Le 8 strategie per preparare i bambini alle brutte notizie, secondo la psicologa
Dover rivelare ad un bambino qualcosa di spaventoso e brutto, che già preoccupa i grandi, non è certo semplice, tuttavia è molto importante.
I piccoli della Gen Alpha, infatti, nascono in un contesto in cui la tecnologia permea la loro vita sin dalla nascita e le notizie, belle o brutte che siano, anche per loro sono a portata di click.
Per questo, come spiega la psicologa clinica e consulente familiare alle pagine della BBC, Sheila Redfern, è importante preparare i piccoli, con le parole adeguate e senza mentire.
"Guerre, terremoti, alluvioni, crisi climatica, sono gli argomenti che accompagnano e accompagneranno i bimbi di oggi, per tanto è bene affrontare ciascun tema con loro" spiega la dottoressa che condivide con i genitori 8 strategie.
Rassicurare i bambini senza prenderli in giro
No alle menzogne, questa è la prima regola secondo la dottoressa Redfern, i bimbi devono sapere cosa sta succedendo attorno a loro per poterlo fronteggiare. "Non c'è nessun beneficio per un bambino nel sentirsi dire che una brutta notizia o un evento catastrofico di cui sente parlare a scuola o in tv non è accaduto realmente".
Tuttavia, la dottoressa specifica alle pagine della BBC, che è essenziale rassicurare i bambini specificando per esempio se l'evento tragico a cui hanno assistito in tv può non può accadere nel luogo in cui si trovano, mostrando loro anche l'impegno di tutte le persone che li circondano e li proteggono da qualsiasi evento intervenendo tempestivamente in loro soccorso. "I bimbi imparano così ad elaborare questi eventi, senza esserne sopraffatti".
Crescere bambini compassionevoli
Secondo la dottoressa è molto importante che i piccoli imparino a sviluppare compassione ed empatia per quegli eventi spaventosi che non stanno accadendo a loro ma che magari coinvolgono i bambini di posti del mondo lontani.
"Rassicurate i bimbi dicendo che a loro non accadrà, ma coinvolgeteli nel tentativo di dare una mano per come possibile". Secondo la dottoressa questo è molto importante anche per insegnare ai bambini come parlare di certi argomenti e come aiutare gli altri nei momenti di difficoltà.
Attenzione a non mostrarsi troppo spaventati
Se i genitori per primi sono terrorizzati da un evento e dunque non ne parlano, oppure, al contrario, si ossessionano nella ricerca costante di notizie riguardo ad un evento che li spaventa, anche i piccoli di conseguenza ne saranno terrorizzati.
Ciò non significa, secondo la psicologa, farsi vedere diversi da come si è in realtà, ma chiedere aiuto se un evento terrorizza molto anche noi genitori. "I bimbi prendono spunto, anche nel manifestare le loro ansie, dai loro genitori, se un evento però preoccupa molto anche noi adulti è bene cercare conforto nel partner, negli amici o in uno specialista".
Solo così secondo l'esperta ci si sentirà rassicurati e si sarà in grado, a propria volta, di rassicurare il bimbo o la bimba.
Aiutare i bimbi a tornare sulla bicicletta dopo essere caduti
Esistono anche delle paure che i bambini sviluppano perché hanno vissuto in prima persona un evento traumatico, sia la morte di un parente caro, una calamità naturale o un'esperienza di cui faticano a parlare.
In questo caso, è importante una sola cosa secondo la dottoressa: "I piccoli devono tornare alla loro ruotine di sempre il prima possibile, evitiamo di fargli saltare allenamenti, lezioni e pasti perché troppo preoccupati" spiega l'esperta. La dottoressa Redfern specifica anche che il tutto deve essere mantenuto identico a se stesso anche nel caso in cui i bimbi avessero solo ascoltato una notizia traumatica.
La casa rimane un posto sicuro
Un tipo di ansia che i bimbi una volta adolescenti e in procinto di addentrarsi nell'età adulta, potrebbero maturare, è quella del futuro. Secondo la psicologa è bene ricordare loro che qualsiasi cosa avrà in serbo la vita per loro, la loro cameretta e più in generale la loro casa, rimarrà il luogo sicuro a cui potersi aggrappare e in cui potersi rifugiare sempre. "Perché facciano loro questo insegnamento i bambini devono sperimentare che nonostante attorno possano accadere molte cose brutte, le routine della sua casa rimangono invariate".
Insegnare ai bambini a riconoscere le fakenews
In un mondo caratterizzato da una bulimia di informazioni è estremamente importante insegnare ai bambini a verificare se ciò che hanno letto è reale. "Chiedete ai bambini chi ha riportato loro una data notizia, se l'hanno sentita da più persone o letta da più parti oppure no". Il tutto, però, secondo la dottoressa Redfern va fatto senza criticare apertamente il piccolo, rispondendo frettolosamente con un: "Ma è una sciocchezza, non è vero".
Non forzare le conversazioni sulle brutte notizie
Non tutti i bambini hanno gli stessi tempi di reazione. Nonostante una notizia possa aver scosso l'intera comunità, il Paese o la famiglia, non è detto che l'evento abbia il medesimo impatto anche sui piccoli di casa. Secondo la dottoressa, per quanto sia importante preparare i bimbi alle brutte notizie, convalidando i loro sentimenti non è giusto forzare una conversazione che non si sentono ancora pronti a fare. "Non preoccupatevi troppo se sembrano indifferenti alle peggiori calamità, magari si stanno concentrando sull'elaborazione dell'ansia che provoca loro una partita di calcio o un compito in classe" conclude la dottoressa.