L’aerosol è davvero la soluzione ai malanni stagionali dei bambini? Il parere della pediatra
Come dimenticare gli interminabili minuti trascorsi con un macchinario rumoroso davanti che emetteva fumi dall'odore sgradevole ma necessari alla guarigione di quella tosse che sembrava non passare mai? L'aerosol è ancora lo spauracchio di molti bambini, se tante volte è essenziale il suo utilizzo, tante altre se ne fa un uso sbagliato, convinti che possa curare anche il raffreddore o i malanni di stagione dei più piccoli.
Abbiamo chiesto alla dottoressa Anna Chiara Vittucci, Pediatra presso il reparto di Pediatria Generale dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, di spiegarci se l'aerosol è sempre la soluzione ai malanni dei più piccoli o se capita che i genitori ne abusino, rendendo la pratica per nulla risolutiva.
Da che età i bambini possono usare l'aerosol?
L'aerosol è un metodo efficace, che i bimbi possono utilizzare da qualsiasi età, fin dai primi giorni di vita.
Quando questa terapia è davvero efficace per i bambini?
L'aerosol va utilizzato solo su prescrizione del pediatra, quando vi è una reale necessità da parte del bimbo di assumere dei farmaci per via aerosolica. Questo accade quando è importante che tali medicine arrivino ai bronchi del piccolo, per curarne per esempio il broncospasmo, l'asma bronchiale, la laringite e il laringospasmo.
A suo avviso c'è un po' un abuso dell'aerosol per i bambini?
Sì, l'aerosol andrebbe utilizzato, soprattutto quando al suo interno ci sono farmaci, su prescrizione del pediatra. Credo che spesso si utilizzino questi farmaci con leggerezza, rendendo così la cura poco efficace. Il bimbo va visitato dal pediatra e auscultato prima di iniziare una cura aerosolica.
Quando invece l'aerosol risulta essere poco efficace per i più piccoli?
Nel caso di raffreddore comune, o di un'influenza che abbia intaccato le prime vie respiratorie. Quando il bimbo ha la rinorrea, ossia la presenza di muco nel naso, questa non può essere curata con l'utilizzo dell'aerosol, che invece per le sue caratteristiche arriva a curare le patologie che si sviluppano più a fondo.
Per quanto riguarda l'influenza stagionale che colpisce i bambini, l'aerosol può dirsi efficace a curarne i sintomi?
Se intendiamo un'influenza che prevede tosse e muco al naso, in realtà l'indicazione è quella di una terapia antipiretica, se si presenta la febbre oppure i lavaggi nasali, essenziali per i bimbi sotto i 5-6 anni che ancora non hanno imparato bene a soffiarsi il naso e a pulire così le vie aeree. I lavaggi riescono a tenere pulite le prime vie aeree, evitando che il muco arrivi nelle vie respiratorie. L'aerosol non è efficace in queste situazioni, a meno che non lo si usi con un po' di soluzione fisiologica giusto per umidificare le vie aeree come si faceva una volta con i suffumigi, però non c'è l'indicazione ad utilizzare dei farmaci in questo caso.
L'aerosol è spesso lo spauracchio dei bambini, esistono dei metodi alternativi, anche quando questo viene prescritto dal pediatra?
Innanzitutto è importante dire che benché il bimbo non ami utilizzare l'aerosol, si tratta di una terapia che non è dolorosa, solo lunga, perché il piccolo deve rimanere immobile per circa 10 minuti e che quindi può essere educato al suo utilizzo. Per farlo basta parlare con il bimbo spiegandogli perché sia essenziale per lui sottoporsi alla terapia. Tuttavia ad oggi esiste un metodo sostitutivo: l'utilizzo di farmaci a spray, quelli che siamo abituati a veder utilizzare dai soggetti asmatici e che possono essere utilizzati mediante distanziatori. Si tratta di una sorta di dispositivo a forma di tubo a cui è collegata una mascherina con la quale si coprono bocca e naso del bambino. Una volta che il bimbo ha indossato la mascherina viene spruzzato il farmaco per via inalatoria in questa camera, in modo che il piccolo possa respirare lì dentro per 5 volte e far penetrare il farmaco nelle sue vie aeree. Questo metodo distanziatore, più rapido dell'aerosol, dal momento che dura il tempo dei respiri del piccolo, viene utilizzato per somministrare al bimbo dei farmaci inalatori come il salbutamolo o corticosteroidi sempre e solo su prescrizione medica.
Questo metodo è abbastanza sponsorizzato o ancora poco in voga?
Negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede, in Europa è già molto diffuso, ma anche in Italia ci stiamo adeguando. È importante che il pediatra istruisca il genitore anche attraverso a delle vere e proprie simulazioni sull'utilizzo di questo strumento che, se ben usato, è efficace al pari dell'aerosol. A dire il vero questo tipo di dimostrazioni sono necessarie anche quando si parla di aerosol, il genitore deve sapere che non si può fare con il ciuccio, che la mascherina deve ben aderire al volto, perché i bimbi, soprattutto se grandicelli spesso tengono la mascherina distante e il farmaco si disperde nell'aria senza arrivare alle loro vie aeree.