video suggerito
video suggerito

Papà costretto a riportare a casa la figlia autistica da scuola per farla andare in bagno: “Non ci ascoltano”

Un papà inglese ha denunciato la situazione che è costretto a vivere con la figlia con diagnosi di autismo che a causa dell’assenza di alcuni servizi nella scuola deve ogni giorno tornare a casa per poter andare in bagno e poi tornare alle lezioni.
A cura di Sophia Crotti
290 CONDIVISIONI
bimba isolata a scuola

La nostra redazione riceve lettere e testimonianze relative a storie che riguardano l’essere genitori. Se avete una storia da raccontarci, o leggendo queste parole pensate di avere vissuto una situazione simile, potete scriverci cliccando qui.

Michael Free è un papà inglese che ha denunciato una situazione a dir poco assurda vissuta da lui e dalla sua bambina con diagnosi di autismo. La scuola della piccola, infatti, ha deciso dall'inizio dell'anno scolastico di non adattare i propri bagni alle esigenze della bimba, costringendo il papà a percorrere quotidianamente per 4 volte il tragitto da casa a scuola, per permettere alla bambina di utilizzare il bagno di casa.

La scuola senza bagni per la bambina

La figlia di Michael Free, come racconta l'uomo alla testata "Mirror", ha da diversi anni ormai una diagnosi di autismo che le causa delle problematiche sensoriali. L'uomo spiega che la bimba di 11 anni ha difficoltà ad ascoltare alcuni rumori e provare certe sensazioni fisiche, anche quando lo stimolo per andare in bagno dovrebbe essere più forte di questi. Di conseguenza riesce ad urinare solo se è presente un'asse sopra il wc.

La scuola di Barnsley, in Inghilterra, che la bimba frequenta però ne è sprovvista, di conseguenza il papà ha subito chiesto di poter installare l'asse, offrendosi anche di andare lui stesso a montarla. Contro ogni previsione, però, ciò che ha ottenuto è stato un fragoroso e chiaro "no". Il motivo principale citato dalla scuola è stato il costo esagerato per installare la struttura sui bagni già presenti, ma l'uomo ha deciso di perlustrare le condizioni dei water scoprendo che si trattava di una menzogna: "Sono andato io stesso a guardare e ho trovato su ogni struttura lo spazio necessario a montare un'asse, mi sono offerto di andare io ad acquistarla e montarla nel giro di qualche minuto, per pochi soldi". Il padre, però, si è scontrato ancora una volta con l'impossibilità di agire, dettata dalla scuola, che ha spiegato i costi esorbitanti con il fatto che l'edificio scolastico non è di proprietà della scuola stessa.

Il viaggio da casa a scuola per portare la bimba in bagno

La figlia di Michael Free, non riuscendo ad andare in bagno all'interno della scuola, ogni giorno da settembre è stata portata avanti e indietro dall'edificio a casa propria, dal suo papà, attualmente disoccupato, percorrendo così un tragitto di 55 minuti per consentire alla bimba di andare in bagno. "La soluzione che mi ha suggerito la scuola è stata quella di tenere sempre il cellulare acceso perché un membro dello staff mi avrebbe chiamato per chiedermi di portare mia figlia in bagno a casa" ha detto l'uomo al Mirror.

La bimba frequenta le lezioni tra le 11 e le 14, poiché causa le sue difficoltà sensoriali che la portano a detestare i rumori e le luci intense, non riesce a intrattenersi a scuola più a lungo. Alle elementari per un periodo era anche rimasta a casa da scuola, ed erano le sue insegnanti a raggiungerla, ma per permetterle la socializzazione con i coetanei la struttura ha deciso di consentirle un orario di frequenza ridotto. Il padre dunque afferma che se la piccola sente il bisogno di andare in bagno attorno alle 13, poi non la riporta neanche a scuola, costringendola così a perdere un'ora di lezione. "Generalmente mi chiama una volta al giorno, ma ci sono giorni in cui pur di rimanere in classe con i compagni non mi fa chiamare e si trattiene" ha spiegato il padre.

La struttura, dopo mesi di viaggi della coppia padre figlia tra casa e scuola, ha deciso di muoversi per risolvere il problema. Un portavoce della Netherwood Academy  ha dichiarato al Mirror che sta prendendo accordi per installare coperchio e seduta almeno in un bagno della scuola: "Speriamo che la studentessa possa usare i bagni senza provare ansia o stress, vogliamo promuovere un clima di uguaglianza e inclusione, e garantire alla famiglia che la piccola trascorra il giusto tempo in classe" ha concluso la scuola.

290 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views