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La strategia “di sopravvivenza” di una coppia per gestire il sonno dei figli: “Siamo sposati ma separati”

Per gestire il sonno difficoltoso dei loro due bambini, i quali si svegliano a orari diversi durante la notte, un padre inglese ha raccontato la soluzione trovata con la moglie per limitare i disagi e recuperare un po’ di riposo: dormire in stanze separate, ognuno con uno dei figli.
A cura di Niccolò De Rosa
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Gestire il sonno con bambini piccoli non è affatto un compito semplice e una coppia di giovani genitori ha deciso di risolvere la questione mettendo in pratica un metodo tanto spiccio quanto efficace: dormire separati in modo da ridurre i movimenti notturni e dividersi i "turni" di riposo.

"Io e mia moglie non dormiamo più insieme da quando abbiamo avuto i due bambini" ha raccontato Rabeeh Moudallal, padre di un neonato e di un bimbo leggermente più grande, che insieme alla moglie Katie si è trovato a dover rivedere le proprie abitudini notturne per avere un riposo migliore.

Una strategia per ridurre il caos

A causa della differenza d'età, ha spiegato Moudallal in un video condiviso su Instagram, i suoi figli hanno sviluppato ritmi di sonno diversi e spesso si svegliano in momenti differenti, obbligando i genitori a continue alzatacce per tranquillizzare i piccoli irrequieti. Se poi entrambi si agitano nello stesso momento, la nottata può diventare un vero incubo.

Per evitare notti completamente insonni, i due hanno quindi deciso di adottare quella che Moudallal ha definito la "strategia del sonno separato da sposati". Nella loro casa, il marito dorme su un materasso nel letto del figlio più grande, mentre Katie rimane nella stanza con il neonato, pronta a confortarlo in caso di necessità. Se il piccolo ha una notte particolarmente difficile, al mattino è Rabeeh a occuparsi di lui, permettendo alla moglie di recuperare ore preziose di riposo.

Questo sistema –  che Moudalla ha sintetizzato nella didascalia al post con la formula "Un figlio a testa, due genitori esausti, zero notti ininterrotte" – permette così ai due genitori di gestire il sonno dei loro piccoli senza sacrificare completamente il proprio riposo.

Il peso della rinuncia e lo scherzoso vantaggio

Benché consapevole del fatto che il sacrificio sia solo una situazione temporanea e necessaria per il benessere di tutti, Moudallal ha però ammesso di sentire la mancanza della moglie durante la notte. "Mi manca un po' potermi girare e parlare con mia moglie di notte invece di mandarle messaggi dall'altra stanza" ha raccontato, scherzando anche sul fatto che questa disposizione potrebbe funzionare come "contraccezione naturale" per evitare di allargare ulteriormente la famiglia.

Un fenomeno più diffuso di quanto si pensi

Il video, pubblicato su Instagram lo scorso febbraio, ha rapidamente raggiunto 1,5 milioni di visualizzazioni e ha scatenato un ampio dibattito tra i genitori. Molti utenti hanno condiviso esperienze simili, confermando che non si tratta di un caso isolato. Una mamma ha ad esempio raccontato di dormire separata dal marito da anni per gestire al meglio il sonno dei figli, mentre un'altra ha sottolineato come la priorità, in questi casi, sia garantire il riposo di tutta la famiglia.

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