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Le 3 regole dell’esperta per garantire ai propri figli un utilizzo sicuro degli schermi

La psicologa Becky Kennedy, esperta di genitorialità, ha spiegato le 3 regole che utilizza con i propri figli per garantire loro un corretto utilizzo dei dispositivi digitali. Dal parental control alla gestione dei capricci, secondo l’esperta è importante che i genitori scelgano per il bene dei figli, anche se loro non sono d’accordo.
A cura di Sophia Crotti
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mamma e figlio online

Becky Kennedy è una psicologa clinica che fa divulgazione scientifica sulla genitorialità sulla sua pagina Instagram, e mamma di 3 figli. Nonostante dia quotidianamente, grazie ai suoi studi, consigli ai genitori di tutto il mondo, intervistata da Oprah Winfrey, come riporta Today.com, ha spiegato quanto poi, tra le mura di casa, sia complesso essere una madre.

Per i miei figli non sono la dottoressa Becky, ma solo Becky, che cerca ogni giorno di imparare ad educarli nel modo migliore possibile” ha detto la dottoressa, prima di condividere le 3 regole che mette in pratica a casa propria per proteggere i suoi figli dalla dipendenza dagli schermi e dalle insidie del web.

Regola numero 1: attivare il parental control

Innanzitutto la psicologa ha spiegato di utilizzare su tutti i dispositivi digitali dei figli il parental control: “È una forma di controllo genitoriale che permette di sapere sempre cosa accade ai nostri figli mentre sono online” ha detto a Today.com.

Il parental control, come spiega il sito del Dipartimento per le Politiche della Famiglia, è uno strumento importantissimo con il quale i genitori possono filtrare i contenuti ai quali i figli hanno accesso, per evitare che vengano esposti a immagini o video non adatti alla loro età. Questo strumento in Italia per legge è, come riportato dalle linee guida dell’AGCOM, obbligatorio da parte di tutti i servizi che concedono l’accesso a internet, e si può trovare accedendo alle impostazioni dei dispositivi tecnologici o dei siti internet.

La dottoressa ha anche spiegato quanto sia importante condividere con i figli la propria decisione, spiegando il perché dell’attivazione del parental control, il rischio altrimenti è quello che i bambini non comprendano la decisione dei genitori e decidano dunque di raggirare il sistema imparando a configurare i dispositivi nella modalità “adulto”, rendendo vani tutti gli sforzi educativi.

Regola numero 2: Stabilire regole precise sul tempo di utilizzo dei dispositivi

La psicologa Kennedy ha rivelato di ricordare ogni giorno ai propri figli quanto tempo hanno a disposizione durante la giornata per accedere agli schermi. “I miei figli più piccoli non possono usare il telefono dopo le 18 e a nessuno di loro è permesso portare alcun dispositivo in cameretta prima di addormentarsi”.

Queste regole sono state pensate dalla dottoressa per evitare disturbi del sonno nei bambini, uno dei rischi in cui incorrono i piccoli utenti a causa di un’esposizione precoce e troppo lunga agli schermi, come ricordano le linee guida della Società Italiana di Pediatria.

bimbi sugli schermi

In generale i pediatri italiani consigliano di non esporre i bambini agli schermi prima dei 2 anni, soprattutto durante i pasti o prima di metterli a letto. I bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni, invece, possono utilizzare i dispositivi digitali per un’ora al massimo, e due ore al giorno sono sufficienti per i bimbi di età compresa tra i 5 e gli 8 anni.

Regola numero 3: prepararsi alla reazione negativa dei figli

La dottoressa Kennedy ha ricordato anche che nonostante tutti gli accorgimenti, le regole pensate per i propri figli e i pareri degli esperti per il benessere dei bambini, tra le mura di casa è importante essere preparati al rifiuto delle regole. “I miei figli, quando do loro dei limiti, non mi dicono certo: grazie mamma, sei la migliore, protestano e infatti io mi preparo prima a tollerare e gestire i loro capricci”.

Essere preparati al rifiuto, secondo la psicologa, è molto importante per rimanere fermi e in questo modo spiegare ai figli l’importanza delle regole nell’educazione. Parlando ai suoi followers su Instagram la dottoressa infatti ricorda spesso che il compito dei genitori non è quello di rendere sempre i propri figli felici, quanto più quello di prendere per loro le decisioni che si ritengono educativamente migliori.

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