“Per crescere i miei figli, metto in atto la regola del 7-7-7”: il metodo educativo di una mamma
Una mamma, dal nome Linda, come si intuisce dal nickname utilizzato sulla piattaforma, ha spiegato su TikTok un metodo attualmente in trend, quello del 7-7-7. Si tratta della capacità di suddividere in 3 fasi da 7 anni ciascuna l’esistenza dei propri bambini, comprendendo come agire, nello specifico, in ciascuna di queste fasi del loro sviluppo. "Così cresco dei bravi esseri umani".
I primi 7 anni di vita: l’attaccamento sicuro
Durante questa prima fase di vita dei bambini, di età compresa tra gli 0 e i 7 anni, come spiega Linda nella didascalia al suo video, i bimbi sono particolarmente curiosi e in grado di assorbire informazioni dall’ambiente circostante. “È proprio in questa fase che i genitori svolgono un ruolo fondamentale per fornire un ambiente sicuro e stimolante ai figli, che entro questi limiti devono poter esplorare e sperimentare”. Nella prima fase del metodo 7,7,7 la donna suggerisce ai genitori di investire diverso tempo nell’educazione dei bambini, perché creando con loro delle connessioni stabili, i bambini riusciranno a sviluppare con i genitori un attaccamento sicuro, necessario al loro sviluppo sano e felice. Linda ritiene che siano 3 le attività importanti da svolgere insieme ai propri figli in questa prima fase:
- giocare insieme sul pavimento
- leggere storie
- fare passeggiate nella natura.
I secondi 7 anni di vita: scuole elementari e medie
Sarebbe questa seconda fase quella in cui i ragazzi, di età compresa tra i 7 e i 14 anni, sono più predisposti a imparare nozioni e insegnamenti, non a caso si tratta proprio degli anni in cui i bimbi iniziano i primi anni di scuola. “I bambini imparano a stare in una comunità, sviluppano infatti le competenze sociali ed emotive imparate nei primi anni di vita, tra le mura di casa, indispensabili ora per stringere amicizie o risolvere conflitti”. In questa fase i bambini rafforzano anche, secondo la donna, il concetto di giusto o sbagliato, necessario per la risoluzione anche di situazioni complesse che non li coinvolgono direttamente. In questa delicata fase ai genitori spetta il compito, secondo la donna di:
- insegnare ai piccoli come comportarsi in gruppo
- aiutare i bambini a coltivare amicizie, organizzando gruppi di gioco
- iscrivere i piccoli ad un’attività sportiva: così che imparino il lavoro di squadra, la leadership ma anche la sportività e l’importanza di mantenere il proprio corpo sano.
Gli ultimi 7 anni di vita, verso l’indipendenza
Gli ultimi sette anni presi in esame sono forse i più complessi, vanno dall’adolescenza alla prima vita adulta dei ragazzi di età compresa tra i 14 e i 21 anni. “I ragazzi non sono più bambini ma adolescenti con una personalità ben definita” spiega la donna, tuttavia è ancora indispensabile consigliare i ragazzi, affiancandoli, più che mettendosi davanti a loro per scolpirne il cammino. “I ragazzi in questa fase devono essere lasciati liberi, di sbagliare e pagare le conseguenze delle proprie azioni, ma mai soli. Per quanto si dicano desiderosi di indipendenza, hanno bisogno di una guida solida” ha aggiunto Linda. I consigli della donna per questa fase sono:
- Rispetta le scelte dei tuoi figli anche quando ti sembrano sbagliate
- Non punire i loro errori, sono momenti importanti per la loro crescita
- Sii presente, perché nella loro ricerca di indipendenza hanno ancora bisogno di una figura di riferimento.