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Per i maschi, fin dall’infanzia, è più complesso mantenere i legami di amicizia: le difficoltà secondo gli esperti

Mantenere i rapporti di amicizia per i maschi sembrerebbe più complesso durante la crescita che per le femmine. Un gruppo di esperti ha spiegato il perché di questo fenomeno.
A cura di Sophia Crotti
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bambini litigano

Le amicizie sembrano sempre centrali nella vita delle bambine, di quelle maschili, però, si tende a parlare meno. Kim Evensen, fondatore di un'organizzazione no profit creata con l'obiettivo di supportare e rafforzare le amicizie tra uomini ha spiegato alle pagine della CNN che il declino delle amicizie maschili inizia durante la fine dell'adolescenza e continua nella prima vita adulta. L'esperto ha anche elencato i motivi per cui questo accade.

Le amicizie tra uomini: un tabù sociale

Il primo problema, secondo Evensen sarebbe legato ad un tabù socialmente accettato dalla maggior parte degli uomini ma profondamente sbagliato. "È come se esistessero delle regole che gli uomini credono di dover seguire, riguardo le amicizie" spiega l'uomo che, dopo aver parlato con la dottoressa Niobe Way , ricercatrice e professoressa di psicologia applicata alla New York University, ha scoperto che gli adolescenti, quando vengono interrogati, tramite domande scritte, riguardo le loro amicizie tendono ad esprimere liberamente le proprie emozioni, il proprio amore ed affetto profondo per gli amici maschi, ma non riescono a fare lo stesso a voce o con dei gesti plateali.

"Anche sentendo leggere le loro risposte ad alta voce i ragazzi tendono a riderne a fingere che non siano vere, per paura di lasciarsi andare alla tenerezza". Il problema, però, secondo Evensen è che l'unico modo per avere delle amicizie profonde e significative è proprio mettere in piazza, almeno con la persona in questione i propri sentimenti profondi, altrimenti il rischio è quello di intessere solo rapporti superficiali.

Le uscite in gruppo non favoriscono le amicizie strette

Secondo Evensen un altro problema sarebbe quello di riuscire, per i ragazzi, a instaurare un rapporto uno a uno con un coetaneo: "I ragazzi spesso escono in gruppo e si dedicano ad incontri poco impegnativi, io li invito sempre a provare ad uscire con uno solo dei loro amici, è essenziale per conoscerlo davvero e farsi conoscere nel profondo" ha affermato. Evensen sostiene che se durante questo appuntamento a due si riuscirà ad aprirsi davvero, anche l'amico farà lo stesso e ci si scoprirà forti e fragili. "Solo in questo modo si eviterà di coltivare atteggiamenti tossici dettati da falsi miti che non vedono gli uomini capaci di provare emozioni". Lo psichiatra Robert Garfield  ha sostenuto Evensen, spiegando che è compito dei maschi sbloccare il potere dell'amicizia e concedersi amicizie ricche di emozioni forti e vere. Secondo lo psichiatra è in corso una vera e propria sessualizzazione dell'amore e dell'affetto che a poco a poco ha convinto i maschi a non dover mai e poi mai esprimere affetto per gli amici, sinonimo di poca virilità. "Dite agli amici che volete loro bene, non c'è nulla di male, tutti gli esseri umani provano emozioni" ha concluso.

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