Le regole aiutano i figli a ridurre il tempo davanti agli schermi? Cosa dice lo studio
Molti genitori si sono ormai rassegnati a vedere i propri figli passare ore e ore davanti ad un tablet o uno smartphone. Una nuova ricerca dell'Università della California di San Francisco (UCSF) ha però acceso un faro di speranza: limitare il tempo trascorso davanti agli schermi si può, basta seguire le giuste strategie, come vietare l'uso della tecnologia durante specifici momenti della giornata e stabilire una routine salutare a casa
Lo studio, pubblicato il 5 giugno su Pediatric Research, ha preso in considerazione i dati di 10.048 ragazzi e ragazze di 12-13 anni negli Stati Uniti, il 46% dei quali appartenenti a minoranze razziali o etniche, raccolti dall'Adolescent Brain Cognitive Development Study.
L'indagine
Ai giovani coinvolti, i ricercatori hanno con quale frequenza utilizzassero gli schermi per attività diverse da quelle scolastiche – come giocare, inviare messaggi, usare i social media, videochattare, guardare video e navigare su internet – e se valutassero il proprio utilizzo dei social media come normale o problematico.
I genitori dei ragazzi sono stati invece sottoposti ad un questionario per analizzare il proprio uso degli schermi di fronte ai figli. Il sondaggio ha anche indagato in che modo madri e padri monitorassero e limitassero l'uso degli schermi da parte dei loro figli e se li usassero come ricompensa o punizione. Ai genitori è stato chiesto anche se consentissero l'accensione degli apparecchi durante i pasti e nelle camere da letto dei figli.
L'uso definisce l'abitudine
Dalle risposte ottenute, il team di ricerca si è quindi accorto di come l'uso dei smartphone e tablet nelle camere da letto e durante i pasti risultasse associato sia a un aumento del tempo trascorso davanti agli schermi, sia a un maggior rischio di sviluppare dipendenza da simili device.
Il tempo trascorso davanti agli schermi però diminuiva quando i genitori monitoravano e limitavano l'uso degli schermi dei figli e quando mostravano comportamenti sani essi stessi.
"Questi risultati sono incoraggianti perché offrono ai genitori alcune strategie concrete che possono usare con i loro preadolescenti e giovani adolescenti", ha dichiarato Jason Nagata, MD, pediatra presso gli UCSF Benioff Children’s Hospitals e firma principale della ricerca.
Ma quali sono queste strategie? Stabilire limiti di tempo, tenere traccia dell'uso degli schermi dei propri figli ed evitare gli schermi nelle camere da letto e durante i pasti.
"I genitori possono considerare di tenere gli schermi fuori dalle camere dei figli e di spegnere i dispositivi e le notifiche durante la notte".
Nulla di nuovo insomma, ma ora la scienza ha dimostrato che si tratta di un approccio educativo davvero efficace.
Perché conviene ridurre l'utilizzo degli schermi?
Come sottolineato dagli stessi autori dello studio, l'uso moderato degli schermi può favorire la connessione sociale e la comunità.
Al contrario, il tempo trascorso davanti agli schermi prima di dormire riduce il tempo di sonno e un uso eccessivo rischia di causare problemi di salute mentale e promuovere l'inattività fisica.