“Non mi piace il nuovo fidanzato di mamma”, come comportarsi se i figli del partner non ci accettano
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In Italia mediamente dal 2021, secondo i dati riportati dall'ISTAT, il numero di divorzi all'anno si aggira su una cifra che supera gli 80.000. Ne segue che altrettante famiglie si scompongano e ricompongano, accogliendo nuovi partner tra le proprie mura domestiche e vedendo alcune figure trasferirsi altrove, causando sconvolgimenti emotivi in grandi e piccini.
Il fatto che i divorzi siano sempre così tanti, non implica però che tutti i membri della famiglia sappiano come approcciarsi ai forti cambiamenti emotivi che comportano. Abbiamo chiesto alla psicologa Alessia Pisani, specializzata in psicoterapia sistemico- relazionale, di spiegarci come il nuovo partner, che entra a far parte del nucleo familiare, può comportarsi quando si avvicina al nuovo contesto familiare: «Oggi sono molte le famiglie che si separano e che si riformano dopo un divorzio e capita sempre più spesso che nascano nuove coppie dove ci sono già dei figli avuti da relazioni precedenti, spesso però i partner non sanno bene come relazionarsi con questi bambini, si sentono esclusi e rischiano di instaurare con loro un rapporto conflittuale, per questo è bene parlarne o rivolgersi a uno specialista».
Come può il nuovo partner della mamma o del papà farsi accettare dai suoi figli?
Non c'è un tempo stabilito e neanche un manuale d’istruzioni, perché ogni situazione è differente. Questo perché i bambini che hanno vissuto la separazione dei propri genitori, prima che il nuovo partner di mamma o di papà arrivasse, si abituano a vivere con un solo genitore e avranno quindi bisogno di tempo per affrontare l’ingresso di questa nuova figura. La cosa migliore è cercare di procedere a piccoli passi.
Poi è molto importante per il nuovo partner cercare di essere sempre se stesso, in modo che si crei un clima autentico e personale con il bambino che definiamo “figlio acquisito”. Come dice uno psicologo danese, Jasper Juul, piuttosto che tempestare il bambino o l’adolescente di domande, è meglio raccontargli la propria vita e i propri interessi.
Nonostante ogni situazione sia a sé, il nuovo membro della famiglia deve cercare di fare attenzione a tre aspetti, primo fra tutti il tempo. Bisogna entrare nella famiglia in punta di piedi, lasciando il tempo ai bambini per abituarsi, e dandosi il tempo per conoscersi. Questo è fondamentale per instaurare un rapporto duraturo e solido con il bimbo.
In secondo luogo ad essere fondamentale è l’autenticità: è importante che il nuovo partner della mamma o del papà si comporti in modo naturale, senza filtri. Solo mostrandosi com’è davvero instaurerà con il bambino un rapporto basato sulla fiducia e sul contatto sincero e una vera amicizia.
In ultimo è importante che il nuovo partner sia empatico, si metta nei panni del bambino, cercando di capire il momento che sta vivendo, le angosce, le sue paure e difficoltà, in modo da trovare il modo migliore per relazionarsi. Per quanto magari si possa poi interfacciare con un bimbo scontroso è importante non mettere in atto atteggiamenti difensivi o aggressivi. I bimbi possono reagire ciascuno in maniera diversa, solo comprendendo il loro punto di vista si riuscirà ad evitare di prendere sul personale eventuali attacchi, più o meno espliciti.
E se i bambini non riescono ad accettare l’ingresso della nuova figura nel contesto familiare?
Può capitare che i figli entrino in conflitto con la nuova persona, inseritasi nel contesto familiare, in questo caso l’adulto coinvolto non deve far finta di niente ma deve cercare di evitare di reagire in maniera dura. Anche perché l’adulto deve cercare di capire che gli atteggiamenti del bimbo sono spesso generati dalla sua sofferenza o da come ha vissuto la separazione tra i suoi genitori non certo dalla semplice voglia di fare dei dispetti o mettere il bastone tra le ruote.
Perché i bambini potrebbero faticare ad accettare questa nuova figura?
Una delle motivazioni potrebbe essere la gelosia del bambino, il piccolo potrebbe essere geloso del rapporto che sua madre o suo padre stanno avendo con il nuovo partner oppure essere terrorizzato all’idea che questa nuova figura si sostituisca alla figura che si è allontanata dal contesto familiare.
Si può parlare con il partner della situazione di disagio?
Certamente, è bene parlarne apertamente con il partner cercando di comprendere i bisogni di tutte le parti in gioco e la situazione. Così si può comprendere se per esempio la presentazione della nuova figura è avvenuta troppo presto rispetto alla separazione che il bimbo ha appena vissuto o, se invece, il bimbo è semplicemente troppo piccolo.
Come si può gestire la gelosia che deriva dai contatti del partner con l’ex marito/ ex moglie?
È fondamentale essere coscienti che tutti abbiamo un passato, fatto sia di relazioni finite bene che di relazioni finite meno bene. In questa particolare situazione, però, è importante salvaguardare il benessere del bambino, che ha bisogno dell’ex coniuge nella sua vita, dal momento che a prescindere dai cambiamenti della relazione tra i genitori, quella persona rimarrà per sempre il suo papà o la sua mamma.
Quando è il caso di rivolgersi allo specialista?
Dipende molto dalla situazione, rivolgersi ad uno specialista può essere la scelta giusta in diversi contesti, se per esempio si fatica a relazionarsi al bambino, se non ci si sente accettati o inclusi nel nuovo contesto familiare, se si ha il timore di essere visti come nemici o ostacoli, se la gelosia per il rapporto tra la compagna o il compagno e il suo ex diventa troppa. In questo caso lo specialista potrebbe decidere di convocare la nuova coppia per far ragionare ciascuno sui bisogni del singolo e della coppia, lavorando sul qui ed ora.