Perché a Natale si prova nostalgia per la propria infanzia? Il parere della psicologa
Se a Natale, seduti sul divano davanti al televisore puntualmente ci si ritrova a guardare video di un tipico Natale degli anni Novanta, dalla bassa risoluzione e dai pigiami in pile con i polsini elastici in primo piano, si tratta della nostalgia della propria infanzia tipica delle feste, a cui gli psicologi hanno trovato una motivazione.
Su TikTok video delle festività anni ‘90 o 2000 sono ormai virali, si vedono i bambini di allora intenti ad osservare i grossi fiocchi di neve imbiancare le strade o spacchettare regali dagli incarti dorati davanti ad alberi di Natale magri e un po’ spennacchiati. Gli utenti nostalgici commentano dicendo che vorrebbero per i loro figli il Natale di una volta, facendo riemergere dai profondi meandri della memoria il proprio bambino interiore.
Perché sotto le feste si prova nostalgia della propria infanzia?
La psicologa Rachael D. Robnett, alle pagine di Today.com, ha provato a dare una risposta a questa nostalgia improvvisa che sotto le feste non solo prende i genitori Millennials, Baby Boomer o della generazione X, ma sembra contagiare anche i ragazzi della generazione Z che di quegli anni hanno potuto vivere ben poco. “La nostalgia è un sentimento che tende a manifestarsi nei momenti di crisi, infatti è stata utile a sentirsi uniti e meno soli durante la pandemia”. Secondo la psicologa la nostalgia sotto le feste tende a manifestarsi in maniera più acuta perché ci si riconnette alla famiglia, spesso si torna nella propria casa o nella propria città d’infanzia e ci si ricorda chi si è veramente: “A Natale, soprattutto, ci connettiamo al nostro io interiore, ben diverso dalla persona che siamo in ogni singolo contesto sociale e proviamo un maggior benessere”.
Per questo guardare video di quando si era piccoli, di quando si sperimentava la magia delle feste e si credeva ancora in Babbo Natale, potrebbe mettere d’accordo chiunque. Ritagliarsi del tempo in famiglia per guardare i filmati girati nel passato fa sentire meno soli e parte di un gruppo, soprattutto quando si ripensa alla grande nevicata che chiuse le scuole, si ascoltano le canzoni di Natale o si guardano le pubblicità, che un tempo erano per tutti un fenomeno di massa. “Ci si rimette in relazione con gli altri che condividono con noi gli stessi ricordi” spiega la psicologa. Questi voli della mente al passato, poi, generalmente sono rosei, privi di negatività, perché l’esperta sottolinea che un meccanismo tipico della mente umana è quello di romanticizzare il passato e dimenticare i momenti più brutti.
Perché anche i ragazzi che non hanno vissuto gli anni ‘90 sono attratti dai filmati di Natale
La psicologa Robnett spiega, alle pagine di Today.com, che i video del Natale dei propri genitori, o dei figli ormai adolescenti da piccoli attraggono indistintamente adulti e ragazzi, anche se questi ultimi ricordano ben poco di quei momenti. Questo, secondo l’esperta, è tipico di un sentimento di insoddisfazione nei confronti del presente. “I video nostalgici che girano su TikTok sono della generazione che più prova nostalgia per il passato che non ha vissuto, in assoluto: la generazione Z” spiega la dottoressa.
Secondo lei questa tendenza sarebbe dettata dalla smania della società di oggi di volere tutti, anche i giovani adulti, sempre perfetti, per tanto i ragazzi guardano agli anni 2000 come a un periodo più semplice e senza troppe pretese, dove le foto potevano essere mosse, i video di bassa risoluzione e gli alberi di Natale non per forza maestosi. “Guardate i video nostalgici insieme a tutta la famiglia, non c'è nulla di male a perdersi nei ricordi anzi fa sentire la famiglia più unita, e ogni membro in grado di chiedere aiuto se sta vivendo un periodo difficile".