“Mamma possiamo rimandare indietro il fratellino?”: cosa rispondere alla strana domanda dei primogeniti

Far andare d'accordo due fratelli non è semplice, soprattutto nei primi giorni di vita del nuovo nato, che deve essere accettato dal fratello maggiore, fino a quel momento abituato ad avere tutte le attenzioni di mamma e papà per sé. Spesso i piccoli si lasciano andare a frasi infelici, ecco come rispondere alle domande più complesse.
Quali sono le domande dei bambini prima della nascita del fratellino
In occasione della futura nascita del terzo genito di mamma Pig, l'Huffpost ha riportato un sondaggio svolto sulle famiglie, a cui è stato chiesto di specificare le domande fatte dai loro primogeniti, alla scoperta dell'arrivo di un nuovo fratellino in famiglia. In ordine, dai più ai meno gettonati i quesiti dei piccoli sono stati:
- Si può scambiare con qualcos'altro il bambino?
- Come è finito quel bimbo nella tua pancia?
- Sei sicura che nel tuo pancione non ci sia un'anguria?
Interrogativi curiosi e divertenti ma che a volte nascondono le difficoltà da parte dei piccoli di comprendere non solo come vengono al mondo i bambini, ma cosa cambierà nella loro vita ora che dalla cameretta ai giocattoli, dovranno imparare a condividere ogni cosa con i loro fratelli.
Come rispondere alle domande più complesse
Lo psicologo Maxine Palmer ha spiegato alle pagine dell'Huffpost come rispondere alle domande più assurde dei futuri fratelli o sorelle maggiori. "Innanzitutto bisogna indagare e comprendere se il piccolo si sente sopraffatto da tutte le attenzioni rivolte al nascituro". Secondo l'esperto, infatti, a volte, con queste domande apparentemente buffe i piccoli lamentano le poche attenzioni rivolte a loro da parte di genitori, parenti e conoscenti con l'arrivo di un nuovo fratellino.
Tuttavia, soprattutto se il piccolo chiede ai genitori di poter cambiare il bambino in arrivo con un giocattolo o fa altre domande scomode del tipo "possiamo rimandarlo indietro" l'esperto suggerisce di spiegargli chiaramente che si tratta di un essere umano, esattamente come lui, non di un giocattolo o di un pensiero senza concretezza.
"Anzi iniziate a parlare a vostro figlio come se il bimbo in arrivo fosse già con voi, così da abituarlo all'idea che si tratta di una persona reale, tuttavia, non preoccupatevi se vostro figlio sembra invidioso, è del tutto normale".
L'esperto suggerisce anche di convincere il futuro fratello maggiore a chiacchierare con il pancione o ad ascoltare il fratellino muoversi, posizionando una mano sulla pancia della mamma. In ultimo consiglia di ritagliarsi del tempo esclusivo con il bambino: una gita al parco cittadino, una merenda insieme al bar, momenti in cui il piccolo può verbalizzare le sue paure saranno utili a sedare la sua paura del tutto umana, di perdere le attenzioni e l'amore che i genitori gli dedicavano in maniera esclusiva fino a quel momento. In una parola di poter non essere il figlio preferito.