L’esperta di genitorialità spiega perché non compra più il calendario dell’Avvento ai figli: “Una spesa inutile”
Per molte famiglie l'arrivo del Natale è sinonimo di compere frenetiche e corse all'addobbo più appariscente per trasformare la casa in un piccolo villaggio di Babbo Natale. Da qualche tempo però, la consulente genitoriale e scrittrice freelance Kirsty Ketley ha deciso di dire basta agli eccessi e alla pressione di dover vivere il "Natale perfetto", convinta che il vero spirito delle Feste non riseida nel consumismo forsennato cui siamo abituati.
Kirsty, conosciuta su Instagram come "Auntie K", è infatti mamma di due figli (una bimba di 11 anni e un bimbo di 7) e per insegnare ai suoi piccoli ciò che conta davvero del magico periodo natalizio, ha scelto di rivedere alcune tradizioni tipiche del periodo, dal calendario dell'Avvento alle regole per la consegna dei regali, tentando di costruire un avvicinamento al Natale maggiormente improntato sulla semplicità e la scoperta di esperienze formative, senza spese folli e inutili orpelli buoni solo per appagare l'apparenza,
Il calendario dell'Avvento
Una delle principali battaglie di Kirsty è contro la crescente complessità dei vari calendari dell'avvento in commercio, sempre più ricchi e costosi. Oggi, si è lamentata Kirsty in una dichiarazione ripresa dal quotidiano The Sun, non esistono più semplici cartoncini con immagini festive, ma tutti i calendari traboccano di dolci, giocattoli elaborati e perfino prodotti di lusso.
Per l'esperta è davvero troppo e per i suoi ragazzi preferisce soluzioni più semplici. Per questo, da qualche anno, i Natali a casa Ketley si aspettano contando i giorni su calendari dell’avvento fatti in casa, creativi, riutilizzabili e riempiti con cioccolatini.
"La semplicità è anche un risparmio economico e una scelta migliore per l’ambiente" ha spiegato Kirsty, aggiungendo come i calendari che ogni giorno regalano un piccolo giocattolo non solo "viziano" i più piccoli, ma nascondono anche complicazioni logistiche, poiché la scoperta del nuovo giochino da parte dei bimbi può rallentare ulteriormente le già frenetiche mattine prima di andare a scuola. Con un cioccolatino, invece, tutto si esaurisce nel giro di un morso.
Il Natale senza TV
Un’altra particolarità del Natale in casa Ketley è la totale assenza di televisione durante il giorno di festa. Kirsty racconta che questa tradizione è nata per caso circa otto anni fa, quando si accorsero che la TV non era stata accesa per tutta la giornata. Da allora, la regola è stata mantenuta con successo.
La famiglia trascorre il 25 dicembre giocando e interagendo con parenti e amici, evitando battaglie su cosa guardare e risparmiando il tempo davanti allo schermo per altre attività. Per Kirsty, questa scelta rafforza i legami familiari e rende la giornata più piacevole.
Regole sui regali e semplicità
Anche il sistema dei regali in casa Ketley segue una logica ben precisa. Babbo Natale porta solo le calze natalizie, mentre il resto dei giocattoli proviene dai genitori e dai familiari. Questo non solo dà credito a chi ha acquistato i doni, ma aiuta anche a mantenere basse le aspettative dei bambini, i quali imparano a dare il giusto valore alle cose: sapere che un regalo è stato comprato con dei soldi faticosamente guadagnati e non portato da un uomo magico che se la spassa al Polo Nord, fa tutta la differenze del mondo.
Eppure, nonostante queste scelte, Kirsty non si considera una "Grinch" che odia il Natale: lei stessa ama le tradizioni semplici e calorose, come indossare pigiami coordinati, decorare l’albero e preparare dolci fatti in casa. Semplicemente per lei il Natale non è sinonimo di stravaganze, ma di momenti autentici da condividere con chi si ama.