici, in grado di influenzare la personalità e il comportamento
  • Nel 25-27% dei casi eventi di vita o esperienze personali vissute con il gruppo di pari.

L’importanza della scoperta

Dallo studio è dunque stato evidente che le scelte e gli atteggiamenti dei genitori nell’educazione dei propri figli hanno un fortissimo impatto sulle loro scelte future, rendendoli anche più suscettibili all’incapacità di riconoscere atteggiamenti violenti da parte del partner e dunque sottoponendoli al rischio di subire violenza fisica o verbale. “Oggi sappiamo con certezza che le esperienze infantili possono avere un impatto sulla vita adulta e preparare gli esperti a intervenire in maniera mirata ponendo le giuste domande e trovando per questi ragazzi le giuste soluzioni ha spiegato la dottoressa Pezzoli.

L’esperta ha concluso augurandosi che aver posto risalto sui fattori che aumentano il rischio di incappare in relazioni violente possa essere la base di partenza per creare una rete di supporto e prevenzione, che porti i soggetti più vulnerabili a costruire invece in futuro relazioni sane e meno dolorose di quelle a cui sono abituati sin dall’infanzia.

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