“Mio figlio è venuto al mondo senza una sola spinta”: una mamma racconta il suo parto “lampo”
Ogni nascita è un piccolo miracolo, ma quella che ha visto Jessie Ginsburg dare alla luce il proprio bebè in un ospedale di Los Angeles, ha davvero dell'incredibile. Il suo quinto figlio è infatti venuto in un modo tanto inaspettato che la stessa Jessie ha voluto raccontarlo in un reel pubblicato sulla propria pagina di Instagram.
"Mio figlio si è partorito da solo" è il titolo del post che ha raggiunto in pochi giorni oltre cinque milioni di visualizzazioni. Jessie ha infatti spiegato come, nonostante un travaglio iniziato con molte più complicazioni del previsto, tutto d'un tratto si è ritrovata tra le braccia il bebè piangente, senza nemmeno aver dato una spinta per favorire la fuoriuscita dall'utero.
Un parto "flash" ma pieno di imprevisti
Jessie, trentasettenne già madre di quattro figli, è arrivata in ospedale dopo una lunga notte di contrazioni e pressione sanguigna elevata. Essendo alla sua quinta gravidanza, si aspettava un parto rapido e semplice, come le volte precedenti. Tuttavia, questa volta le cose sono andate diversamente, facendola sentire vulnerabile e spaventata, soprattutto pensando ai bambini che l'aspettavano a casa, ha raccontato la donna ai cronisti del sito di Newsweek.
Nonostante le fosse stato somministrato il Pitocin, un ormone sintetico per indurre il travaglio, Jessie era dilatata di appena tre centimetri, troppo poco per iniziare le operazioni di parto. I medici le avevano detto che l’avrebbero ricontrollata dopo 4-6 ore, lasciando intendere che la notte sarebbe stata lunga. Stanca, Jessie ha deciso di riposare, ma al suo risveglio si è trovata ricoperta di sangue a causa di un coagulo "grande quanto un’arancia".
Il momento di panico e la sorpresa
Dopo un’ecografia che aveva confermato il buon stato di salute del bambino, Jessie ha quindi provato a rilassarsi. Tuttavia, due ore più tardi, le contrazioni sono diventate più intense, nonostante l’epidurale. Mentre cercava di girarsi sulla schiena con l’aiuto di un’infermiera, è accaduto l’incredibile: il bambino era già in arrivo.
"Quando ho mosso la gamba per girarmi, l’infermiera ha notato che la testa del bambino era completamente fuori" ha raccontato Jessie. Non riusciva a vedere cosa stesse succedendo, ma il viso del suo compagno Chris, diviso tra terrore e stupore, diceva tutto. Nel giro di pochi secondi, il personale medico è accorso al letto della madre, ma il bambino era già nato.
Jessie ha sottolineato come questa vicenda sia stata un’occasione per sensibilizzare il pubblico sul parto e sul funzionamento del corpo umano. "È incredibile vedere quanto i nostri corpi siano straordinari," ha detto. "Il parto è un processo naturale, e il nostro corpo sa esattamente cosa fare."
Il corpo sa cosa fare
Ripercorrendo quelle ore frenetiche, Jessie ha ricordato di essere rimasta scioccata quando il neonato le è stato appoggiato sul petto, confusa e stupita dal fatto di ritrovarsi il bebè tra le braccia quando pochi secondi prima si stava preparando ad affrontare un lungo travaglio. Eppure, nonostante l'impatto del racconto, quella di Jessie e del suo piccolo non è un evento poi così raro.
Rachel FitzD, ostetrica con oltre 30 anni di esperienza, ha infatti spiegato a Newsweek che molte persone, influenzate dai film, pensano che il parto richieda necessariamente uno sforzo fisico immenso. In realtà, il corpo femminile è "progettato" per facilitare la nascita. Durante le contrazioni, il bambino si posiziona per uscire, e i nervi nella zona pelvica innescano un riflesso di spinta naturale che sospinge il bebè fuori dal canale del parto.
Secondo FitzD, tale riflesso può variare in intensità a seconda di fattori come la posizione del bambino, le dimensioni del neonato, il numero di parti precedenti e l’uso di farmaci come l’epidurale. In alcuni casi pertanto, il corpo riesce a completare il processo di nascita senza che la madre debba impegnarsi a spingere con forza.