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“Mio figlio non sa cosa significa ‘riattacca il telefono'”: le differenze generazionali spiegate da una mamma

Una mamma ha raccontato tramite il suo profilo Instagram di aver sperimentato la differenza generazionale tra lei e il suo bambino, usando con lui una frase tipica della sua giovinezza.
A cura di Sophia Crotti
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Credits: profilo Instagram di kat_naps247
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Una mamma ha raccontato in maniera ironica la differenza generazionale tra lei e suo figlio, di cui si è resa conto utilizzando un termine che conosciamo tutti, dal momento che lo abbiamo ereditato da uno strumento ormai inesistente nelle nostre vite. "Ho detto a mio figlio di riattaccare, perché eravamo in ritardo, e lui mi ha detto che non aveva idea di cosa stessi parlando" ha detto la donna ne video postato su Instagram.

"Riattacca il telefono"

La mamma del bimbo, proveniente dalla generazione alpha e che quindi probabilmente non ha mai visto una cornetta o una cabina telefonica ha raccontato attraverso i social, lo stupore del piccolo quando lei, che aveva fretta di uscire di casa gli ha chiesto di "riattaccare". Mi ha chiesto: "Mamma cosa significa riattaccare? E alzare la cornetta? Sono espressioni che usi spesso ma che io non capisco".

La mamma nel video cerca di emulare il volto sgomento che ha fatto davanti alla domanda del figlio, dopo di che racconta di avergli spiegato come era solita fare le chiamate lei alla sua età: "Gli ho spiegato che il telefono era fatto di una cornetta mobile o legata da un filo alla tastiera e che quindi, dopo ogni utilizzo dell'apparecchio, alla fine della chiamata, andava riattaccato alla parete o alla sua base".  

Due generazioni a confronto

La donna, grazie allo scambio avvenuto con suo figlio, che le ha ricordato di essere nato diversi decenni dopo di lei, ha quindi fatto ai suoi followers un discorso generazionale: "Mi è chiaro che esistono due generazioni: quelle che comprendono cosa significa riattacca il telefono o in generale, cosa significa la parola cornetta, la frase alza le tapparelle, fai girare le chiavi nella macchina e i nuovi nati che non lo sapranno mai".

Per le generazioni alpha e beta gli slang comuni tra i loro genitori, frutto di un linguaggio figurativo che è a loro totalmente estraneo, sono e saranno per sempre una lingua straniera. "La verità è che ci sono moltissime espressioni che noi genitori usiamo e facciamo usare ai nostri bambini, che per loro diventano parte del vocabolario ma che rappresentavano per noi una vera e propria azione quotidiana". Conclude la donna.

Sotto al post i genitori si sono sbizzarriti, ragionando sui termini che utilizzano comunemente con i figli e che appartengono, però, al loro passato. "Io dico ancora a mio figlio clicca qui, ma per lui è tutto touch non saprà mai cosa significa davvero cliccare". Un'altra mamma ha rivelato di essere rimasta sconvolta da come i suoi bambini imitano con le mani un cellulare all'orecchio e non fanno la cornetta con le dita, quando viene chiesto loro di mimare una telefonata. In ultimo un papà, parlando sempre di telefoni, ha detto: "Chissà se proveranno mai l'ansia di scoprire che dall'altra parte della cornetta c'era uno sconosciuto, senza leggere il nome sullo schermo".

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