video suggerito
video suggerito

Passeggiare al parco può aiutare padri e figlie a rafforzare il loro legame: la scoperta in uno studio

Una recente ricerca dell’Università dell’Essex ha mostrato come l’attività fisica condivisa possa rendere più forte il legame tra i padri e le loro figlie. Passeggiate, nuotate e gite in bici creano infatti profonde connessioni emotive e permettono ai papà di esercitare il proprio ruolo genitoriale attraverso attività piacevoli e che li mettono a proprio agio.
A cura di Niccolò De Rosa
1 CONDIVISIONI
Immagine

Il segreto per creare un forte legame tra padri e figlie? Uscire di casa e andare a fare una bella passeggiata nel parco. A suggerirlo è uno studio, condotto dall'Università dell'Essex, che evidenzia come l'attività fisica condivisa possano creare le condizioni per trovare punti d'incontro e sviluppare un rapporto più profondo tra i genitori e le loro figlie. Anzi, secondo i ricercatori, anche solo parlare di simili scenari (come la pianificazione di una gira o un pomeriggio in mezzo ai prati) possa bastare a influenzare positivamente il rapporto tra i papà e le loro bambine.

Per gli esperti, la scoperta può rappresentare un ulteriore tassello nel già avviato percorso di cambiamento culturale legato al concetto di paternità, superando lo stereotipo del genitore distante anche grazie a un po' di sport, che fa bene sia al corpo che allo spirito.

L'importanza dell'attività fisica nel rapporto padre-figlia

Secondo la ricerca, pubblicata sulla rivista Families, Relationships and Societies, l'attività fisica offre un'opportunità preziosa per rafforzare i legami familiari. In un mondo sempre più digitalizzato, le figlie, da sempre desiderose di un rapporto più stretto con i propri genitori, trovano in queste esperienze un’occasione di condivisione e connessione emotiva. I padri, a loro volta, attraverso passeggiate e momenti all'aria aperta, riescono ad avvicinarsi alle figlie con maggiore naturalezza, percependo inconsciamente l'attività fisica come un modo per mantenere la propria identità maschile pur svolgendo un ruolo di genitore attivo.

Immagine

Gli studiosi sono riusciti a identificare questa dinamica analizzando le esperienze di 14 donne nate tra il 1950 e il 1994. se infatti le baby boomer (ossia coloro che erano nate nel dopoguerra) hanno descritto i loro padri principalmente come figure di riferimento economico, spesso distanti nella gestione affettiva e familiare, coloro che sono cresciute tra gli anni '80 e '90 hanno invece vissuto una realtà in cui il padre aveva un ruolo più attivo nella loro crescita emotiva, dove i ricordi legati a passeggiate, nuotate e gite in bicicletta sono emersi chiaramente come momenti significativi di condivisione.

Attività fisica e benessere: un binomio vincente

Le partecipanti più giovani hanno sottolineato non solo i benefici emotivi di queste esperienze, ma anche quelli legati al benessere fisico e al divertimento. Tuttavia, alcune hanno ammesso di essersi distanziate dai tentativi dei padri di rendere queste attività eccessivamente competitive e, come evidenziato dagli stessi autori della ricerca,nonostante gli evidenti progressi nelle dinamiche familiari, il rapporto padre-figlia sembra essere ancora più influenzato dalle preferenze paterne piuttosto che da un dialogo completamente paritario.

"I fattori chiave associati alla paternità che hanno permesso questa trasformazione sono la crescente importanza data al coinvolgimento paterno e all'attività fisica", ha spiegato il ricercatore John Day, responsabile dello studio, sottolineando come tale tendenza abbia aiutato i padri a sentirsi a proprio agio nel praticare un'attività sana e dal forte valore educativo. Una tendenza che secondo gli esperti è destinata a consolidarsi e a rafforzare ulteriormente il concetto di paternità moderna.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views