Obesità e sovrappeso nei bambini: quanto pesano le abitudini alimentari dei genitori
Sedentari e con cattive abitudini alimentari, è questa l’immagine di una parte dei bambini di età compresa tra gli 8 e i 9 anni, del Bel Paese che l’osservatorio dell’Istituto Superiore della Sanità, OKkio alla Salute, rileva ormai da diversi anni. Nonostante ciò c'è una buona notizia: è migliorata, rispetto all'ultima rilevazione avvenuta 3 anni fa, la percentuale di bambini in sovrappeso, che ad oggi risultano essere il 19%.
I dati riguardo l'obesità, invece, sono rimasti stabili, e la causa sarebbe da ritrovare nelle cattive abitudini alimentati dei più piccoli. 2 bimbi su 5 non fanno colazione al mattino, concedendosi spesso una merenda di metà mattina troppo abbondante, il 37% di loro mangia i legumi meno di una volta a settimana e 1 bimbo su 4 beve ogni giorno una bibita zuccherata o gassata.
Tra i dati positivi, che il lockdown ha portato con sé, invece, c'è la tendenza dei giovani a mangiare in famiglia nel 39% dei casi e nel 42% cibi cucinati proprio insieme ai genitori.
Tra nord e sud d'Italia si registrano differenze sostanziali nel peso dei bambini, dai dati emersi risulta che a Bolzano ci sono le percentuali più basse di sovrappeso (12%) e obesità (3.3%), mentre in Campania le percentuali più alte.
Ci siamo fatti spiegare il perché dalla dottoressa Paola Nardone, ricercatrice e responsabile scientifica del sistema di sorveglianza nazionale OKkio alla salute, promosso nel 2007 dal Ministero della Salute con un focus specifico sul sovrappeso e sull’obesità dei bambini, che indaga attraverso la rilevazione diretta di peso, statura e stili di vita connessi allo stato nutrizionale del bambino.
Qual è la differenza tra sovrappeso e obesità nei bambini?
La differenza tra sovrappeso e obesità nei bambini viene stimata applicando a peso e altezza dei piccoli pazienti dei criteri dell’International Obesity Task Force.
Per il 2023 abbiamo registrato il 19% di bambini e bambine in sovrappeso, mentre nel 9.8% di loro abbiamo riscontrato obesità e per il 2.6% grave obesità.
Come mai si registra una differenza nel peso dei bambini tra nord e sud d'Italia?
La differenza tra nord e sud è evidente, se a Bolzano ci sono le percentuali più basse di sovrappeso (12%) e obesità (3.3%), in Campania si registrano, invece, le percentuali più alte.
I motivi, che possiamo ipotizzare, sono diversi: innanzitutto potrebbe esserci una diversa disponibilità di risorse, una diversa situazione socio-economica, contesti di vita differenti e fattori ambientali e culturali differenti, tra nord e sud d'Italia. Tutto questo induce anche a guardare in maniera diversa alla forma del corpo dei bambini.
In che modo la cultura c'entra con obesità e il sovrappeso nei bambini?
La cultura è strettamente legata a obesità e sovrappeso nei bambini, soprattutto quando si parla di cultura dell’importanza del movimento e del cibo sano, che non sono diffuse allo stesso modo in tutti i Paesi del Globo.
Il gradiente lo si ritrovaguardando ai Paesi della rete europea dell’OMS che aderiscono al COSI (Childhood Obesity Surveillance Initiative). Per esempio, nei Paesi del Nord si registra nei bambini un minor eccesso ponderale, questo può essere spiegato da diversi fattori, innanzitutto ci si muove molto più a piedi o in bicicletta, in quelle zone. Inoltre l'ambiente in cui i bambini crescono è proprio diverso rispetto, per esempio, a quello dei Paesi dell'area mediterranea, che pur avendo a disposizione la dieta mediterranea, patrimonio importante, registrano percentuali di eccesso ponderale più elevate.
Mangiare più spesso a casa può migliorare le abitudini alimentari dei bambini?
Sì, lo studio che ha analizzato questo è l’EPaS-ISS, che ha rilevato la percezione dei genitori circa lo stile di vita dei loro bambini e in generale della famiglia nel periodo peripandemico. Dai dati analizzati emerge che la pandemia tra i cambiamenti positivi portati, ha favorito il consumo dei pasti in famiglia, cucinati dai genitori.
Quanto incidono le abitudini alimentari dei genitori sui figli?
Le abitudini alimentari dei genitori hanno un’influenza importante sulla salute di bambini e bambine, per questo bisogna lavorare coinvolgendo attivamente le famiglie all’adozione di stili di vita salutari.
In che modo si possono migliorare le abitudini alimentari dei bambini?
La letteratura suggerisce l’adozione di interventi che coinvolgano diversi attori della società, tra cui la scuola, la famiglia, i comuni, le municipalità. È solo la sinergia tra tutte queste realtà che potrebbe, nel tempo, incidere positivamente sull'educazione alimentare dei bambini. Noi ribadiamo l’importanza della sinergia tra diversi enti e settori della società che dovrebbero coordinarsi.
Quali sono i cambiamenti più rilevanti emersi dai dati raccolti?
Dai dati raccolti quest'anno è emerso che il sovrappeso è statisticamente in discesa tra i bambini, mentre l’obesità è in una fase di stabilità.
I dati rilevati nel 2023, però, hanno confermato, però, quelli degli anni precedenti, senza grossi cambiamenti, per questo noi insistiamo sull'importanza di passare dalla raccolta dei dati all’azione, in modo da dare vita a interventi mirati che migliorino di anno in anno la condizione dei bambini.
Quali sono le abitudini alimentari dei bambini che non vanno bene?
Le abitudini alimentari che non vanno bene tra i bambini riguardano la prima colazione, il consumo di una merenda abbondante e quello di bevande zuccherate. Nel 2023, in particolare, si è registrato un aumento dell’abitudine dei bambini a saltare la prima colazione, tornata ai livelli del 2008, con l’11% dei bambini che la mattina non mangiano nulla.
Nel 67% dei bimbi è aumentata l’abitudine a una merenda troppo abbondante e rimane invariato il numero di bambini abituato a non consumare frutta e verdura, 1 ogni 4. Così facendo i bambini non rispettano le linee guida dell’OMS, che consigliano invece 5 porzioni al giorno di frutta e verdura. In ultimo il 25% dei bambini consumano bibite gassate e zuccherate, nocive per la loro salute.
Quali sono i rischi per la salute dei bambini che soffrono di obesità o sovrappeso?
La maggior predisposizione a sviluppare patologie croniche, come per esempio il diabete ma anche patologie cardio-vascolari e non dimentichiamo l’aspetto legato alla salute mentale e alla possibilità di essere stigmatizzato dai pari per la propria figura corporea.
Quali consigli possono seguire i genitori per migliorare l'alimentazione dei bimbi?
I genitori dovrebbero affidarsi a fonti certe di informazione, come pediatri di libera scelta, i medici di famiglia, che conoscono le informazioni accurate per la salute dell’utenza.