Merendine e bibite zuccherine, a cosa devono stare attenti i genitori? “Attenzione alle pubblicità ingannevoli”
L’82% dei genitori chiede che si intervenga con un piano pubblico per salvare i propri figli assuefatti da bevande energetiche e zuccherine, cibi ultra processati, junk food e merendine. A diffondere questi dati allarmanti in un comunicato stampa è stata Coldiretti insieme a Censis, dichiarando che circa un genitore su due è convinto che suo figlio potendo scegliere punterebbe sempre e solo su invitanti confezioni colorate contenenti cibi però altamente nocivi per la loro salute. Abbiamo chiesto alla dottoressa Chiara Roma, dietista presso l’Ospedale Ospedale Meyer IRCCS, a cosa i genitori devono stare attenti sulle etichette di prodotti che spesso sono sponsorizzati da pubblicità ingannevoli. “Ricordiamo però di non vietare senza spiegazioni, né proporre il junk food ai ragazzi come ricompensa, per evitare che sviluppino un rapporto negativo con il cibo”.
Cosa si intende per junk food?
La parola stessa junk food già definisce il cibo spazzatura. Si tratta di tutte quelle bevande gassate anche nelle loro versioni light, i succhi di frutta, i prodotti da forno industriali confezionati dolci o salati che sono estremamente allettanti per bambini e adolescenti ma vuoti dal punto di vista nutrizionale e troppo ricchi di sale, zuccheri semplici e grassi. Si tratta di un mix esplosivo se non correttamente bilanciato nell’alimentazione.
Perché sono tanto apprezzati dai bambini?
Il motivo principale è che sono buoni, infatti l’industria alimentare ne vuole esaltare la palatabilità, sono poi proposti anche in maniera colorata, tanto da piacere ai bambini. Questi cibi si trovano spesso in packaging comodi e nei formati pratici per l’uso quotidiano, molto economici, che attraggono l’interesse dei genitori.
Cosa rischiano i bambini cibandosene?
Si tratta di un rischio sia a breve che a lungo termine per la salute dei bambini, perché l’elevato contenuto energetico si associa a un apporto giornaliero con un surplus energetico, alterano dunque il senso di fame e sazietà, è poi molto complesso riuscire a creare dei pasti equilibrati usando questi prodotti. I cibi zuccherini predispongono alla carie dentaria e a problemi di discomfort gastro-intestinale come meteorismo, dolore addominale e flatulenza a causa della ricchezza degli zuccheri semplici. Poi si tratta di cibarie alla base del problema emergente del sovrappeso e dell’obesità già dall'età prescolare. Nell’età adulta invece predispongono a tutti quelli che sono i problemi legati a malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e sindrome metabolica, perché correlati al sovrappeso già presente nella prima infanzia.
Quanto è importante spiegare ai bambini, senza spaventarli, perché certi alimenti sarebbero da evitare?
Bisogna ricordare che il divieto immotivato provoca sempre come risposta, soprattutto in adolescenza, la trasgressione. È importante nello stile alimentare completo e sano prevedere anche momenti di assunzioni limitate di questi prodotti, evitando il divieto assoluto anche perché nel cibo si trova l’aspetto sociale di gratificazione. La scelta oculata e guidata dai genitori ne permette un moderato consumo che non sia abituale.
Offrire questo cibo spazzatura come ricompensa per un successo o per il comportamento corretto del bambino che implicazioni ha?
É un rischio trasformare il cibo in ricompensa, perché si eleva e si sminuisce il valore nutritivo presente nei vari cibi rispetto a premiare un’attività o il comportamento di un bambino. Inoltre divieto e ricompensa rispetto al cibo rischiano di creare un rapporto disfunzionale con il cibo e quei presupposti per lo sviluppo di disturbi alimentari nella crescita. Il cibo va presentato con i benefici in modo da creare un’educazione alimentare nei bambini, specificando per esempio che latte e yogurt contengono il calcio essenziale per accrescere l’apparato scheletrico o come la frutta fresca contenga le fibre fondamentali per l’intestino.
Spesso le etichette e le pubblicità di questi prodotti sono un po’ fuorvianti, a cosa devono stare attenti i genitori quando acquistano un prodotto per la merenda dei loro bambini?
Fin da quando i bambini sono in età prescolare, come specificano le linee guida dell’OMS che quelle europee consigliano di limitare al 5% dell’energia giornaliera gli zuccheri liberi come quelli che si trovano nelle bevande, o nei prodotti industriali e che non sono quelli intrinseci di frutta, verdura, legumi e latte. Bisogna fare attenzione all’etichetta perché spesso lì si trovano indicati dei claim che non ci permettono di capire il reale valore del prodotto. Se in etichetta c’è scritto che contiene solo gli zuccheri della frutta oppure “senza zuccheri aggiunti” ma non c’è un’indicazione in assoluto del prodotto ed è importante andare a leggere la lista degli ingredienti, cercando di capire la quantità di zuccheri semplici, di grassi e sale presenti nell’alimento, all’interno di una alimentazione completa e variata non è la merendina o il singolo succo di frutta che deve spaventare ma è importante sapere cosa si offre.