“Mio figlio ha sempre mal di pancia”: potrebbero c’entrare ansia e depressione, i segnali da non sottovalutare
Bisogna fare attenzione a quel mal di pancia che il bimbo manifesta ogni mattina o a quella nausea prima di un compito in classe, che spesso sembrano l’ennesima scusa per non andare a scuola. Secondo la Società Italiana di Pediatria (SIP), infatti, dietro a quei dolori molto spesso si nascondono dei non detti, sono infatti i primi campanelli d’allarme di ansia e depressione.
Ansia e depressione e mal di pancia nei bambini
L’ansia e la depressione non riguardano solo i grandi, è quanto emerge dal 79esimo congresso nazionale SIP.
1 bambino su 4, infatti, emerge dai dati raccolti dai pediatri, soffre di depressione e 1 su 5 di disturbi d’ansia. La salute mentale, però, impatta fortemente anche sull’apparato gastro intestinale dei più piccoli, causando dolori e problematiche di cui soffre il 5% della popolazione pediatrica. Disturbi che si presentano sottoforma di rigurgito nei lattanti, stitichezza nella crescita e colon irritabile per i bambini più grandi.
Ciò accade perché vi è uno squilibrio nel dialogo tra due elementi come cervello e intestino, sempre in contatto, provocato da un eccesso di informazioni, l’intestino così diventa molto sensibile e il cervello disturbato da ansie e stress.
Proprio per questo i pediatri hanno lanciato un appello ai genitori e ai professionisti, per indagare sempre più a fondo la connessione tra pancia e cervello, senza terrorizzare però i bimbi: “Spesso a causa delle ansie dei genitori, si ricorre ad esami non necessari che, al posto di rassicurare, finiscono per amplificare lo stress nei più piccoli” ha affermato la professoressa Annamaria Staiano, presidente SIP. La docente ha spiegato che agli esperti sta rassicurare e aiutare le famiglie nella gestione quanto più serena di questi disturbi.
Come intervenire per aiutare i bimbi
Secondo i pediatri due sono i tipi di interventi che i genitori possono mettere in atto per preservare la salute intestinale dei propri bambini e il loro benessere generale.
Innanzitutto curare la loro alimentazione, come spiega per la SIP la professoressa di pediatria Maria Immacolata Spagnuolo, evitando tisane dolci per curare le coliche o i disturbi del sonno, che possono portare a una dipendenza da zuccheri, diete fai da te, che possono dare vita a squilibri nutrizionali o proponendo la dieta in bianco, quando non serve. La scelta migliore per preservare mente e intestino dei più piccoli è la dieta mediterranea: “È ricca di fibre, antiossidanti e grassi sani” afferma la docente.
In secondo luogo si può intervenire con terapie in grado di calmare sensazioni di stress e ansia nei bimbi, come suggerisce invece il professore Giovanni di Nardo che propone la terapia cognitivo comportamentale, in grado di aiutare i bambini a prendere consapevolezza dei propri stati emotivi e a non somatizzare i disturbi intestinali. Il professore consiglia anche l’ipnoterapia, che rilassa profondamente il bimbo aiutandolo anche a lavorare sulle sensazioni che prova nella pancia, in ultimo vi sono yoga e rilassamento di Benson.
Il decalogo in breve
Per rendere più semplici e immediati i tanti consigli, i pediatri della SIP hanno condiviso un decalogo, composto da 5 cose da non fare e 5 cose da fare, per intervenire e aiutare i più piccoli a superare questi dolori, mentali e fisici.
- Evitare gli esami inutili
- Evitare bibite dolci per alleviare le coliche
- Evitare continui cambiamenti nel latte che si da al bambino
- Non proporre diete fai da te
- Evitare cibi ultra processati
Da seguire, invece:
- Consultare un esperto prima di ogni terapia proposta ai bambini
- Seguire la dieta mediterranea
- Proporre la terapia cognitivo-comportamentale
- Incoraggiare i bimbi a provare tecniche di rilassamento
- Optare per le televisite, le visite a distanza con gli esperti