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Per la Svezia la TV e tablet dovrebbero essere vietati ai bambini sotto i due anni

Le nuove linee guida del ministero della salute svedese raccomandano ai genitori regole molto precise sull’uso di TV, tablet e smartphone in giovane età: niente schermi sotto i due anni e massimo un’ora al giorno fino all’inizio della scuola primaria.
A cura di Niccolò De Rosa
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In Svezia niente schermi sotto i due anni d'età.

Le autorità sanitarie svedesi hanno introdotto nuove raccomandazioni per limitare drasticamente il tempo che bambini e adolescenti dovrebbero passare davanti a TV, tablet, computer o smartphone.

Secondo le nuove indicazioni infatti, i bambini sotto i due anni non dovrebbero essere esposti a nessun tipo di schermo, mentre gli adolescenti non dovrebbero superare le tre ore di utilizzo al giorno.

Cosa dicono le nuove raccomandazioni

Le linee guida sono state annunciate lunedì 2 settembre dalla Folkhälsomyndigheten, l'autorità sanitaria pubblica della Svezia, e per la prima volta definiscono con chiarezza le regole che i genitori dovrebbero adottare per educare i figli ad un uso corretto e consapevole della tecnologia.

Secondo gli esperti svedesi dunque, sotto i due anni d'età TV e tablet dovrebbero essere banditi, mentre tra i due e i cinque anni il tempo massimo concesso per l'esposizione agli schermi non dovrebbe superare i 60 minuti. Le maglie si allargano, ma non troppo, tra i sei e i dodici anni, quando la finestra di tolleranza arriva fino a due ore al giorno.

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Durante la fase dell'adolescenza infine, tra i 13 e i 18 anni, il tempo limite per fruire di device con schermi arriva a tre ore.

L'agenzia di salute pubblica ha anche messo in guardia i genitori riguardo i danni dati dalla cattiva abitudine di utilizzare tablet e smartphone poco prima di andare a letto, una pratica che tende a sollecitare occhi e cervello dei piccoli, rendendo molto più difficoltoso il loro riposo notturno.

Nuovi limiti per tutelare la salute dei giovani

Questi limiti rappresentano una notevole riduzione rispetto ai dati attuali sull'uso degli schermi tra i giovani svedesi. Secondo le stime, i bambini tra i nove e i dodici anni passano in media quattro ore al giorno davanti agli schermi, mentre gli adolescenti di 17 e 18 anni spesso sforano le sette ore giornaliere, senza contare il tempo dedicato ai compiti scolastici, che ormai in larga parte prevedono l'uso di computer o tablet.

"Da troppo tempo gli smartphone e altri dispositivi sono diventati onnipresenti nelle vite dei nostri figli", ha affermato il Ministro della salute pubblica Jakob Forssmed, evidenziando come l'uso eccessivo dei media digitali possa avere effetti negativi sulla salute, tra cui disturbi del sonno e sintomi depressivi.

Il Ministro della Salute svedese Jakob Forssmed.
Il Ministro della Salute svedese Jakob Forssmed.

Forssmed ha aggiunto che queste raccomandazioni, adeguate per ogni fascia d'età, rappresentano un importante supporto per promuovere un uso più sano, consapevole e responsabile degli schermi.

Le linee guida sono destinate sia ai bambini che agli adulti e offrono anche suggerimenti su come affrontare l'argomento, compreso il tempo trascorso online e i possibili rischi a cui i giovani possono essere esposti. Forssmed ha infatti sottolineato l'importanza di avviare conversazioni su simili temi, così che tali limiti di tempo non vengano vissuti dai giovani come un'imposizione fine a sé stessa, ma come un utile strumento per la loro crescita.

Sempre nell'ottica di rivedere il delicato rapporto tra bambini e tecnologia, il governo svedese sta anche valutando la possibilità di vietare gli smartphone nelle scuole primarie, seguendo l'esempio francese chesta sperimentando il divieto di telefoni cellulari nelle scuole fino ai 15 anni.

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