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“Mio figlio ha un cellulare e adesso?”: le risposte degli esperti alle 5 domande più frequenti dei genitori

Gli esperti hanno risposto alle 5 domande più frequenti dei genitori quando si parla di utilizzo degli schermi da parte dei loro figli. Alla base non deve mai mancare il dialogo, che permette ai ragazzi di non sentirsi solo limitati ma supportati.
A cura di Sophia Crotti
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bimbi usano i cellulari

Essere genitori dei nativi digitali può essere molto complesso, per molteplici ragioni. Le piattaforme social parlano chiaro sull’età minima per il loro utilizzo, i pediatri si espongono specificando da che età i piccoli possono avere accesso a schermi e attività online, ma è complesso quando i genitori dei compagni di classe del proprio bambino hanno modalità educative differenti dalle proprie.

Gli esperti alle pagine di Parents hanno dunque risposto, una volta per tutte, alle 5 domande più ricorrenti in ambito di schermi e cellulari dei genitori dei piccoli nativi digitali, che mamme e papà hanno posto alla piattaforma Screen Smart di Meta.

Esiste l’età giusta per regalare un cellulare ad un bambino

Natale è da poco passato, ma arriveranno compleanni, feste e traguardi, quando è i momento giusto per regalare al proprio bimbo un cellulare? La psicologa pediatrica Ann Louise Lockhart ha risposto al quesito alle pagine di Parents, spiegando che l’età giusta per regalare lo smartphone al proprio figlio dipende dalle sue stesse caratteristiche: “Prima di dare a lui questo strumento dovete assicurarvi che sia maturo a sufficienza da assumersi le proprie responsabilità” ha spiegato la dottoressa.

Per tanto, invita i genitori a dedicarsi del tempo insieme ai figli per discutere dei rischi e dei benefici legati allo strumento, ponendo ai ragazzi sempre domande aperte.  “A questo punto, stabilite delle regole precise, prima di dare il cellulare ai ragazzi, dei limiti di tempo e la possibilità di controllare le loro attività in caso di dubbio”. In ultimo la dottoressa invita i genitori a ragionare sul fatto che nessuna decisione debba sussistere per sempre, perché potranno sempre tornare sui loro passi se il ragazzo si rivela non essere pronto.

Da che età i ragazzi possono accedere a ciascun social media

Seppur le piattaforme facciano riferimento ad un’età minima di 13 anni per l’accesso ai social, con limitazioni per i minori di 18 anni, la psicologa pediatrica Tyanna Snider ricorda che non tutti i ragazzi sono pronti all’utilizzo di queste piattaforme allo stesso momento. “I ragazzi vanno informati dei rischi e delle pressioni a cui i social media potrebbero esporli, la fomo, paura di essere tagliati fuori dalle vite degli altri che sembrano sempre meravigliose online, il cyberbullismo: solo così si apporcceranno ai social in modo sano” spiega la dottoressa.

L’esperta invita i genitori a mantenere sempre un dialogo aperto sul tema, così da convincere i ragazzi, in caso di difficoltà, ad aprirsi con i propri genitori e a spiegare ai ragazzi che per i primi tempi utilizzeranno degli strumenti di supervisione per aiutarli nell’utilizzo dei social.

E se i genitori del miglior amico di mio figlio lasciano usare liberamente i social al figlio?

Secondo la psicologa Lockhart il fatto che la famiglia del migliore amico del proprio figlio si approcci diversamente dalla propria agli schermi è utile per discutere in casa dell’argomento, spiegando il perché della propria linea educativa e sottolineando che ogni famiglia è diversa.

cellulari

Se il clima si scalda e il ragazzo inizia a vedere le regole imposte lui come un’ingiustizia, secondo l’esperta è giusto che si convalidi la sua tristezza per poi specificare lui che ogni decisione presa è mossa, invece, dal desiderio di proteggerlo e fare del bene.

Per quanto tempo il ragazzo può rimanere online?

Per quanto riguarda i tempi da trascorrere davanti ad uno schermo gli esperti rispondono al quesito dei genitori dicendo che è difficile, se non impossibile, stabilire dei limiti. I ragazzi hanno pc, tablet, cellulari, orologi con schermi touch ed è davvero complesso monitorarli durante l’utilizzo. “Meglio evitare regole ferree e indurre i ragazzi ad un dialogo continuo, che faccia riflettere i ragazzi sull’importanza di equilibrare i tempi di vita con quelli davanti agli schermi”, spiega la dottoressa Edlynn.

Se poi il ragazzo fatica a pranzare senza il cellulare davanti, ad addormentarsi, a dialogare in famiglia allora è il caso di intervenire facendo notare lui tutto ciò che si sta perdendo. “Dite ai ragazzi che sapete che per loro il tempo online è importante ma che quello reale vale molto”. Il dialogo aiuterà i ragazzi a non sentirsi controllati ma protetti.

Togliere il cellulare di notte ai ragazzi. Sì o no?

Sicuramente togliere gli schermi prima della nanna ai bambini, come riporta anche la scienza, è utile a migliorare la qualità del loro sonno e quindi la loro salute mentale. Evitiamo però di ritirare loro i cellulari, come se non ci fidassimo, meglio far mettere a tutti i membri della famiglia i cellulari in un contenitore, prima della nanna, così che sia vista come una scelta condivisa e non punitiva” spiega la dottoressa Edlynn.

In ogni caso gli esperti suggeriscono ai genitori di dialogare con i ragazzi, spiegando nel dettaglio perché dormire sia importante, privandosi degli schermi e riposando davvero.

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