La tata dei miliardari racconta i motivi per cui la sua esperienza è stata una vera “tortura”
Qualcuno potrebbe pensare che fare la babysitter per una famiglia di super-ricchi possa essere una pacchia, tra ville favolose e paghe da capogiro. Una ragazza americana ha però dipinto un quadro ben diverso della vita al servizio dei milionari, raccontando la sua esperienza su TikTok, rivelando sia i lussi che le molte stranezze del suo lavoro.
Attraverso una serie di video e immagini, l'ex-nanny Gemma ha descritto alcuni degli aspetti più sorprendenti del suo impiego, sottolineando come "lavorare per miliardari" le abbia cambiato radicalmente la percezione della realtà.
Sfarzo e benefici insoliti
Uno dei vantaggi del suo lavoro era guidare le lussuose Range Rover della famiglia, considerate le auto più “pratiche” in loro possesso. Gemma poteva anche usufruire di pasti consegnati direttamente da Whole Foods, uno dei supermercati più esclusivi degli States.
Tra le esperienze che più l'hanno colpita, Gemma ha raccontato di aver soggiornato in dimore da mille e una notte, con piscine, saune interne e ascensori che collegavano ogni parte della casa. In una di queste residenze, racconta la tata, c'era persino di un cinema privato.
"Mi avevano vietato di scattare foto degli ambienti, ma adesso rimpiango di non averne fate di più" ha confessato la donna.
Sprechi e stranezze quotidiane
Anche i pasti dei bambini erano tutt'altro che ordinari. Gemma ha assistito a scene piuttosto stranianti in cui cibi pregiati, come il filetto mignon (che in un ristorante può costare decine di euro), venivano serviti ai piccoli, per poi essere gettati via quando questi cambiavano idea su cosa mangiare.
Un’altra curiosità riguarda la routine familiare, che prevedeva la presenza quotidiana di un massaggiatore in casa alle 5 del mattino per le successive due ore.
Un aspetto che Gemma ha trovato particolarmente bizzarro era poi la rigida gerarchia nelle comunicazioni. Durante le giornate di lavoro, la ragazza era infatti autorizzata a parlare con la madre solo per questioni "molto importanti" riguardanti i bambini e la loro salute, mentre per tutto il resto doveva rivolgersi al responsabile della casa.
Lusso sì, ma non per i dipendenti
Nonostante il lusso, la vita da tata non era priva di difficoltà. In una delle sue esperienze, Gemma ha descritto la situazione come una "tortura".
Al momento d'iniziare il servizio, le fu infatti chiesto di vivere con la famiglia, ma la sua stanza era in realtà una sala giochi piena di giocattoli e a piena disposizione dei bambini, mentre lei doveva dormire su un divano.
Come se non bastasse, durante le notti era compito suo sorvegliare i bambini e assicurarsi che riposassero al meglio, cosa che chiaramente aveva compromesso la qualità del suo sonno.
Un lavoro ambito, nonostante tutto
Nonostante i lati negativi mostrati dall'ex-babysitter, molti utenti di TikTok si sono mostrati interessati a seguire le orme di Gemma.
Alcuni hanno chiesto come poter ottenere un lavoro simile, mentre altri si sono meravigliati dello stile di vita “folle” di queste famiglie. In risposta ai commenti, Gemma ha consigliato due agenzie di reclutamento per tate, mettendo però in guardia le aspiranti bambinaie sull'impegno e le responsabilità da assumersi dopo l'eventuale assunzione. Badare ai figli dei multimilionari non è un lavoro per tutti.