“Nessuno mi aveva detto quanto fosse dura”: il messaggio di una madre sull’allattamento diventa virale
Allattare al seno è una pratica ottimale per la salute del neonato (L'OMS la consiglia almeno per i primi sei mesi di vita del bebè) e offre alla madre un momento di profonda connessione con il piccolo. Eppure, nonostante tutti questi aspetti positivi, la realtà quotidiana di una neo-mamma può rivelarsi molto meno idilliaca di quanto si possa immaginare.
Questo è il messaggio che Dana Schwartz, una giovane madre di Los Angeles, ha voluto condividere con il mondo attraverso un video diventato virale su Instagram. La sua testimonianza ha acceso un dibattito sul tempo e sull'impegno richiesti dall'allattamento, sfatando alcuni luoghi comuni e offrendo uno spaccato realistico della vita delle neomamme.
Un ritmo incessante e inaspettato
Schwartz, 32 anni, ha spiegato che, come molte neomamme, si aspettava di avere intervalli di due o tre ore tra una poppata e l'altra per potersi dedicare ad altre attività o semplicemente riposare. Tuttavia, ha scoperto ben presto che il calcolo del tempo non parte dalla fine della poppata, ma dall'inizio.
Poiché i neonati possono impiegare fino a 40 minuti per nutrirsi, seguiti da operazioni come il ruttino e il cambio del pannolino, il tempo effettivo tra un pasto e l'altro si riduce drasticamente. "È come un lavoro a tempo pieno", ha commentato la giovane madre.
Le reazioni, tra critiche e solidarietà
Il video di Schwartz ha ottenuto oltre 1,7 milioni di visualizzazioni, scatenando un'ondata di commenti da parte di altre madri che si sono riconosciute nella sua esperienza. Molte hanno raccontato di aver vissuto lo stesso senso di sorpresa e fatica, sottolineando quanto sia importante condividere anche gli aspetti più difficili della maternità.
Come raccontato dalla stessa neo-mamma in una dichiarazione rilasciata al sito Newsweek, le sue parole sono però state fraintese da alcuni commentatori – soprattutto uomini – che l'hanno accusata di superficialità e di essersi lamentata di un aspetto della maternità del tutto naturale. A queste persone Schwartz ha ribadito di essere profondamente grata per la possibilità di accudire e passare momenti indimenticabili con suo figlio, ma ha anche sottolineato quanto sia importante poter discutere apertamente delle difficoltà della maternità.
Nel liquidare con un tocco d'ironia i propri detrattori, la donna ha anche aggiunto di essersi augurata che un domani nessuno dei figli di questi professionisti della polemica finisca mai nella stessa classe di suo figlio.
Un fenomeno comune ma poco discusso
A latere dell'intervista a Schwartz, i cronisti di Newsweek hanno anche riportato il parere di Lydia Emmanuel-Desir, specialista di nutrizione pediatrica che ha confermato come l'allattamento possa sembrare un impegno davvero totalizzante.
I neonati, ha spiegato Emmanuel-Desir, possono infatti richiedere il seno anche più frequentemente del minimo consigliato di tre ore, con periodi di poppate ravvicinate, noti come "cluster feeding" (talvolta riportate in italiano come "poppate a grappolo"), che si possono protrarre per tutto il primo anno di vita. Secondo l'esperta, poter contare su un sistema di supporto adeguato – come un partner in grado di badare al bebè durante il riposo della madre o un aiuto in casa per ridurre il carico di impegni domestici – rimane fondamentale per affrontare questa fase tanto appagante quanto impegnativa.