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Nel Regno Unito ogni tre minuti un bambino viene curato per disturbi d’ansia: un’inchiesta svela l’emergenza

Una recente inchiesta inglese ha mostrato come nel Regno Unito il numero di ricoveri e interventi per curare stati d’ansia nei minori sia più che raddoppiato rispetto al periodo pre-COVID. Gli esperti: “Bisogna intervenire prima che sia troppo tardi”
A cura di Niccolò De Rosa
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Ansia nei bambini

Dopo il biennio 2020-2021 pesantemente condizionato dalla pandemia, i bambini sembrano molto più inclini a sviluppare problemi emotivi e disturbi di ansia.

A rivelarlo è un articolo del quotidiano inglese Guardian che, analizzando i dati ufficiali dell'NHS (il servizio sanitario del Regno Unito) degli ultimi anni, ha evidenziato un'impennata di segnalazioni tra i minori di 17 anni, passando dai 98.953 casi del 2019-20 ai 204.526 del 2023-24.

"Ogni giorno, più di 500 bambini in Inghilterra vengono indirizzati ai servizi di salute mentale del NHS a causa di problemi di ansia" scrive il Guardian. Praticamente un caso ogni tre minuti. I medici e i funzionari del NHS raggiunti dai cronisti del quotidiano hanno descritto l’aumento delle segnalazioni di ansia come "sconcertante" e "scioccante".

Intervenire prima che sia troppo tardi

Secondo gli esperti, tali cifre rappresentano un segnale d'allarme per la salute mentale dei bambini che non può rimanere inascoltato.

L’aumento della domanda starebbe infatti mettendo a dura prova la capacità del sistema sanitario britannico, costringendo migliaia di bambini e ragazzi ad attendere per settimane (e spesso anche per mesi) prima di poter ricevere le cure necessarie. Un ritardo che potrebbe causare ulteriori danni in una fase così cruciale come quella dello sviluppo.

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I numeri riportati però potrebbero non dire tutto sulla gravità del quadro complessivo. Secondo quanto riportato dal Guardian, infatti, molti addetti ai lavori temono che simili numeri rappresentino solamente una parte di un problema ben più profondo e complesso, dal momento che molti minori, pur soffrendo di simili disagi, non cercano aiuto o non sono in grado di farlo.

"È probabile che queste cifre siano solo la punta dell'iceberg" ha detto al giornale inglese il direttore generale del Centre for Mental Health Andy Bell, sottolineando la necessità che le autorità si interessino quanto prima a una situazione che assomiglia in modo inquietante a una bomba sociale pronta ad esplodere nei prossimi anni.

Le possibili cause

Sebbene i dati riportati dal NHS non specifichino le cause delle richieste di aiuto per ansia, gli esperti hanno identificato diversi fattori che contribuiscono a questa condizione tra i giovani: pressioni accademiche crescenti, l’influenza dei social media (con una forte connessione con episodi di cyberbullismo), le pressioni sull’aspetto fisico, l'aumento delle disuguaglianze, livelli di povertà in crescita e un complessivo peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie.

Un quadro decisamente poco idilliaco e che il COVID ha contribuito ad accentuare nei suoi aspetti più negativi, aggiungendo alle difficoltà economiche e sociali anche una certa preoccupazione per il futuro.

Le mosse per il futuro

In risposta alle domande poste dal Guardian, la direttrice nazionale della salute mentale per NHS England Claire Murdoch ha riconosciuto come i servizi di salute mentale stiano effettivamente affrontando una domanda senza precedenti.  Anche per questo il Dipartimento della Salute e dell’Assistenza Sociale ha annunciato nuovi piani per fornire supporto specialistico in ogni scuola e creare centri di salute mentale accessibili in ogni comunità.

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