“Non costringete i bambini a sorridere in foto”: i consigli della fotografa per l’autostima dei piccoli
Brook Light è una fotografa che però non chiede ai suoi soggetti di sorridere, soprattutto se sono dei bambini. Potrebbe sembrare una pratica del tutto controtendenza, infatti da sempre si chiede ai soggetti delle fotografie di sorridere, ma la fotografa americana ha spiegato sui suoi social network quanto sia importante, per lei invece, non obbligare i bambini a sorridere.
"Vi prego di non sottovalutare l'impatto che una fotografia può avere sull'autostima dei vostri figli” ha scritto nella didascalia di un suo video su TikTok
La fotografa che non obbliga i bambini a sorridere
Brook Light, come si legge nella biografia del suo sito personale, ha sempre amato più che la fotografia in sé, i meccanismi sottesi a quest’arte, la capacità delle persone di essere colte per come sono, proprio mentre non sono in posa e la fotocamera scatta.
Da qui la sua idea, nata proprio mentre fotografava la sua nipotina, lontano dal set fotografico, come spiega alle pagine di “My modern Met”, una rivista online dedicata all'arte.
“Mia nipote stava indossando ciò che desiderava, non si sentiva in alcun modo obbligata a sorridere e i suoi sguardi erano i più potenti che mai avessi visto”.
Quindi la fotografa ha iniziato a realizzare dei “Mini-moody-shooting”, letteralmente le sessioni di foto lunatiche, per bambini. I piccoli arrivano nel suo studio e lei chiede loro di essere se stessi, dicendo che non devono sorridere se non è questo ciò che desiderano fare in quel momento.
Nella lunga intervista la fotografa ha spiegato il motivo di questa scelta, non solo creare delle belle foto ma rafforzare l’autostima di bimbi e bambine, che non devono mai sentirsi forzati a fare qualcosa che non desiderano affatto fare.
“A volte come genitori dimentichiamo la potenza che certi messaggi, anche subliminali, possono avere per i nostri figli. Chiedere loro di sorridere anche quando non vogliono, significa prediligere il proprio volere al loro”.
Secondo la fotografa, infatti, i bambini percepirebbero che sono più belli o più apprezzati se si mostrano sorridenti, concetto che rovinerebbe l’autostima, soprattutto delle bambine.
“È innegabile che a noi donne venga chiesto continuamente di essere sorridenti, tutti si aspettano da noi che renderemo la situazione più distesa con un bel sorriso in volto a prescindere da come ci sentiamo”.
Gli scatti in bianco e nero dove le ragazze e le bambine guardano in camera imbronciate, annoiate, svogliate o arrabbiate, servirebbero, secondo la fotografa, a rafforzare in loro l’idea che, a prescindere dalle richieste degli altri o dal contesto in cui si trovano, anche crescendo, potranno dare libero sfogo alle loro emozioni e sensazioni.
La fotografa ha condiviso su TikTok il suo metodo raccogliendo tantissimi commenti positivi dagli utenti e come spiega lei, ringraziamenti da genitori.
“Non ci avevo mai pensato, non chiederò più ai miei figli di ridere per forza” dice un utente, un altro la ringrazia “Con un semplice video e delle foto hai risolto tanti miei drammi d’infanzia”. Qualcuno l’accusa di promuovere l’infelicità dei bambini, ma sono davvero pochi coloro che si sono mostrati scettici, molti di più coloro che da ora in avanti non faranno più fotografie ai loro bambini chiedendo loro di sorridere.