Le 5 attività dei bambini di cui i genitori spesso ignorano la pericolosità, secondo l’esperta
Esistono dei pericoli evidenti ai quali i genitori non avvicinerebbero mai neanche lontanamente i propri bambini, senza la loro supervisione e altri di cui invece la pericolosità si conosce ancora poco, per questo la ricercatrice Leana Wen alle pagine del Washington Post ha elencato e spiegato i 5 pericoli in cui incorrono i bambini e che i genitori dovrebbero conoscere, dando loro altrettanti consigli.
Ai bimbi non servono le bevande energetiche
Non solo ai bambini, ma neanche agli adolescenti sono raccomandate, secondo l’American Association of Pediatrics (AAP) le bevande energetiche che come spiega la dottoressa Wen al Washington Post contengono caffeina, abbondante zucchero e stimolanti come la taurina e il guaranà.
Secondo la dottoressa i genitori tendono a confondere queste bevande con quelle sportive, che contengono invece elettroliti e che comunque sono consigliate solo a persone che si allenano duramente, perdendo molti liquidi. “Ai bimbi servono solo acqua per mantenersi idratati e gli elettroliti che riescono a ingerire attraverso la loro normale alimentazione” ha spiegato la dottoressa.
Il problema è che spesso queste bevande si trovano all’interno dei distributori automatici delle scuole o delle palestre a cui i ragazzi hanno libero accesso, per tanto ha spiegato ai genitori di sensibilizzare i loro figli sulla pericolosità di bevande che possono: “Interferire con il ritmo sonno-veglia, far aumentare i battiti cardiaci dei bambini e far provare loro ansia”, come riporta la dottoressa Wen.
I trampolini elastici non sono poi così sicuri
Secondo uno studio pubblicato sulla National Library of Medicine, solo in America, tra il 2009 e il 2018 hanno subito un infortunio, a causa di un salto su un trampolino elastico, con conseguente caduta sulle caviglie 800.969 minori. Tra le diagnosi più comuni, conseguenti alla caduta in malo modo da un trampolino elastico vi sono:
- fratture ad arti inferiori e superiori
- stiramenti e distorsioni
- abrasioni cutanee
- contusionilesioni a testa e collo
La dottoressa dunque concorda con l’AAP nel non raccomandare a bambini e minori di salire su queste strutture, che sembrerebbero, come spiega lei, comportare danni maggiori quando si trovano nelle strutture pubbliche come parco giochi o supermercati. La dottoressa quindi raccomanda ai genitori di seguire alcune indicazioni quando i piccoli vogliono salire sui trampolini elastici:
- far salire un bambino alla volta sul trampolino
- sconsigliare ai piccoli di fare mosse complesse sul trampolino
- sorvegliare sempre i bambini durante l’utilizzo
- accertarsi che i trampolini domestici siano ben saldati al suolo per evitare infortuni gravi
L’uso di cannabis in adolescenza
La dottoressa Wen ha illustrato sia i problemi che l’utilizzo di cannabis in gravidanza comporta nei bambini, legati all’incapacità dei piccoli a concentrarsi, memorizzare o risolvere i problemi, che i ritardi nell’apprendimento e i differenti livelli di QI nei ragazzi che usano cannabis prima dei 25 anni.
Secondo la dottoressa sarebbe dunque importante che i genitori parlassero delle possibili complicazioni dovute all’utilizzo della cannabis in giovane età, anche quando questa è consumata sotto forma di dolci o caramelle.
Attenzione ai farmaci a portata di bambino
La dottoressa Wen invita i genitori a tenere tutti i farmaci alla larga dai bambini, anche quelli comunemente considerati “sicuri”. “I piccoli sono molto inclini all’ingestione accidentale dei farmaci da banco, per tanto è bene riporli in alto o lontano dalla loro vista” spiega lei alle pagine del Washigton Post.
A proposito dei farmaci, la dottoressa invita anche mamme e papà a non abusare con questi nella cura dei malanni dei propri figli e a rispettare sempre le indicazioni del pediatra.
No agli schermi per troppo tempo e senza genitori
La dottoressa Wen come riportano le pagine del Washington Post invita i genitori a tenere i propri bambini il minor numero di ore possibili davanti a uno schermo, tra le motivazioni che annovera vi sono:
- difficoltà nell’autoregolazione emotiva per un eccesso di utilizzo degli schermi in età prescolare
- incapacità di sviluppare un linguaggio fluente
- possibilità di sviluppare una dipendenza con conseguente, depressione, tendenze suicide, danni nell'autostima e nel regolare alternarsi di sonno e veglia.
“Meglio uscire e giocare in giardino con i coetanei che guardare passivamente in cartoni animati in tv” ha concluso la dottoressa.