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“Non mandavo i miei figli ai compleanni, perché non avevo neanche 10€ per il regalo”: la storia di una mamma single

Lucia (nome di fantasia) è una mamma single di 3 figli, che ha dovuto far fronte al senso di vergogna e umiliazione che comportava non avere i soldi per garantire loro un futuro. “Ho lavorato tanto, tantissimo, per dare loro il minimo, mentre crescevano soli”
A cura di Sophia Crotti
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mamma triste single

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Lucia (nome di fantasia) é una mamma single di 3 figli, ormai maggiorenni e avviati ciascuno alla propria carriera, chi di lavoratore, chi di studente in giro per il mondo. Ha scritto a Fanpage.it per raccontare la sua storia, difficile, fatta di solitudine, di un marito violento e assente, che l'ha lasciata sola nell'accudimento dei figli.

Quei bambini per i quali lei non ha mangiato, ha fatto ogni tipo di lavoro, ha lavorato nel weekend e durante le feste, sono le persone per le quali prova il più grande senso di colpa, perché ogni sforzo fatto per dare loro il minimo li privava comunque della presenza della loro mamma.

Lucia ci ha detto che spera che le sue parole permettano allo Stato di ravvedersi e intervenire anche con dei servizi di volontari o strutture che aiutino le famiglie in difficoltà.

"Non potevo mandare i miei figli ai compleanni, ed era difficile far capire loro che volevo evitargli l'umiliazione di presentarsi a mani vuote, perché io, la loro mamma, non avevo nemmeno 10€ per un regalo".

Come mai lei è una mamma single?

Io sono una mamma single da ormai 14 anni, e ho deciso di lasciare mio marito perché mi picchiava e ad un certo punto ho dovuto reagire.

Tanti mi chiedono ancora perché io abbia fatto 3 figli con lui e la mia risposta è che quando sei innamorata di qualcuno a volte speri che cambi, o che torni ad essere come lo hai conosciuto. E poi loro 3 sono l'unica cosa bella che la vita mi ha dato.

Quali sono i problemi che ha riscontrato nella crescita dei suoi figli?

Io nella sfortuna sono stata molto fortunata, perché ho avuto uno zio che si è preso carico della situazione della mia famiglia, ma lo Stato non c’è, nonostante siano sempre di più i genitori single con figli a carico, perché i matrimoni oggi finiscono con molta più rapidità e facilità di un tempo.

Io senza l’aiuto dello zio non sarei nemmeno stata in grado di sostenere le spese dell’avvocato per la separazione, perché nonostante esista il gratuito patrocinio, servirebbe avere un isee veramente troppo basso, quasi niente.

Se mio zio non ci fosse stato non avrei neanche potuto far valere i miei diritti davanti al mio ex, perché le spese per l’avvocato sono alte. Io i primi mesi dopo la mia separazione ho chiesto aiuto anche agli assistenti sociali, che mi hanno risposto “Signora si trovi un lavoro”. Io un lavoro l’ho trovato, ma nessuno ha pensato ai miei figli che sono cresciuti da soli.

Il padre è sempre stato poco presente, e io andavo al lavoro ma non avevo i soldi per la baby sitter, così loro più volte sono rimasti a casa da soli anche se minorenni. Servirebbero dei volontari che si prendano in carico delle situazioni come la mia. Portavo a casa 1200 euro al mese, dovevo pagare il mutuo e crescere i miei 3 figli, il costo di una baby sitter sarebbe stato troppo.

Quando ho letto di quella donna che ha raccontato che a volte se metteva un piatto in tavola per i figli non c’era per lei, ho rivissuto il periodo in cui lo stesso accadeva anche a me.

Trovare un lavoro non è stato facilissimo, ho fatto le pulizie, di tutto, quando ho trovato il mio lavoro fisso, facevo tutti gli straordinari possibili, lavoravo tutte le festività, ricevevo anche gli assegni familiari, ma non bastano mai i soldi.

Ha provato senso di colpa nei confronti dei suoi figli?

Certo, ogni giorno, perché non potevo dare loro niente se non il minimo. Prima di trovare lavoro i miei figli non li mandavo nemmeno ai compleanni, perché non avevo neanche i 10 euro necessari a comprare un regalino per chi li aveva invitati.

Ricordo anche il senso di umiliazione che si leggeva nei loro occhi quando di ritorno dalle vacanze tutti raccontavano dei loro meravigliosi viaggi e i miei figli non avevano nulla da raccontare.

Com’era la vostra situazione economica prima di separarvi?

Eravamo due artigiani, quindi lavoravamo in proprio e già allora i soldi non bastavano mai, poi ho visto il mio ex-marito licenziarsi una volta separati, pur di non pagare gli alimenti ai nostri figli.

Oggi come stanno i suoi figli?

Sono cresciuti, uno di loro fa l'università, uno per studiare è andato in Australia, li so felici ma è stata dura.

Ma ancora oggi è dura, sto riscattando il mio appartamento, dovrei cambiare la macchina e non ho i soldi per farlo, anche perché ormai il mio ex marito, essendo i miei figli maggiorenni, non è tenuto a darmi nulla.

Pensa che tutto ricada solo sulle madri?

Nel mio caso sì, mio marito ha deciso di essere assente e ha potuto, ma i nostri figli lo sanno bene, non li consiglia neanche ora, non si occupa di loro, non gli dedica giorni. Ma si è ricostruito una vita.

Lui per loro non c’è mai e non c’è mai stato. Per legge avevano un calendario da rispettare, lui avrebbe dovuto prendere i nostri figli 3 sere alla settimana, tenerli nel weekend alcune volte, non lo ha mai rispettato. Non andava a prenderli fuori da scuola, prendevano il pullman da piccolissimi e tornavano a casa da soli.

Perché dice che nella sfortuna si sente fortunata?

Perché sono sempre stata circondata da amore e da gente disposta ad aiutarli, ma so benissimo che non tutti lo sono.

Pensa che loro siano consapevoli degli sforzi che lei ha fatto per crescerli?

Sì, me lo dimostrano tutti i giorni, io ho sempre cercato di metterli davanti, in ogni decisione presa per la mia vita.

E io ne vado fiera, perché dal momento in cui li ho messi al mondo sapevo che era il mio dovere prendermi cura prima di loro che di me stessa. Anche se oggi che sono grandi, temo di rimanere sola.

Essere una mamma single è stato difficile anche nella gestione dei tempi del lavoro?

Sì, uno avrebbe bisogno di un lavoro part-time ma con 800 euro non puoi fare nulla.  È difficile perché uscivo la mattina e tornavo la sera, ed ero sempre in pensiero per loro.

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