Maternità surrogata: come funziona nelle altre parti del mondo
Dopo il via libera del Senato nella votazione del 16 ottobre, la Gestazione per Altri (GPA) – o maternità surrogata – è diventata un reato universale, ossia un reato punibile anche se commesso all'estero, in Paesi dove la pratica è consentita e regolamentata.
La GPA infatti non è affatto un tabù in molte zone del mondo e anche nella stessa Unione Europea ci sono Stati che, pur adottando ferree norme e rigide limitazioni, consentono per legge che una donna possa portare a termine una gravidanza per conto di una persona o coppia, che poi sarà ufficialmente riconosciuta come genitore del bambino.
Questa pratica che, secondo le stime, 9 volte su 10 viene adottata da coppie eterosessuali che non riescono a concepire naturalmente o attraverso la Procreazione medicalmente assistita (PMA), può essere di tipo commerciale (con un compenso per la madre surrogata) o solidale (senza compenso, se non per le spese mediche). Tale distinzione è molto importante per comprendere il variegato quadro normativo internazionale, poiché mentre (pochi) Paesi permettono liberamente la GPA in ogni sua sfumatura, altri permettono solo la forma solidale o altruistica.
Dove la GPA è consentita
L'associazione Luca Coscioni, da sempre schierata contro l'universalità del reato e attiva nella promozione della libertà di scelta, nel 2023 ha reso disponibile una mappa dettagliata sulla situazione globale. Dando uno sguardo ai dati disponibili, ci si accorge come nel mondo siano complessivamente 65 gli Stati che ammettono nel loro ordinamento normativo una qualche forma di maternità surrogata.
Negli Stati Uniti, ad esempio la legislazione sulla GPA varia da Stato a Stato. In alcuni è permessa sia in forma commerciale che solidale, come in California, dove esistono precise tutele legali per genitori intenzionali e madri surrogate. In altri, come New York, è stata recentemente legalizzata ma con restrizioni, mentre in alcuni Stati è del tutto vietata.
Nell'Est Europa martoriata dal conflitto russo-ucraino, invece, le due nazioni in guerra sono però accumunate da una grande libertà in fatto di maternità surrogata. In Russia, infatti, la GPA è legale, sia in forma commerciale che solidale per coppie eterosessuali sposate e donne single, ma non per coppie omosessuali.
L'Ucraina è invece uno dei Paesi più noti (e controversi) per la pratica della GPA commerciale e molte delle famiglie italiane che scelgono di percorrere questa strada si recano proprio in questa nazione per rivolgersi a cliniche specializzate. La legge ucraina prevede che la madre surrogata non possa rivendicare alcun diritto sul bambino ed è obbligatorio che il bambino abbia un vincolo genetico con almeno uno dei genitori richiedenti (cosa che invece non prevede la legge russa).
Ci sono poi realtà più complesse dove la GPA commerciale non viene perseguita anche in assenza di una vera e propria legge che regolamenti la questione, come avviene in Argentina e Nigeria.
I Paesi che permettono la GPA solidale
La maternità surrogata solidale o altruistica prevede che la donna che porta in grembo il bimbo fino al parto non riceva alcun tipo di compenso, se non un rimborso spese per le visite e l'occorrente durante i mesi di gravidanza.
Questa forma di GPA, è ben più diffusa di quella commerciale ed è consentita in molti Paesi occidentali, come Canada, Australia, Portogallo, Grecia e Paesi Bassi. I Paesi differiscono però per le modalità d'accesso alla pratica: in Portogallo e Grecia, ad esempio, i genitori intenzionali (ossia coloro che adottano il bimbo nato da GPA) devono supportare la loro richiesta con una documentazione che provi l'infertilità di uno o entrambi i membri della coppia.
Anche nel Regno Unito la GPA è ammessa solo in forma solidale: qui coppie possono ottenere la genitorialità legale tramite un "parental order", che trasferisce i diritti legali dalla madre surrogata ai genitori intenzionali. Altri Paesi che consentono questa forma di maternità surrogata sono poi India, Sudafrica e Ghana.
Paesi che vietano la GPA
Al contrario, molti Paesi che, come l'Italia, vietano del tutto la GPA. In Francia, Spagna, Germania e Norvegia, ad esempio, la pratica è illegale e perseguibile penalmente sia la forma commerciale che quella solidale. In nessuno di questi Paesi però la pratica è considerata un reato universale.