video suggerito
video suggerito

L’app di incontri per future mamme e mamme “esperte”: “Farà conoscere chi ha avuto esperienze simili”

Un gruppo di dottorandi dell’Università australiana James Cook sta lavorando ad un’app di incontri che crei il match perfetto tra future mamme e mamme più esperte, in modo che le donne si sentano supportate nel loro percorso di genitorialità.
A cura di Sophia Crotti
22 CONDIVISIONI
donna incinta al cellulare

E se esistesse un'app di incontri per neo-mamme e mamme "esperte", in grado di far sentire i genitori meno soli? É un progetto sul quale Kaila Putter, studentessa australiana, dottoranda in psicologia presso l'Università James Cook sta lavorando con un team di ricercatori da ormai diverso tempo.

"Ovviamente le parole di un'altra mamma non si sostituiscono a quelle di un esperto, ma possono aiutare le donne, come dimostra la scienza ad affrontare la maternità più serenamente" ha spiegato ad ABC news la dottoranda Putter.

L'app per future mamme e mamme "esperte"

L'app che gli studenti australiani stanno brevettando e che permetterà a future mamme, neo mamme e "mamme esperte" di entrare in contatto tra loro rientra nel programma Mummy Buddy.

Questo progetto permette a un gruppo di mamme volontarie di essere messe in contatto con neo mamme che, alle prime armi con pannolini, malanni dei loro bambini, tutine e copertine da utilizzare, trovano nel loro supporto l’aiuto necessario a gestire lo stress che la genitorialità comporta.

Il programma fino ad oggi, come riportano i risultati pubblicati sulla National Library of Medicine, ha coinvolto 47 donne che dal terzo trimestre di gravidanza in poi sono state supportate dalle volontarie già mamme, che hanno risposto ai loro dubbi e alle loro perplessità. Il 96% delle neo mamme ha affermato che, grazie al supporto ricevuto da altre mamme, ha saputo svolgere il proprio ruolo di genitore in maniera più rilassata, grazie al supporto delle altre.

donna incinta parla

L’applicazione su cui Patter e il suo team di colleghi stanno lavorando è proprio volta a estendere i benefici di questo esperimento a tutte le mamme che si sentono isolate e hanno bisogno di confrontarsi con una donna che abbia da poco vissuto le stesse esperienze ed emozioni che anche loro vivranno presto.

La studentessa ha spiegato alle pagine di abcnews che quest’app si basa sugli stessi algoritmi che usano le app di incontri per creare il match perfetto tra persone.

L'algoritmo sotteso terrà dunque conto del luogo in cui si trovano le due mamme, dei loro gusti personali, delle loro inclinazioni e paure, delle loro convinzioni culturali e religiose e soprattutto delle loro esperienze genitoriali, in modo da creare l’abbinamento adatto.

"Abbiamo pensato soprattutto alle donne che vivono la gravidanza in aree rurali, senza avere adeguato accesso all'assistenza ostetrica, che per raggiungere amici o esperti devono spostarsi di km” ha spiegato la studentessa ad abcnews.

Credits: profilo fb di @Kaila Putter
Credits: profilo fb di @Kaila Putter

L’applicazione e dunque il confronto tra due mamme non vuole sostituirsi al parere di un esperto, ma permettere alle donne, che spesso sono sole durante la gestazione, di sentirsi accompagnate anche in quelle ansie che faticano a dire ad alta voce. “So che esistono i gruppi di ascolto, ma a volte in mezzo a persone che non vivono esattamente la propria situazione ci si può sentire giudicati e non si dicono davvero le cose come stanno” ha spiegato ad abcnews Putter.

L’app che si chiamerà Bamboo Peer Support non è ancora disponibile, i ricercatori aspettano di riuscire a inserire quante più volontarie sparse sul territorio, desiderose di dare una mano alle donne che stanno vivendo il difficile periodo perinatale e appena post-natale. “L’app sarà completamente gratuita e data la sua capacità di creare match, come nelle app di incontri, permetterà alle mamme di creare rapporti stretti con le donne che incontrano” ha spiegato Patter ad abcnews.

La studentessa ha concluso dicendo che la speranza è che la tecnologia arrivi laddove gli altri servizi non riescono, concedendo alle donne che vivono per la prima volta la gravidanza di avere amiche fidate con le quali confrontarsi. “A volte si è i primi nel proprio gruppo di amici ad avere un figlio e anche confrontarsi con i propri genitori non è la soluzione, speriamo che quest’app faccia sentire le mamme comprese e meno soleha detto Putter a abcnews.

22 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views