“Mio figlio dice le bugie”: come comportarsi in base all’età, secondo gli esperti
“Le bugie hanno le gambe corte” e non solo perché chi le dice si individua subito, anche perché, secondo uno studio, i bambini inizierebbero a dirle già a 2 anni. Lo psicologo Joseph Di Prisco alle pagine di Parents afferma che seppur questo studio ci dica che alla fine tutti i bambini mentono, è importante che i loro genitori non lascino passare inosservate le loro bugie. “Non preoccupatevi troppo ma utilizzate la loro menzogna come riflessione sull’importanza, invece, di essere onesti”.
Perché i bambini dicono le bugie
Innanzitutto gli psicologi alle pagine di Parents invitano i genitori a riflettere sul tipo di bugia messa in campo dal proprio bambino. “Un bimbo di età prescolare non sa cosa sono le bugie, non mente intenzionalmente, piuttosto fonde la realtà con la sua immaginazione” spiega il dottor Gallagher.
Lo psicologo infatti mette in luce quanto a volte i bimbi dicano cose inventate per dare voce ai loro desideri. Diverso è il caso di un bambino di età compresa tra i 5 e i 7 anni, che si scontra con le regole dei suoi genitori, in merito al tempo di utilizzo degli schermi o all’orario a cui andare a dormire. “A questa età i bambini mentono per ottenere ciò che vogliono”, spiega il dottor Di Prisco, secondo il quale spesso le bugie dei piccoli sono messe in scena per non far arrabbiare mamma e papà.
Il dottore invita i genitori anche a riflettere su quanto l’amicizia per i bimbi in questa fase della vita sia importante, a volte dunque mentono per essere accettati o per stare al centro dell’attenzione. Le bugie prendono piede a 8 anni, qui, secondo gli esperti sono intenzionali, volte ad affermare l’indipendenza dei piccoli o a non fare quei compiti di matematica che tanto li annoiano.
Cosa fare in base all’età del bambino
Gli esperti alle pagine di Parents hanno dato dei consigli ai genitori per gestire le bugie dei piccoli, a seconda della loro età:
- Quando il bimbo mente prima dei 5 anni: la specialista dello sviluppo infantile invita i genitori a non farsi prendere dalla rabbia dando del bugiardo ad un bambino che sta solo dando libero sfogo alla sua fantasia. “Se ha fatto qualche marachella coinvolgete il piccolo nella risoluzione del danno, se invece ha inventato una storia paradossale, aggiungete dei dettagli ancora più assurdi, vi divertirete molto”.
- Quando il bimbo mente tra i 5 e i 7 anni: gli esperti suggeriscono di mettersi in discussione cercando di capire se il proprio metodo educativo è tanto duro da indurre i piccoli a mentire pur di non essere puniti. “Empatizzate con i bimbi, dite loro che è normale avere paura delle conseguenze di un'azione sbagliata ma che chi li ama li perdonerà”. Il dottor Di Prisco invita anche i genitori a cercare di rimanere neutrali senza additarli subito come dei bugiardi, cercando di stimolare la loro spiegazione alla bugia che hanno appena detto. “Siate insegnanti, non poliziotti” conclude Kostelc.
- Quando il bambino mente dagli 8 anni in su: Di Prisco invita i genitori a non smascherare i figli davanti agli amici, dal momento che alcune bugie vengono dette dai piccoli proprio per essere accettati e ad essere sinceri: “Non ha senso fingere di non sapere nulla per farsi raccontare dal proprio bambino una bugia per intero, meglio interromperlo e dire lui che forse ha scordato qualche particolare e può ricominciare da capo” spiega Kostelc. In ultimo l’esperto ricorda che i bambini devono sbagliare per imparare anche a non mentire più.
Quando preoccuparsi
Gli esperti concordano nel dire alle pagine di Parents che le bugie fanno parte della crescita dei piccoli, sono preoccupanti solo se diventano l’unico modo che i bambini conoscono per esprimersi, si può pensare di optare per uno psicologo infantile se il bimbo:
- inganna qualsiasi figura al suo fianco, adulta o coetanea
- rifiuta di prendersi le sue responsabilità
- oltre alle bugie mette in atto bullismo e furti
- non è in grado di provare rimorso per le sue azioni.