video suggerito
video suggerito

No, tenere in mano cubetti di ghiaccio non prepara al dolore del travaglio: il parere dell’ostetrico

Alcune donne online stringono tra le mani cubetti di ghiaccio, per circa un minuto e mezzo, la durata di un contrazione, così possono allenarsi al dolore del travaglio. L’ostetrico Riccardo Federle ha spiegato perché non bisogna affidarsi a pratiche sponsorizzate online e non validate da esperti.
Intervista a Riccardo Federle
Ostetrico
A cura di Sophia Crotti
13 CONDIVISIONI
ice challenge

Del ghiaccio stretto tra le mani per un minuto o un minuto e mezzo (il tempo di una contrazione) può essere la soluzione al dolore del travaglio? Secondo alcune donne sul web sì.

Su Instagram e Tiktok si trovano tantissimi video, con molte visualizzazioni e likes, in cui delle donne in dolce attesa stringono tra le mani dei grossi cubetti di ghiaccio e cercano di resistere al dolore provocato, strizzando gli occhi e respirando profondamente.

Il motivo sarebbe legato alla gestione del dolore, allenando la mente e il corpo a convivere con il fastidio causato dal ghiaccio, saranno più preparate a gestire il dolore del travaglio. Ne abbiamo parlato con l'ostetrico Riccardo Federle, che ci ha ricordato l'importanza di non affidarsi a metodologie proposte dal web e non validate da esperti.

Riccardo Federle
Riccardo Federle (pedagogista)

La ice challenge online, per gestire il dolore del travaglio

Sulle note di “Ice-ice baby”, centinaia di future mamme sui social, stringono tra le mani quanti più cubetti di ghiaccio riescono a tenere. La pratica, dicono le future mamme sul web, dovrebbe permettere loro di allenare la propria mente alla sopportazione del dolore, essenziale quando inizieranno le prime contrazioni e il travaglio.

Come spiega @awerkingmama nel suo video di TikTok  “Il parto è per il 20% fisico e per l’80% mentale. Più riusciremo a mantenere calma la nostra mente, più anche il corpo lo sarà”. Proprio su questo principio si basa la teoria secondo la quale il ghiaccio stretto in una mano aiuterebbe le donne ad imparare a gestire il dolore del travaglio, ma a spiegare il procedimento nel dettaglio, in un recente video su Instagram , è stata @thelabormama: "Per prima cosa tenete il ghiaccio tra le mani per un massimo di 75 secondi, la durata di una contrazione, e fate attenzione a come reagiscono la vostra mente e il vostro corpo quando la sensazione inizia ad essere spiacevole. A questo punto il vostro corpo risponderà al dolore in base a come la vostra mente starà interpretando la situazione, quando diventiamo ansiosi, lasciamo che la paura prenda il sopravvento e tutto ci fa più male".

Dunque le future mamme lasciano che il loro corpo si muova liberamente in risposta al dolore, cercando di fare respiri profondi e controllare la mente che istintivamente, sopraffatta dal fastidio, vorrebbe lanciare i cubetti di ghiaccio lontano.

Il parere dell’esperto

Abbiamo chiesto all’ostetrico Riccardo Federle se questo nuovo trend, che spopola online, è una semplice moda passeggera o può essere realmente utilizzato per alleviare i dolori del travaglio.

L’esperto condivide l’importanza di un’adeguata preparazione, fisica e mentale, ad uno dei dolori più forti che la donna proverà: “Una cosa certamente vera è che la mente influenza enormemente il decorso del travaglio e del parto: la convinzione e la preparazione giocano perciò un ruolo fondamentale in questo momento delicato”.

dolore travaglio

Ciò nonostante ci ricorda l'importanza di non prendere per veri o scientifici contenuti che si trovano online e non sono validati da un team di esperti nel settore: “Non ci sono basi scientifiche per pensare che un trattamento di questo tipo, con cubetti di ghiaccio, possa avere un significato preparatorio nei confronti del dolore". Il ghiaccio però, secondo l'esperto, potrebbe tornare utile in un'altro momento alle partorienti: "L'attenzione alla temperatura, in particolare grazie ad impacchi caldi, può rivelarsi utile piuttosto durante il travaglio stesso, come forma di analgesia naturale".

Per una buona preparazione al travaglio, ricorda il dottor Federle, ci sono altre attività a cui la futura mamma può partecipare: “È importante agire su due fronti: innanzitutto partecipare a un buon corso preparto, perché la consapevolezza è uno degli aspetti più significativi per gestire ed affrontare il dolore”.

Inoltre per preparare il corpo il dottore ricorda che “Si possono preparare i tessuti tramite il massaggio perineale ed esercizi per trattare il dolore lombare. Durante il travaglio-parto, infine, anche non volendo far ricorso all'analgesia peridurale, si può contare su molti metodi naturali”.

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views