L’esempio dei genitori sempre online porta i figli a guardare film e videogiochi vietati ai minori: lo studio

Rientri a casa dopo una giornata di lavoro, sei stanco, i bambini stanno giocando insieme sul tappeto, quando arriva una notifica dal cellulare. Dal semplice leggere un messaggio passi a guardare brevi video divertenti e prima di rendertene conto i bimbi sono posizionati dietro di te, attratti dagli stimoli del telefonino. Guardi l'orario e scopri di aver trascorso un'ora davanti allo schermo.
Uno scenario tipico di molte, se non tutte, le famiglie e forse neanche troppo recriminabile in una società in cui gestire genitorialità e lavoro è davvero estenuante.
Una nuova ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica BMC Pediatrics, ha spiegato però che l'abitudine dei genitori a rimanere online o sugli schermi a lungo, induce i figli a mettere in atto cattive condotte online.
Lo studio sulle abitudini agli schermi in famiglia
I ricercatori hanno esaminato la relazione di 11.875 adolescenti (per metà maschi e per metà femmine) di età compresa tra i 12 e i 13 anni e dei loro caregiver con i device tencologici. Sono stati infatti raccolti tramite questionari di autovalutazione, sottoposti ai genitori, i loro tipici atteggiamenti dinnanzi agli schermi. Tra le domande ve ne erano alcune specifiche riguardo alla relazione con i figli come: "Sono solito limitare il tempo davanti allo schermo quando sono con mio figlio?" e altre relative all'educazione agli schermi impartita ai figli. Ai genitori è stato infatti chiesto se fossero soliti lasciar mangiare i bambini davanti agli schermi e non ritirare i loro device nemmeno a poche ore dalla nanna o se dedicassero del tempo sugli schermi insieme ai figli per educarli ad un corretto uso degli stessi.

Agli adolescenti, invece è stato chiesto espressamente se online fossero soliti comportarsi in maniera scorretta: "Ti capita di guardare film vietati ai minori?", "Quanto spesso giochi con videogame non adatti alla tua età?".
Dall'incrocio delle risposte di genitori e figli i ricercatori hanno scoperto che percepire il proprio genitore troppo a lungo online, porta i figli a sentirsi liberi di agire come vogliono in rete.
La stretta relazione tra abitudini dei genitori e comportamenti scorretti dei figli
"L'obiettivo della ricerca è stato proprio quello di esplorare le regole che i genitori seguivano nel loro quotidiano e la conseguente relazione dei figli con i media" ha spiegato il primo firmatario della ricerca, il dottor Jason Nagata, che già in un precedente studio aveva dimostrato quanto imporre regole ai figli sugli schermi, senza essere per primi correttamente educati all'uso degli stessi fosse controproducente.
Infatti, dalla ricerca è emerso che l'uso costante degli schermi da parte dei genitori e l'abitudine a trascorrere i pasti online in famiglia erano predittori del comportamento sbagliato dei figli davanti agli schermi. I ragazzi, infatti, tendevano a guardare anche quei film generalmente vietati ai minori e non adatti alla loro età. Oltre a queste due condotte, dare la possibilità di usare il cellulare prima di andare a dormire ai figli, convinceva i ragazzi anche ad utilizzare videogame non adatti a loro.
Se invece i genitori si offrivano di controllare le attività online dei figli e imponevano limiti all'utilizzo degli schermi, vietati dunque durante i pasti o durante la routine della messa a letto i ragazzi erano diligenti e conoscevano l'importanza di non esporsi a contenuti e giochi non adatti alla loro età.
A confermare l'idea, però, che vietare il cellulare ai propri figli come punizione fosse controproducente, è stata l'ultima parte della ricerca che ha infatti esplicitato che punire i figli con la limitazione dell'utilizzo degli schermi i ragazzi li portava, per ripicca o nel tentativo di trovare un sotterfugio, a guardare videogiochi e film non adatti a loro. Ben diverso invece è concedere ai ragazzi di usare un'ora in più lo schermo se sono stati bravi, questo secondo i ricercatori li induce a comportarsi bene, anche online.