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Pentirsi del nome scelto per il proprio bimbo, l’esperta: “Sconsiglio di scegliere nomi simili per i fratelli”

Aumentano i genitori che si pentono del nome scelto per i propri figli, secondo l’esperta spesso il problema è che si scelgono, anche senza accorgersi nomi troppo simili per fratelli e sorelle.
A cura di Sophia Crotti
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scegliere il nome per un bambino

Secondo i dati di Google trends, sono in aumento del 2%, a livello globale, le ricerche da parte di genitori che si sono pentiti del nome scelto per il proprio bambino o la propria bambina. Annessa a questa ricerca vi è “come superare il rimpianto per il nome scelto per il proprio bambino?”. Ma quali sono i motivi più comuni per i quali alcuni genitori si pentono del nome scelto per i propri figli? Jennifer Moss, CEO di un sito americano che si occupa della scelta dei nomi per bambini e scrittrice di molti libri sui nomi alle pagine di Parents ha condiviso qualche consiglio, per superare o evitare il pentimento legato alla scelta del nome del proprio figlio.

Come scegliere il nome dei propri figli senza pentirsi

Secondo Jennifer Moss il problema principale che porta i genitori a detestare il nome scelto per il proprio bambino, soprattutto quando si tratta del secondogenito, è che nel pronunciarlo si rendono conto che il nome è molto simile a quello del primogenito. “È normale che una coppia di genitore segua un certo stile nella scelta dei nomi per bambini, c’è chi li preferisce classici, chi stranieri, chi originali, ma sconsigliamo sempre di dare nomi simili a fratelli o gemelli”.

Il motivo, secondo l’esperta di nomi, è semplice, ogni figlio ha la propria identità, che parte proprio dal suo nome, e dalla sua esperienza vi è un’alta percentuale di genitori che si pente di aver chiamato i propri figli con nomi dai suoni identici. 

Per evitare di scegliere nomi simili, seppur appartenenti allo stesso stile, quindi con suoni dolci, o con suoni duri, lunghi o brevi, è bene, secondo Moss seguire queste accortezze:

  • rispettare la regola delle tre lettere: assicurarsi nella scelta del nome del secondo o terzogenito, che non inizi o finisca con le stesse 3 lettere di quello del fratello, per esempio come nel caso di Carolina, Carla,Carola e Carlotta o Matteo e Mattia
  • riflettere con il partner e con qualcuno esterno alla coppia sulla scelta del nome del bambino
  • provare a ripetere il nome del bimbo ad alta voce, anche prima che nasca per capire se piace.

Nel caso in cui non si potesse fare a meno di scegliere nomi simili, Moss suggerisce di puntare sui nomignoli scelti per ciascun bambino: “Soprannomi diversi, secondi nomi diversi o un nome scelto dal bambino per essere chiamato e distinto dal fratello potrebbero essere la soluzione” ha spiegato a Parents.

In ultimo è importante aspettare, perché il nome scelto, che magari ai genitori non piace più, al bambino piace molto. In ogni caso, se così non fosse, come spiegato dalla giurista Gioia Saitta in un’intervista a riguardo per Fanpage.it, se il nome proprio non dovesse piacere al bambino, perché per esempio gli arreca in qualsiasi modo un danno, può presentare davanti al giudice la richiesta di cambiarlo.

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