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L’esempio dei genitori conta molto più delle parole nell’educazione degli adolescenti: lo studio 

Uno studio condotto dall’Università di Washington su 276 adolescenti ha dimostrato che per i ragazzi l’esempio e il dialogo aperto con i genitori vale più di qualsiasi ammonimento o rimprovero.
A cura di Sophia Crotti
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figlio e papà litigano

Una ricerca condotta dall’Università di Washington e pubblicata sul Journal of Child and Family Studies ha dimostrato che ai figli non vanno dati limiti solo a parole, ma anche con i fatti, cercando di mostrare loro che non si contravviene mai ai divieti che gli si impone.

Lo studio su 300 adolescenti

La coerenza educativa è tutto, soprattutto per gli adolescenti che se sospettano o scoprono che i genitori mettono in atto atteggiamenti pericolosi che a loro vietano, finiscono per contravvenire a ogni regola e a metterli in atto anche loro.

In particolare sono stati coinvolti nello studio quasi 300 adolescenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni, per comprendere in particolare il loro rapporto con le sostanze stupefacenti. I ragazzi hanno dovuto esprimere prima la loro percezione riguardo al sentimento dei loro genitori sull’assunzione di cannabis, poi indicare quanto mamme e papà fossero controllanti per le loro vite e quanto riuscissero a sentirli vicini.

ragazza fuma

Il 32% degli intervistati sospettava non solo che i propri padri fossero favorevoli all’assunzione di cannabis ma anche che ne facessero uso, lo stesso immaginava il 26% di loro per le madri. I ragazzi, di conseguenza erano più predisposti a fare uso della sostanza, dal momento che i rimproveri e le ammonizioni dei propri genitori venivano percepiti come falsi. “I genitori devono capire che il loro esempio nell’educazione dei figli è fondamentale, se gli adolescenti iniziano a pensare che mamma e papà fanno uso di sostanze, anche saltuariamente tendono a farlo a loro volta a prescindere dal fatto che la loro convinzione sia fondata o meno” spiega Stacey JT Hust, autrice principale della ricerca. La dottoressa specifica anche che questo atteggiamento dei ragazzi deriva dalla mancanza di limiti chiari e di conversazioni esplicite che parlino della droga e dei suoi pericoli per la salute degli individui.

L’importanza della vicinanza di mamma e papà

Dalla ricerca è emerso anche che la tendenza degli adolescenti a fare uso di cannabis variava a seconda che avessero un rapporto più stretto con la mamma, piuttosto che con il papà. I ragazzi in maggior confidenza con delle madri consumatrici di cannabis erano più propensi ad utilizzare la sostanza, mentre i ragazzi legati a madri preoccupate dalla cannabis e non fumatrici si sono dimostrati molto spaventati dalla sostanza e intenzionati a non utilizzarla mai nella loro vita. Mentre i ragazzi che nella vita avevano una relazione stretta o un legame principalmente con i papà, indipendentemente dal fatto che l’uomo facesse o non facesse uso di sostanze, sembravano meno spaventati dalla cannabis e più propensi al suo utilizzo. “È interessante questa scoperta perché permette di capire che l’influenza sui figli della vicinanza dei genitori differisce in base al genere ha detto JT Hust.

Un elemento molto importante per i ragazzi sembra essere anche il controllo esercitato su di loro dai genitori, la presenza costante e l’interessamento alle loro abitudini e ai loro amici può proteggere i ragazzi soprattutto maschi dall'utilizzo della sostanza.

“Monitoraggio costante e discussione aperte, anche a tavola, sulla pericolosità di certe sostanze sono fondamentali per proteggere i propri figli adolescenti” spiega Willoughby, un altro firmatario dello studio che invita mamme e papà ad essere sinceri quando parlano con i ragazzi, sottolineando i rischi dell’utilizzo di certe sostanze in giovane età.

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