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Ogni ora passata davanti a uno schermo aumenta il rischio di miopia nei bambini: lo rivela uno studio

Un’indagine coreana che ha analizzato 45 studi sul tema ha scoperto una rilevante associazione tra l’aumento dei casi di miopia dei bambini e il crescente uso di dispositivi digitali fin dalla più tenera età. Secondo i ricercatori, dopo l’ora di utilizzo giornaliera, ogni ora aggiuntiva aumenta notevolmente il rischio di danneggiare gli occhi dei più piccoli.
A cura di Niccolò De Rosa
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L’aumento del tempo trascorso davanti agli schermi sta avendo un impatto significativo non solo sullo sviluppo linguistico e cognitivo dei bambini, ma anche sulla loro salute visiva. Secondo una recente analisi condotta in Corea del Sud, ogni ora aggiuntiva di esposizione quotidiana ai dispositivi digitali incrementa infatti il rischio che un bambino diventi miope.

La ricerca, pubblicata sul Journal of the American Medical Association sembra dunque confermare le preoccupazioni degli esperti, i quali raccomandano di limitare l’uso di smartphone, tablet e computer, soprattutto nei bambini piccoli, e di incentivare il tempo trascorso all’aria aperta.

Un fenomeno in crescita

La miopia – la ridotta capacità di mettere a fuoco gli oggetti lontani che è causata da un’eccessiva elongazione del bulbo oculare – sta diventando una condizione sempre più diffusa tra le nuove generazioni. Studi recenti hanno stimatoche entro il 2050 circa il 40% dei bambini e degli adolescenti nel mondo, quasi un bambino su tre, potrebbe soffrirne. Sebbene i fattori genetici giochino un ruolo importante, le abitudini quotidiane e ambientali hanno però un peso rilevante nel determinare la probabilità di sviluppare il disturbo.

Esaminando 45 studi precedenti – con un totale di 335.524 partecipanti coinvolti – e incrociando i dati raccolti, l'indagine coreana ha dimostrato che anche una sola ora in più al giorno davanti a uno schermo aumenta in media del 21 percento le probabilità di sviluppare la miopia. Il rischio sale progressivamente con il tempo di esposizione: quattro ore di utilizzo quotidiano portano a una probabilità maggiore del 97% rispetto a chi non usa affatto dispositivi digitali.

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I ricercatori hanno anche scoperto che solo l’uso degli schermi incide sullo sviluppo della miopia, ma ne può anche peggiorarne la gravità. Per chi già soffre di questo difetto visivo, ogni ora aggiuntiva di esposizione alla luce degli schermi aumenta del 54% la possibilità che la condizione si aggravi.

La soglia di sicurezza: meno di un'ora al giorno

I ricercatori hanno individuato un possibile limite oltre il quale il rischio di miopia cresce meno rapidamente. Al di sotto di sessanta minuti di utilizzo al giorno, l’associazione tra schermi e miopia non sembra significativa, suggerendo una possibile soglia di sicurezza. Tuttavia, misurare con precisione il tempo trascorso davanti ai dispositivi resta complesso e servono ulteriori studi per confermare questa ipotesi.

Non solo gli schermi: anche lo stile di vita conta

Il team di ricerca ha tenuto a sottolineare anche come la relazione tra dispositivi e miopia non riguardi solo l'esposizione degli occhi alla luce blu degli schermi, ma anche alcuni elementi che, seppur secondari, possono contribuire in modo rilevante all'indebolimento delle capacità visive dei più piccoli.

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Quando i bambini e i ragazzi utilizzano tablet, smartphone o computer, infatti, molto spesso lo fanno in ambienti chiusi (spesso anche poco illuminati), riducendo dunque il tempo trascorso all’aperto, un fattore che invece è notoriamente associato a alla salute della vista. Tale teoria, riporta il quotidiano britannica The Guardian, sembra essere supportata anche dall’analisi degli effetti delle restrizioni durante la pandemia di Covid-19, i quali hanno evidenziato un aumento dei casi di miopia nei bambini che erano stati costretti a passare molto più tempo in casa.

Gli esperti hanno quindi concordato sulla necessità di strategie educative e politiche sanitarie per contrastare questa tendenza. Limitare il tempo trascorso davanti agli schermi e incentivare le attività all’aria aperta potrebbero essere misure fondamentali per proteggere la vista delle nuove generazioni e arginare quella che viene definita una vera "pandemia" della miopia.

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