Le frasi dei bambini che un genitore non dovrebbe mai ignorare secondo gli esperti
A volte i bambini cercano di comunicare con noi in modi che possono risultare difficili da comprendere immediatamente. Il loro linguaggio potrebbe non essere ancora sufficientemente complesso per esprimere appieno ciò che provano, o potrebbero essere restii a rivelare ciò che li preoccupa per vergogna o paura del giudizio altrui.
In queste situazioni è dunque fondamentale che i genitori prestino attenzione non solo alle parole pronunciate, ma anche ai segnali impliciti che potrebbero nascondere una richiesta di aiuto. Ascoltare con attenzione e porre le giuste domande può fare la differenza nel riuscire a comprendere e supportare i propri figli.
In un recente articolo pubblicato sul sito dell'Huffpost, alcuni esperti di salute mentale hanno dunque identificato alcune tipologie di frasi che i bambini possono dire e che non dovrebbero mai essere ignorate.
La tristezza può nascondere un disagio profondo
Quando un bambino esprime sentimenti negativi riguardo a se stesso dicendo cose come "Odio me stesso", "Sono stupido" o anche "Mi sento solo", potrebbe indicare problemi più profondi legati alla propria autostima o a difficoltà sociali nel rapporto con gli altri (amici, coetanei, insegnanti etc…).
Anche affermazioni apparentemente vaghe come "Sono preoccupato" o "Ho paura" possono essere indizi di ansia o stress. In questi casi, è importante che i genitori facciano domande per comprendere meglio l'origine di queste emozioni.
La dottoressa Chinwé Williams, terapista e consulente abilitata, suggerisce di non sottovalutare mai simili dichiarazioni: gli adulti spesso tendono a non dare molto peso a ciò che viene detto dai bambini, eppure in alcuni casi anche una frase pronunciata in modo casuale potrebbe celare un significato ben più profondo.
Mostrando comprensione e offrendo supporto, i genitori possono pertanto stabilire un precedente importante per future e più proficue conversazioni.
Per Williams alcune risposta utili potrebbe dunque essere: "Sembra davvero dura per te. Puoi dirmi di più?". Oppure: "Provi davvero questo? Raccontami come ti senti". Tale approccio può aiutare il bambino a sentirsi ascoltato e compreso, nonché a spiegare meglio cosa sta succedendo nella sua vita.
Non sottovalutare l'autolesionismo
Le dichiarazioni legate all'autolesionismo o al desiderio di farla finita, come "Voglio morire" o "Non voglio più essere qui", sono estremamente preoccupanti e richiedono un'attenzione immediata, soprattutto se reiterate e pronunciate al di fuori di contesti scherzosi.
Anche le frasi meno esplicite, come "Si starebbe meglio senza di me", potrebbero indicare un malessere profondo che non dovrebbe essere ignorato. Per la dottoressa Elisabeth Kane, psicologa dell'ospedale pediatrico Children’s Nebraska, simili parole dette con leggerezza possono in realtà far intuire una sofferenza reale, che i genitori dovrebbero indagare ulteriormente.
L'esperta raccomanda quindi di chiedere chiarimenti al bambino per capire esattamente cosa intende e di non temere di affrontare direttamente l'argomento del suicidio. Per Kane è un falso mito l'idea che chiedere e parlare di suicidio possa introdurre queste idee nella mente del bambino; al contrario, potrebbe aprire un dialogo cruciale per il suo benessere.
Relazioni segrete o inappropriate
Se un bambino o un ragazzo accenna a relazioni segrete o sembra alludere a un rapporto insolito, soprattutto con un adulto, questo potrebbe essere un campanello d'allarme di un potenziale pericolo.
Anche se gli adolescenti hanno diritto alla loro privacy, i genitori devono prestare attenzione a commenti che potrebbero indicare situazioni inappropriate o potenzialmente dannose, soprattutto in un'epoca dove i ragazzi possono essere raggiunti e irretiti attraverso i social media.
È perciò fondamentale fare domande e parlare apertamente per capire meglio la natura di queste relazioni e agire di conseguenza. Kane suggerisce di soffermarsi in particolare sui segnali che potrebbero indicare situazioni di abuso o manipolazione. In questi casi, è importante mantenere un dialogo costruttivo con il bambino, cercando di ottenere la sua fiducia in modo che possa aprirsi con sincerità.
Dichiarazioni sulla propria identità
Durante l'infanzia e l'adolescenza, bambini e ragazzi "costruiscono" l'adulto che saranno per il resto della loro vita. E talvolta non si tratta di un percorso così facile.
Quando un bambino o un adolescente esprime il desiderio di parlare di sé, potrebbe essere un segnale che sta cercando di condividere qualcosa di importante riguardo alla propria identità. Potrebbero iniziare con frasi come "Vorrei parlarti" o "Ho qualcosa di importante da dirti"; fino ad affermazioni più specifiche sul proprio orientamento sessuale o la propria percezione di sé.
In questi casi, è essenziale che il genitore ascolti con attenzione, ringraziando il figlio per la fiducia riposta e assicurandogli il proprio amore e sostegno. Anche se il momento non fosse ideale per una lunga conversazione, è importante far capire al bambino che la sua rivelazione è importante e che verrà data tutta l'attenzione necessaria in un secondo momento.
Come ricorda la dottoressa Michelle Forcier, specialista dell'azienda sanitaria Folx Health, un bambino che condivide informazioni così personali sta facendo "un dono prezioso" ai genitori, offrendo un segnale di fiducia e sicurezza nel rapporto: ignorare o sminuire questo momento potrebbe compromettere la volontà del bambino di aprirsi nuovamente in futuro.
Come reagire di fronte alle rivelazioni dei figli
Secondo gli specialisti, quando bambini e ragazzi si aprono su argomenti difficili, la reazione dei genitori è cruciale.
È importante rimanere calmi, dare loro tutta l'attenzione e validare i loro sentimenti, anche se ciò che dicono può sembrare allarmante o difficile da affrontare. Invece di offrire immediatamente soluzioni, è meglio ascoltare e fare domande aperte che permettano al bambino di esprimersi liberamente.
Ringraziare il figlio per aver condiviso i suoi sentimenti e rassicurarlo che siete lì per aiutarlo può fare davvero la differenza.