Masticare chewing gum potrebbe ridurre il rischio di parto prematuro? Uno studio pensa di sì
I chewing gum per l'igiene orale non solo aiutano a mantenere l'alito fresco, ma potrebbero anche avere un sorprendente ruolo nella riduzione del parto prematuro. Una nuova ricerca condotta in Malawi suggerisce infatti come il consumo di gomme da masticare allo xilitolo durante la gravidanza potrebbe effettivamente diminuire il rischio di parti anticipati e di bimbi con basso peso alla nascita.
Secondo i ricercatori, se i prossimi studi non riscontreranno controindicazioni per mamme e bambini, la scoperta potrebbe potrebbe rappresentare una svolta nella prevenzione di complicazioni comuni tra le donne incinte in contesti a basso reddito.
Lo studio in Malawi
Il team di ricerca guidato dal dottor Greg Valentine, professore associato di pediatria presso la University of Washington School of Medicine, ha monitorato due gruppi di donne in gravidanza in Malawi per un periodo di tre anni, a partire dal 2021. Nel campione sottoposto all'indagine, un gruppo di 4.500 donne, ha utilizzato con frequenza chewing gum allo xilitolo, mentre un secondo gruppo di 5.500 donne ha ricevuto, nello stesso periodo, solo consulenze e farmaci, ma niente gomme.
I risultati, pubblicati recentemente sulla rivista scientifica Med, sono stati sorprendenti: le donne che masticavano il chewing gum hanno registrato una riduzione del 24% nel rischio di parto prematuro (ossia prima delle 37 settimane di gravidanza) e una diminuzione del 30% di neonati con basso peso alla nascita, cioè meno di 2,5 kg.
La relazione tra gengivite e parti prematuri
Il legame tra la salute orale e le complicazioni della gravidanza non è nuovo. Diversi studi precedenti hanno già mostrato come le infezioni gengivali durante la gravidanza possano in certi casi triplicare il rischio di parto prematuro e di neonati con basso peso alla nascita. In Malawi, Paese dell'Africa Sud-orientale, circa il 70% delle donne incinte soffre di problemi gengivali, mentre il tasso di parti prematuri è uno dei più alti al mondo, raggiungendo il 20%.
Le infezioni alle gengive, causate dall'accumulo di placca dentale, possono provocare infiammazioni che si diffondono nel corpo, aumentando dunque il rischio di complicazioni durante la gestazione. In contesti come il Malawi poi, dove le risorse sanitarie sono limitate, le tecniche tradizionali di cura della salute orale — come la pulizia profonda e l'educazione all'igiene dentale — risultano spesso impraticabili.
Il ruolo dello xilitolo
Lo xilitolo è un dolcificante naturale presente in molti marchi di chewing gum e si è dimostrato efficace nel ridurre la crescita dei batteri responsabili delle infezioni gengivali e nell'attenuare l'infiammazione. Tuttavia, l'utilizzo di questo zucchero alternativo non è privo di controindicazioni: alti livelli di xilitolo possono aumentare il rischio di problemi cardiaci e digestivi, oltre a risultare tossici per i cani.
Prospettive future
Il team di ricerca sta attualmente seguendo 1.000 bambini nati durante lo studio per valutare gli eventuali effetti dello xilitolo sullo sviluppo, la crescita e la salute dei piccoli, con risultati attesi entro il 2027. Inoltre, è in programma un'ulteriore sperimentazione sull'uso del chewing gum allo xilitolo tra le donne incinte in comunità a basso reddito dell'area di Seattle (Stati Uniti), così da "esportare" l'indagine in un diverso contesto ambientale e socio-culturale.