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“Mio figlio è sempre stanco”: i 3 consigli della psicologa infantile per una buona routine del sonno

Bambini e ragazzi spesso si addormentano sui banchi e si trascinano stanchi fino alla fine della giornata. Il motivo è che dormono troppo poco o che riposano male a causa di una sbagliata routine del sonno.
A cura di Sophia Crotti
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routine della nanna

La psicologa infantile Cassie Xintavelonis ha spiegato quanto il rendimento scolastico di bambini e adolescenti sia strettamente legato a come hanno trascorso la notte precedente al suono della campanella.

Come professionista infatti, racconta all’ABC news, ogni volta che una nuova famiglia entra nel suo studio, la prima domanda che pone loro è quale sia la routine del sonno dei propri figli, e in che modo loro cercano di migliorare le abitudini dei bimbi.

La professionista, per migliorare il riposo dei figli, suggerisce 3 strategie alle famiglie che si rivolgono a lei, le stesse che usa con i suoi figli.

Niente schermi prima di andare a dormire

La psicologa suggerisce di allontanare i bambini dagli schermi almeno mezz’ora prima della messa a letto. “La cosa migliore sarebbe fare in modo che ragazzi e bambini non abbiano a disposizione schermi nelle loro camerette, il rischio è che altrimenti rimangano online anche 2 o 3 ore dopo la messa a letto”.

bimbi schermi

Gli schermi luminosi, gli input sempre nuovi dei social media, infatti, catturano l’attenzione di bimbi e ragazzi che perdono la cognizione del tempo.

“Inoltre cyberbullismo, adescatori in rete, contenuti per un pubblico solo adulto, sono tutti rischi in cui i minori incorrono, soprattutto se lasciati soli nelle loro camerette, davanti a uno schermo”.

Stabilisci una routine rilassante da ripetere tutte le sere

Xintavelonis ricorda che a seconda dell’età, i bimbi e i ragazzi dovrebbero dormire almeno un certo numero di ore durante la notte, quindi la prima cosa importante è stabilire un orario e non transigere su quello, per la messa a letto.

Far addormentare i bambini sempre alla stessa ora, contribuisce anche a dare vita ad una vera e propria routine della nanna. I piccoli dai 5 ai 13 anni dovrebbero dormire dalle 9 alle 11 ore a notte, mentre gli adolescenti tra i 14 e i 17 anni dalle 8 alle 10 ore per essere pronti alla giornata costellata da ore di scuola  e impegni sportivi” specifica la dottoressa.

bagnetto bimbo

Prima di andare a dormire però la psicologa suggerisce alle famiglie di mettere in atto strategie rilassanti che si ripetano sempre identiche, come far fare un bagno caldo ai bambini, leggere loro una fiaba sottovoce, stare un po’ con loro in cameretta ascoltando canzoni rilassanti, senza luci, in modo da prepararli alla nanna.

“Due cose sono estremamente importanti con i bambini, incoraggiare la lettura prima di andare a letto e imporre un orario rigido, dopo il quale si spengono tutte le luci e si va a dormire, non significa essere autoritari ma dare ai bimbi coerenza e limiti”, spiega la psicologa infantile.

Attenzione alle discussioni a tavola

Innanzitutto, secondo la professoressa, la prima cosa cui fare attenzione è l’alimentazione dei ragazzi a cena e la mattina successiva quando per nessuna ragione al mondo possono saltare la colazione: “I ragazzi devono assumere fin da bambini il giusto quantitativo di frutta, verdura e proteine di qualità che permettano ai piccoli di avere l’energia necessaria a rimanere concentrati a scuola” spiega la dottoressa.

Ma ad essere importante a tavola non è soltanto il cibo. Per molte famiglie la cena è l’unico momento in cui è possibile trascorrere del tempo insieme, per tanto fin dalla tenera età è bene che i bimbi percepiscano quel momento a tavola come del tempo per raccontare come stanno e come è andata la loro giornata.

bimbo a cena

“Bisogna creare questo momento di dialogo, lasciare che i bimbi fin dalle elementari raccontino ciò che desiderano della loro giornata a scuola o manifestino liberamente i loro sentimenti”.

Solo in questo modo, secondo l’esperta, i figli in adolescenza eviteranno di chiudersi e di diventare estranei per i loro genitori.

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