“Nostra figlia è morta per un pericolo poco conosciuto, non vogliamo che altri genitori soffrano come noi”
Molti genitori sottovalutano l'importanza di controllare la temperatura nelle stanze dove dormono i neonati, un dettaglio che purtroppo può rivelarsi fatale per la salute dei più piccoli. Per questo, da anni, una coppia americana si batte per sensibilizzare altri genitori sui rischi dell'eccesso di calore dopo aver perso la loro figlia a causa di un malfunzionamento del riscaldamento domestico.
I protagonisti di questa tragica storia sono Keri Volmert e suo marito Larry Joyce, la cui vita è drammaticamente cambiata otto anni fa, quando nella mattina del 28 febbraio 2016 trovarono la figlia Sammie, di appena un anno e mezzo, che giaceva senza vita nel lettino dove era stata riposta la notte precedente. La causa del decesso, si scoprì in seguito, era stato un errore dell'impianto di riscaldamento che, nonostante il termostato fosse stato impostato per mantenere la temperatura di 22°C, aveva continuato a funzionare, trasformando la cameretta della bambina in una piccola sauna con un caldo torrido che sfiorava quasi 40°C.
La terribile scoperta
La madre di Sammie, Keri Volmert, ha ricostruito l'intero accaduto in un post toccante che da qualche anno accoglie i visitatori della pagina Facebook creata in memoria della figlia.
La sera prima, Keri aveva messo a letto la piccola dopo averle fatto salutare il papà e il fratello maggiore. Anche se Sammie aveva pianto un po’, la madre era certa che si sarebbe addormentata subito, come faceva sempre. La mattina successiva, però, il marito trovò la piccola immobile e pallida tra le coperte.
"La disperazione e il panico straziante nella voce di mio marito la mattina dopo, quando è andato a prenderla di sopra, è qualcosa che non dimenticherò mai" scrive Keri. Purtroppo, nonostante i tentativi di rianimarla, Sammie non ha mai più risposto ai richiami dei genitori ed è stata dichiarata morta poco dopo l'arrivo al pronto soccorso.
Le cause dell'ipertermia
I medici hanno spiegato che Sammie era morta per ipertermia, una condizione causata dall'innalzamento della temperatura corporea come reazione ad ambiente troppo caldo. I bambini sotto i tre o cinque anni, infatti, non sono in grado di regolare la propria temperatura corporea come gli adulti, il che li rende particolarmente vulnerabili agli eccessi di freddo e calore.
Nonostante il termostato fosse impostato su una temperatura confortevole, il riscaldamento al piano superiore della casa dei Volmert Joyce non si era spento, di fatto uccidendo la bambina durante il sonno.
Un avvertimento per gli altri genitori
Keri non si è mai perdonata per non essere stata sufficientemente consapevole del pericolo rappresentato da un dei termostato difettoso: pur avendo letto molti libri che citavano i vari rischi per i neonati, come l’uso di coperte troppo spesse o peluche in culla che aumentano il pericolo di soffocamento, non aveva mai saputo che un semplice guasto al riscaldamento sarebbe potuto risultare fatale.
Nella sua testimonianza, Keri ha anche rivelato che il loro figlio maggiore, Jackson, che allora aveva tre anni, in quei mesi stava dormendo nella loro stanza – che si trovava al piano inferiore perché aveva paura dei "mostri" nella sua stanza: come hanno confermato gli stessi medici, se Jackson fosse stato nel suo letto, probabilmente sarebbe morto anche lui.
Ora, la famiglia di Sammie desidera che la loro storia serva da avvertimento per altre famiglie, in particolare quelle che vivono in case a due piani.
"Vogliamo che altri genitori siano consapevoli di questi rischi, affinché nessuno debba affrontare il dolore che stiamo vivendo ogni giorno," ha concluso Keri, incoraggiando tutti a condividere la loro storia per prevenire simili tragedie.