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Lo sfogo di una mamma contro le “Mean Girls” delle chat di classe: “Sembra di essere tornati alle superiori”

Il video di una mamma su TikTok ha nuovamente sollevato il tema di alcune dinamiche tossiche nei nelle chat tra genitori. La donna, esclusa da un gruppo di mamme, ha infatti denunciato un frequente clima “da liceo”, con dinamiche di selezione sociale che feriscono chi resta fuori: “Qualcuno potrebbe sentirsi rifiutato”.
A cura di Niccolò De Rosa
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Le chat di classe e dei gruppi post-scuola sono diventate una consuetudine per tanti genitori, soprattutto mamme. Nate per organizzare impegni e appuntamenti, spesso si trasformano in spazi di socializzazione informale. Ma non tutti ne fanno parte, e qualcuno comincia a chiedersi: questi gruppi uniscono davvero o finiscono per escludere?

Una mamma britannica, nota su TikTok come "@paleandinteresting", ha sollevato il tema con un video che ha fatto il giro del web, aprendo le porte a decine di racconti e testimonianze da parte di mamme e papà che non vedevano l'ora di scagliarsi contro quei genitori che riproponevano nelle chat di classe atteggiamenti molto simili a quelli dei bulli da liceo tipici dei teen movie americani. Il racconto della donna però parte da un vero gruppo WhatsApp, chiamato "Mums Day/Night Out", in cui lei non è mai stata inclusa.

Esclusione sociale in salsa digitale

L’esperienza della TikToker mette in luce un problema sottile ma diffuso: il senso di esclusione. "È come tornare alle superiori, quando tutti vanno a una festa tranne te", ha raccontato parlando di un gruppo creato da alcuni genitori della classe dei suoi figli. Sebbene la chat non sia segreta – capita spesso che le mamme ne parlino apertamente nel cortile della scuola – l’accesso resta infatti riservato solo a chi è stato invitato dalle fondatrici. Proprio come in un club elitario dalla rigida selezione all'ingresso.

Secondo la donna, però, non è tanto l’esclusione personale a farle male, quanto il pensiero che ci siano altre donne, magari più fragili o sole, che potrebbero sentirsi ferite e rifiutate. "Cinque anni fa, da neomamma, avrei dato qualsiasi cosa per un invito a un caffè o a una chat di gruppo".

Il club delle mamme poco inclusive

Come spiegato dalla creator, all’interno del gruppo si organizzano uscite, serate tra amiche, weekend con i bambini e perfino settimane bianche per divertenti vacanze sulla neve. Un mondo parallelo di condivisione che però appare, agli occhi di chi ne è escluso, come un circolo chiuso che si piò sbirciare solamente mettendo l'occhio nel buco della serratura. "Hanno l’energia delle mean girls", ha affermato ironicamente la mamma, con un chiaro riferimento al film del 2004 dove la spocchiosa Regina – interpretata da Rachel McAdams – decideva con posa da monarca assoluta chi poteva far parte della sua ristrettissima cerchia di ragazze popolari e chi invece doveva rimanere ai margini e vivere nell'ombra dell'anonimato sociale.

Un dibattito acceso: tra accuse e solidarietà

Il video ha acceso un confronto tra chi la accusa di essere invidiosa – "Sei solo gelosa, non è un bel vedere", ha commentato qualcuno – e chi invece le dà pienamente ragione. "Hai evitato un grosso problema", scrive un’utente, "questi gruppi sono tossici e da evitare come la peste".

Non mancano neanche le voci più moderate, le quali hanno suggerito che il comportamento di alcune mamme potrebbe rientrare nelle normali dinamiche secondo le quali alcune persone, avendo interessi comuni, finiscono per legare più di altre. La risposta della TikToker, tuttavia, è restata decisamente intransigente: "Non è realistico pensare che 30-40 persone diventino intime in un gruppo di 60 genitori".

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