L’esperta di fertilità maschile spiega sui social le differenze tra gli spermatozoi: “Non basta saper nuotare”

Sottovalutata per troppo tempo a causa di preconcetti e stigmate sociali duri a morire, la fertilità maschile è un argomento che negli ultimi anni sta iniziando a ricevere l'attenzione che merita, visto che la concentrazione degli spermatozoi nella popolazione mondiale appare in drastico calo da decenni. Tra miti e fraintendimenti, la scienza sta cercando di fare chiarezza sulle reali cause dell'infertilità maschile, mettendo in luce la complessità del processo che porta alla creazione di una nuova vita. Nel frattempo, però, è bene che anche le persone comuni acquisiscano una maggiore consapevolezza del problema, sia per scardinare il pregiudizio che i problemi di infertilità e sterilità siano ad appannaggio esclusivo delle donne, sia per poter adottare le giuste strategie in caso di difficoltà di concepimento.
Lo sa bene Lisa Lee, embriologa con oltre 15 anni di esperienza nel campo del trattamento dell'infertilità e della procreazione medicalmente assistita (PMA), che in un recente video condiviso su Instagram ha deciso di compiere un'opera di divulgazione, rivelando le differenze tra gli spermatozoi di qualità – che quindi hanno maggiori probabilità di fecondare l'ovulo – e quelli che invece presentano anomalie o si mostrano come "pessimi nuotatori".
La differenza tra spermatozoi
Nel video che ha accumulato milioni di visualizzazioni, la dottoressa Lee ha mostrato diversi esempi di spermatozoi osservati al microscopio, illustrando i tratti che determinano la loro qualità in termini di capacità di raggiungere l'ovulo e fecondarlo. Sebbene la motilità degli spermatozoi sia un fattore importante, la dottoressa Lee ha sottolineato che non è l'unico elemento cruciale nei criteri per stabilire la fertilità di un paziente. Un "cattivo nuotatore", per esempio, potrebbe comunque riuscire a fecondare un ovulo e portare a una gravidanza sana. Ciò che conta maggiormente, ha spiegato l'esperta, è infatti il DNA contenuto nello spermatozoo.
Nel video, la dottoressa Lee ha mostrato spermatozoi con un "collo storto" – ossia con la testa troppo inclinata verso la coda – che faticano a nuotare dritti, altri con anomalie multiple e, soprattutto, ha evidenziato il fenomeno dell'agglutinazione, che si verifica quando gli spermatozoi aderiscono l'un l'altro loro, creando un problema significativo per la fertilizzazione. Una delle sfide che la medicina riproduttiva ha dovuto affrontare è infatti proprio quella di superare queste difficoltà attraverso tecniche come l'iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI), una tecnica di PMA che consiste nell' iniettare lo spermatozoo del genitore (o di un donatore) direttamente nell'ovulo.
La salute degli spermatozoi e la sua relazione con lo stile di vita
La dottoressa Lee ha anche messo in evidenza come lo stile di vita degli individui influisca significativamente sulla salute degli spermatozoi: un ciclo di vita dello spermatozoo dura tra i 72 e i 74 giorni, e durante questo periodo scelte come l'alimentazione, il consumo di alcol e il fumo hanno un impatto significativo sulla qualità del seme. Per questo la dottoressa ha raccomandato ai cronisti del sito Newsweek di seguire una dieta equilibrata, ridurre o eliminare il consumo di bevande alcoliche, smettere di fumare e evitare l'uso di droghe ricreative per aumentare le proprie chance procreative. Con l'aumento della consapevolezza sulla fertilità maschile, ha concluso Lee, è possibile che in futuro si riduca il pregiudizio che ha tradizionalmente messo in secondo piano il contributo degli uomini nella procreazione.