video suggerito
video suggerito

Meno controllo, più fiducia: i consigli dell’esperta ai genitori elicottero per crescere figli autonomi e sicuri

Controllare ogni dettaglio della vita dei figli può sembrare rassicurante, ma rischia di soffocarne l’autonomia e trasformare i bambini in automi incapaci di cavarsela da soli. Una psicoterapeuta americana spiega come riconoscere gli eccessi di controllo e invertire la rotta per costruire una relazione basata sulla fiducia.
A cura di Niccolò De Rosa
0 CONDIVISIONI
Immagine

Fare tutto e farlo al meglio: per molti genitori è questa la sfida quotidiana. Pranzi sani e creativi, mattine organizzate al minuto, serate senza discussioni. Ma quando questi buoni propositi sfociano in un bisogno costante di controllo, il genitore premuroso rischia di trasformarsi in un cosiddetto genitore elicottero, sempre "in volo" sopra la testa dei figli, pronto a intervenire in ogni aspetto della loro vita per proteggerli e assicurare loro il meglio. Un atteggiamento dettato dall’amore, certo, ma che può finire per soffocare l’autonomia dei bambini e, col tempo, alimentare frustrazioni e incomprensioni.

A spiegarlo con chiarezza ci ha recentemente pensato la psicoterapeuta e scrittrice Siobhan Chirico, che in un articolo pubblicato su Today’s Parent ha offerto alcuni consigli concreti per evitare di trasformarsi in madri o padri ipercontrollanti. "Cercare di controllare ogni aspetto della vita familiare non aiuta nessuno" ha scritto la psicologa, ricordando come gli eccessi di ansia e smania di organizzare la vita dei figli potrebbero facilmente erodere la gioia di essere genitori.

Il falso conforto del controllo

Il controllo sembra trasmettere sicurezza, scrive Chirico, e in effetti organizzare, pianificare e prevedere ogni dettaglio della vita familiare può dare l’illusione di tenere tutto sotto controllo. Ma la realtà, sottolinea l’autrice, è ben diversa: la vita in famiglia è per sua natura disordinata, imprevedibile, a volte caotica. "I fratelli litigano. Il latte si rovescia. Le emozioni forti arrivano nei momenti meno opportuni (quasi sempre)". E aggrapparsi all’idea di perfezione non fa che farci perdere la bellezza nascosta proprio in quei momenti imperfetti.

Genitori elicottero

Nel disordine si cresce

Essere meno controllanti non significa abbandonare tutto al caso, ma imparare a fidarsi. Lasciare che i figli dimentichino i compiti, sperimentino soluzioni, facciano errori: sono queste le esperienze che insegnano la resilienza. Ogni volta che interveniamo per sistemare o migliorare qualcosa al posto dei figli, spiega l'esperta, i genitori mandano un messaggio implicito che suggerisce ai bambini che non sono in grado di farcela da soli. Al contrario, concedere fiducia e spazio significa aiutarli a costruire fiducia in sé stessi.

Rivedere l’idea di successo

Secondo Chirico, è necessario ridefinire cosa significa davvero avere successo come genitori. Non si tratta di spuntare ogni voce della lista o avere una casa impeccabile. "E se il successo fosse sentirsi connessi ai propri figli, avere tempo per respirare e mostrare compassione verso sé stessi?", chiede la terapeuta. Dopotutto, uno degli atti più difficili — e importanti — per un genitore risiede proprio nel rinunciare alla propria idea di "giusto" e limitarsi a fornire una guida sicura, ma non invadente, per permettere ai figli di compiere le proprie scelte e, ovviamente, i propri errori.

Il figlio riordina la stanza in modo diverso dal nostro? Il compito è disordinato? "Va bene così", assicura Chirico. Il loro sforzo, per quanto disordinato e imperfetto, è abbastanza, se svolto con impegno. E accettare questo "abbastanza" significa alimentare la loro autonomia e motivazione interna: più i genitori imparano a farsi da parte, più i figli diventeranno capaci di affrontare le loro sfide.

Immagine

Piccoli passi per cominciare

Per chi si sente sopraffatto e ha la tentazione di controllare tutto, Chirico suggerisce  quindi di partire da gesti semplici, come lasciare che il bambino prepari lo zaino da solo (magari mettendo tutto alla rinfusa o dimenticando l'astuccio a casa) o evitare di accorrere per rimediare a ogni problema, come un compito svolto male o un litigio con l'amico del cuore. Molto utile anche rivedere le proprie aspettative e accettare il fatto che i figli potrebbero compiere delle scelte molto diverse da quelle desiderate. Per facilitare questo passaggio, suggerisce la psicoterapeuta, un buon esercizio è quello di imparare a ridere dei momenti di caos e imperfezione, come un bicchiere che viene rovesciato o una gaffe davanti al vicino scorbutico: vedere il proprio genitore che non si irrigidisce, ma anzi si diverte insieme a lui, può rivelarsi estremamente importante per le sicurezze e la serenità di un bambino.

Infine, conclude Chirico, è molto importante ricordarsi che il perfezionismo non logora solo i figli, ma anche gli stessi adulti. Ogni volta scatta l’impulso di controllare ogni dettaglio, un genitore dovrebbe infatti fermarsi e chiedersi: cos’è davvero importante in questo momento? La perfezione o la connessione? I dettagli o le lezioni di vita? "Il perfezionismo ci sussurra che stiamo fallendo se non abbiamo tutto sotto controllo”, scrive Chirico. In realtà molti genitori si comportano molto meglio di quanto credano. L'essenziale infatti non risiede nell'essere impeccabili, ma nel costruire una relazione di fiducia. E quando si mostra gentilezza verso sé stessi, i figli imparano a fare lo stesso.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views