Nata con la camicia il primo giorno del 2025, il racconto del papà: “È arrivata già elegante per festeggiare il nuovo anno”
Il 2025 si è aperto con un evento straordinario per Nicolò Ramognini e Martina Piras, una giovane coppia di Narzole (in provincia di Cuneo), che alle 21.32 del primo gennaio 2025 ha accolto la loro secondogenita, Mirabel. Ma non è solo l’orario a rendere unico questo lieto evento: la piccola è "nata con la camicia", ossia avvolta nel sacco amniotico intatto. Un fenomeno rarissimo che avviene in circa una nascita su più 80.000 casi e che, secondo le credenze popolari, porta fortuna e prosperità.
"È stato un momento incredibile. Avevamo già provato le emozioni del parto con il nostro primo bimbo, ma una cosa del genere era del tutto inaspettata", racconta a Fanpage.it papà Nicolò, descrivendo un evento tanto raro e suggestivo che ha lasciato sorpreso anche il personale dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno.
"All'inizio non me ne sono reso conto perché stavo guardando la mia compagna. Ad un certo punto guardo più in basso e vedo la testa, ormai completamente fuoriuscita, coperta da una membrana biancastra. E lì non ho capito più niente. Era nata la mia bambina, in più in camicia, già elegante per l'anno nuovo".
Un segno di buon auspicio
Secondo la tradizione, un bimbo che viene al mondo in camicia nasce baciato dalla Fortuna e Nicolò è convinto che sia anche il caso della sua Mirabel.
"Lo abbiamo preso come un ottimo segnale. L'anno non poteva iniziare meglio". E in effetti la piccola è nata rispettando quasi alla perfezione le tempistiche previste, con un ritardo di appena un giorno (la scadenza era fissata per il 31 dicembre) che però ha reso ancora più straordinarie le circostanze del suo arrivo.
"Il parto è stato tranquillo, senza complicazioni. Certo, è stato un po' più sofferto del primo ma dopotutto è stato anche piuttosto veloce, visto che siamo entrati in ospedale intorno alle 18.30 e alle 21.31 era tutto finito".
Il parto in vasca e la magia di un nuovo inizio
Come il suo fratello maggiore, Mirabel è nata in acqua, all'interno di una vasca dove mamma Martina ha potuto partorire nel modo più naturale possibile.
"Il parto in vasca è rilassante. L'acqua calda mette a suo agio la madre e aiuta ad attenuare i dolori – spiega Nicolò – In più crea un'atmosfera meravigliosa, con le luci colorate e il riflesso delle increspature che accompagnano ogni movimento. Sembra di stare sotto l'aurora boreale".
Insomma, un inizio del tutto fuori dal comune, così come il nome scelto da Martina e Nicolò per la loro piccina: "Non volevamo un nome italiano, troppo comune e scontato. Quindi abbiamo cercato su Internet e abbiamo trovato ‘Mirabel', che suona bene con il doppio cognome (Ramognini Piras, ndr) e ha un bel significato: ciò che è bello da guardare".