Non scegliete questi colori di costume da bagno per la sicurezza dei bambini: la spiegazione
Secondo gli esperti di sicurezza, il colore del costume può influenzare la visibilità del bambino sott’acqua, un aspetto che può rivelarsi decisivo in caso di pericolo.
Come ricordato dall'American Lifeguard Association, l'associazione americana di formazione e salvaguardia dei bagnanti, i colori vivaci come il rosso o l'arancione sono infatti molto più facili da individuare per un bagnino o un soccorritore, poiché contrastano nettamente con l'ambiente circostante.
Costumi tinti di blu, azzuro, grigio chiaro o verde acqua (tonalità che spesso vengono scelte perché molto "estive"), possono invece confondersi con facilità in mezzo alle increspature e alle sfumature dell'acqua.
L'esperimento
Per approfondire la questione, la compagnia specializzata in sicurezza in acqua Alive Solutions ha anche condotto due esperimenti – uno in piscina, uno al lago – per capire quali colori siano più facili da notare una volta andati sott'acqua, dove il movimento della superficie e il riverbero della luce possono facilmente distorcere la percezione di corpi e oggetti.
Nei test, gli esperti hanno posizionato 14 costumi di vari colori sul fondo dei due ambienti per valutare la loro visibilità.
I test in piscina hanno così mostrato come il rosa neon e l'arancione neon fossero i più visibili. I colori più scuri, invece, risultavano sì visibili ma spesso venivano cambiati per ombre, foglie o sporco. I costumi bianchi e azzurri infine erano quelli meno visibili di tutti e sembravano scomparire completamente.
Anche l'esperimento condotto al lago ha confermato la facilità d'individuazione dei colori neon più brillanti, ma lo stesso rosa neon che in piscina appariva così definito, sul fondo del lago risultava molto più tenue. Il bianco invece appariva più nitido grazie alla riflessione della luce. Tutti gli altri colori selezionati invece risultavano poco visibili.
Come ridurre il rischio di annegamento
Secondo gli ultimi dati dell'OMS, l'annegamento è la terza causa principale di morte per lesioni non intenzionali in tutto il mondo e limitarsi a far indossare ai bambini un costume dai colori al neon non è però una garanzia sufficiente per salvaguardare la loro salute.
L'American Academy of Pediatrics, ad esempio, raccomanda lezioni di nuoto iniziando già dal compimento del primo anno di vita, così da ridurre l'impreparazione e il possibile panico in caso di pericolo.
Altre precauzioni sempre consigliate riguardano poi l'utilizzo di braccioli (almeno finché il bimbo o la bimba non si dimostrerà perfettamente in grado di nuotare), la costante sorveglianza da parte degli adulti e, per i più piccoli (0-5 anni), la presenza fisica di almeno un adulto durante la permanenza in acqua.